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    Colpo a stelle e strisce per Messina, in posto 4 arriva Adanna Rollins

    Chiude con un “colpo da posto 4” il mercato estivo di Akademia Sant’Anna. Per completare il roster da consegnare a coach Fabio Bonafede per la prossima stagione, ingaggiata la schiacciatrice statunitense Adanna Rollins, ultimo anno con la casacca delle Changas de Naranjito, formazione militante nella Liga de Voleibol Superior Femenino, il massimo torneo portoricano.

    Nativa di Austin (Texas), classe 1999, 183 cm, Adanna è cresciuta a Carrollton, centro abitato del “Lone Star State”, situato tra le contee di Denton, Dallas e Collin.

    Si è formata nelle Università del Minnesota, la statale della Pennsylvania e quella Kentucky, conseguendo la laurea di primo livello (Bachelor of Science, Business and Marketing Education), quella magistrale (Master of Education in Higher Education) e un diploma di perfezionamento post-laurea (Graduate Certificate in Sports, Fitness and Recreation Management).

    La sua carriera sportiva ha accompagnato quella scolastica. Negli anni della scuola secondaria superiore (la Hebron High School) ha vinto tre campionati statali, due MVP, l’ Under Armor First Team All-American nel 2017, il Texas Gatorade Player of the Year nel 2018, oltre ad essere rientrata, nella stessa stagione, nella “Top 3 finalist’s for National Player of the Year”.

    Anche in ambito universitario ha conquistato numerosi premi: tre volte l’AVCA All-Region (2018, 2020, 2022), due Second-Team All-Big Ten Awards (2018, 2020), l’AVCA All-North Region Freshman of the Year (2018), il Big Ten All-Freshman Team (2018), due Academic All-Big Ten Honors e vinto il Big Ten nel 2018. L’anno successivo ha raggiunto le Semifinali NCAA Final Four National ed è stata eletta MVP alle Austin Regional Finals. Ha preso parte a due collegiali con la Nazionale Statunitense (2019, 2022) e vinto il campionato All-SEC (2022) venendo inserita nel relativo albo d’onore.

    Nel suo percorso da professionista, due i campionati disputati nella lega portoricana. Oltre a quello della scorsa stagione, per il quale è stata inserita nell’All Star Team e si è piazzata al secondo posto per il numero di punti realizzati, da ricordare il torneo vinto con le Pinkin de Corozal (2022-23). Nell’estate 2023, la statunitense sembrava fosse vicina a disputare il campionato di A2 con la casacca di Offanengo, ma alla fine accordo saltato.

    E’ raccontandoci della sua terra, il Texas, che abbiamo chiesto ad Adanna di iniziare a farsi conoscere dai suoi nuovi supporters e dal mondo della pallavolo italiana ed europea: “Intanto, è uno stato molto grande in cui si mangia benissimo. Siamo famosi per i barbecue, che sono tipicamente texani, ma anche per la nostra ospitalità ed educazione nelle relazioni. Inoltre, c’è una fortissima cultura sportiva legata al mondo universitario ma anche professionistico”.

    Parlando di se stessa, invece, prosegue Adanna: “Personalmente, sono cristiana e una , una persona molto interessata ad esplorare nuove culture culinarie e, infatti, non vedo l’ora di conoscere quella di Messina. Nel tempo libero, mi piace guardare la tv e alcuni reality show. Sono molto solare ed estroversa a cui piace divertirsi”.

    Negli States, Adanna avrebbe potuto praticare tantissimi sport, ma ha scelto il volley: “In realtà, ho iniziato a giocare a basket. Poi, un giorno ho fatto un viaggio e una conoscente mi ha suggerito di provare il volley. L’ho provato e mi è piaciuto. Probabilmente, senza tutto questo avrei continuato a giocare a basket, anche perché mia mamma era una cestista. Un incontro, quello con il volley, molto casuale”.

    Ha frequentato diverse Università, cambiato diverse squadre: “Negli Stati Uniti si può scegliere un’Università anche molto presto. Sono stata prima in Minnesota dove ho studiato e giocato tre anni. Poi, mi sono trasferita in Pennsylvania e, infine, nel Kentucky. Tutto questo perché, dopo tre anni in Minnesota, avevo raggiunto una certa maturità da giocatrice ma anche il titolo di studio che volevo. In Pennsylvania ci sono andata per un allenatore che, però, dopo una stagione è andato in pensione. Così, mi sono trasferita nel Kentucky, dove mi sono fermata un’altra stagione e mezza. Ho vinto tornei importanti, premi individuali e fatta tanta esperienza”.

    Dopo i campionati universitari, il trasferimento tra i professionisti a Portorico: “Intanto, va detto che Portorico è quasi considerato uno Stato americano e rappresenta un’ottima transizione dai campionati dei College a quelli Pro. Il livello è molto buono. All’inizio, non mi sentivo di fare il grande salto oltre oceano e va anche detto che Portorico è abbastanza vicino, parlano tutti inglese e ho imparato ad essere una professionista. Dopo il primo anno, per quattro mesi non ho voluto giocare; poi, ho capito cosa dovevo fare e ho ripreso. Ho imparato tantissimo e, adesso, sono pronta”.

    Con Adanna abbiamo affrontato anche il tema dei fenomeni discriminatori, cercando di capire, dal suo punto di vista, come proceda negli States il tentativo di domarli, estirpandoli definitivamente da ogni contesto: “Il problema è sempre lo stesso. E’ necessario che i responsabili vengano condannati o fisicamente rimossi dagli impianti sportivi. Diversamente, senza certezza della pena si continuerà a creare problemi. Quello che è successo negli ultimi anni è inaccettabile e va gestito. Bisogna pregare affinché le persone migliorino”.

    Adesso, il trasferimento in Europa è realtà. Verrà a Messina con suo marito, probabilmente, porterà con sè i suoi chiwawa ma soprattutto tanta curiosità e voglia di imparare a 360°: “Il mio agente mi ha detto, sin dall’inizio, che sarei dovuta venire a giocare in Italia, visto che il campionato è di alto livello. Ho avuto modo di parlare con alcune giocatrici di Akademia, con il coach ed ho capito che, arrivando a Messina, avrei lavorato duramente. Certamente un primo step della mia carriera europea per poter continuare a coltivare il mio sogno. Sono molto contenta di venire a Messina”.

    “A Messina sarà una pallavolo differente da quella che si gioca al College – conclude la Rollins -, una sfida per me. Il livello sarà più alto e mi aspetto di poter sfidare me stessa e di crescere come giocatrice. Il mio obiettivo è di giocare bene, vengo a Messina per vincere. Sarò contenta qualora dovessi diventare la migliore giocatrice della stagione, ma non è questo ciò che cerco. Occorre giocare bene e andare avanti con la squadra. Intanto, ringrazio i tifosi e la città, non vedo l’ora di venire a Messina per viverli e iniziare a giocare. Grazie a tutti per l’affetto”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Messina completa la cabina di regia con l’arrivo di Ambra Trevisiol

    Altro ingresso in casa Akademia Sant’Anna. Dopo il reparto centrale e quello dei liberi, completata anche la regia; per affiancare Giulia Carraro, ingaggiata Ambra Trevisiol, ultima stagione alla Rimont Progetti Genova in B1. Salgono a undici – nove innesti e due conferme – le atlete a disposizione di coach Bonafede per la prossima A2.

    Originaria di Oderzo (TV), classe 1992, 175 cm, dopo gli esordi con la “Insieme per Pordenone Volley” e la “Spes Belluno”, si trasferisce ad Isernia in B1, prima degli anni vissuti con la maglia della Leali Padova, Ezzelina Carinatese e Scafati, sempre in B1.

    La stagione disputata in Campania convince la VolAlto 2.0 Caserta, club di A2, a puntare anche su di lei per conquistare la massima serie. Ambra si trova innanzi la qualità di Ludovica Dalia ma la palleggiatrice veneta riuscirà a fare il suo esordio in seconda serie, raccogliendo 7 presenze, 8 set giocati e realizzando 1 punto. La formazione campana si impone in Finale Play-Off e l’annata successiva la confermata Trevisiol può calcare il taraflex di A1. Al termine di una stagione interrotta per il Covid, saranno 5 le sue presenze, 9 i set disputati. Nella stagione 2021/22 Ambra riparte dalla quarta serie; con la Blu Team Pavia di Udine vince il campionato ma in estate si sposta a Capannnori, in B1, prima della recente avventura vissuta nel capoluogo ligure.

    Si tratta di una giocatrice dotata di buona elevazione, rapidità negli spostamenti e abilità su palla alta, anche se preferisce il gioco veloce. Tra le sue caratteristiche più spiccate la capacità di leggere l’avversario e di smarcare i propri attaccanti.

    Foto di Flavio Pavanello

    Torna in A dopo averla lasciata nell’anno del Covid, quando vestiva la maglia di Caserta in A1. Viene dal Veneto come la confermata Aurora Rossetto e le due new entry Chiara Mason e Giulia Carraro. Come quest’ultima, fa della fantasia, nella costruzione del gioco, la sua impronta dominante. Forse, anche per questo motivo, ama la pittura, un suo mondo parallelo a quello del volley in cui la creatività è per lei caratteristica irrinunciabile: “Dipingere mi rilassa e quest’anno, tra un allenamento e l’altro, mi ha consentito spesso anche di ritrovare la concentrazione. Sono un autodidatta e devo ancora migliorare”.

    Tra gli artisti del passato nutre una passione per Vincent Van Gogh: “Ha una storia travagliata, personaggio d’impeto, capace di trasmettere tante emozioni con i suoi quadri; in particolare, amo la , bellissimo. Se avessi la possibilità di viaggiare nel passato, gli chiederei di insegnarmi tutto il possibile”.

    E sempre viaggiando nel tempo e parlando di emozioni, Ambra prova a recuperarne alcune legate ai suoi esordi nel mondo della pallavolo: “Un pò difficile. Non ricordo esattamente l’inizio perché sono nata in palestra, visto che accompagnavo le mie sorelle, Barbara e Serena, che facevano pallavolo anche se poi hanno smesso, e mio papà, Giorgio, era un dirigente. Ricordo di aver avuto sempre la palla in mano”.

    E al primo tocco di pallone Ambra avrà capito che avrebbe fatto la palleggiatrice: “Non proprio. Fino a diciotto anni ero attaccante/ricevitrice con un futuro da libero. Poi, per esigenze, ma anche perché l’allenatore ha visto qualcosa, mi ha messo in cabina di regia e da lì non sono più uscita”.

    Prima esperienza lontano da casa ed è subito B1 ad Isernia: “In realtà, è stato un arrivo. In una società vicino casa ho disputato tutte le divisioni, via via risalendo le varie categorie fino alla chiamata in B1 da Isernia. Mi sono detta di andare e sono andata”.

    Una decisione nata velocemente, come del resto Ambra ama fare in tutte le situazioni della vita: “Bisogna sempre essere rapidi di pensiero nelle scelte, veloci negli spostamenti in campo, nel capire i punti deboli delle avversarie per poter dare la palla migliore all’attaccante che in quel momento può metterti giù la palla. Quindi, rapidi sempre”.

    Scorrendo le informazioni su Ambra presenti nel web, è facile farsi un’idea molto precisa delle sue caratteristiche agonistiche e tecnico/tattiche, rispetto alle quali la regista veneta ci consente di integrare con alcuni particolari: “Sono determinata; dico sempre 99 % di determinazione e  1 %  di empatia. Poi, lavoro tantissimo e spingo parecchio, ma sempre grazie alla mia determinazione”.

    Ambra viene da una regione che, da tempo, respira il top del volley nazionale e mondiale; lei è di Oderzo, ad una ventina di km da Conegliano. Quando è nata Imoco Volley non aveva neppure vent’anni e tanti sogni. Più di un pensiero l’avrà rivolto alla maglia delle Pantere: “Chi non ha fatto un pensiero a quella maglia! Quando ho esordito al “PalaVerde” con la casacca di Caserta, con quel pubblico e il suo calore, per me è stata un’emozione indescrivibile. Entrata in campo lo speaker ha annunciato che stava giocando un’atleta trevigiana ed è partita una ola. A quel punto, ho alzato il braccio verso l’arbitro per indicare che ero il capitano in campo, ma il pubblico ha pensato stessi salutando e così è partita una seconda ola. In tutto questo, non mi ero accorta di nulla. Sono stati i miei amici a raccontarmi della ola; mi prendono ancora in giro. E’ stato bellissimo esordire in un palazzetto in cui guardi da sempre giocare l’Imoco. Magari potessi indossare quella maglia”.

    Foto di Flavio Pavanello

    In una vecchia intervista, Ambra ha dichiarato di aver apprezzato, come atleta, la giapponese Takeshita; tra le italiane, invece, la sua scelta cade su alcune Nazionali Azzurre: “Come testa, Moki De Gennaro, anche per la determinazione; cuore, Alice Degradi, per la passione che ci mette quando gioca e anche per come si è ripresa dall’infortunio (nel 2020, rottura del legamento crociato anteriore, quando indossava la maglia della Cuneo Granda Volley), tecnica dico Alessia Orro”.

    Gli anni di Caserta, forse i più importanti della sua carriera, segnati dalla conquista della A1 e, purtroppo, anche dal Covid, senza il quale il suo percorso sportivo avrebbe potuto prendere una piega diversa: “Descrivere il periodo trascorso in Campania è difficile. Anni meravigliosi che mi hanno portato la promozione dalla A2 alla A1, l’esordio in massima serie e che porto nel cuore; decisamente, i due anni migliori della mia carriera. Veramente difficile descrivere in poche parole tutte le emozioni provate. Infine, penso che, senza il Covid, decisamente la mia carriera sarebbe cambiata ma preferisco gettarmi alle spalle quel periodo e non pensarci più”.

    Dopo il 2020, Ambra è ripartita dalla quarta serie; promozione con la Blu Team Pavia di Udine, quindi le esperienze con Capannori e Genova; adesso, Messina. Come a Caserta, ancora Sud e ancora con un club di serie A: “Cercavo una società ambiziosa che avesse un progetto chiaro e, soprattutto, dove si potesse lavorare bene. La serie A e la possibilità di tornare al Sud hanno fatto il resto. C’è un obiettivo da raggiungere, che raggiungeremo e che per scaramanzia non dico”.

    “Anche se manco da qualche anno dalla serie A – prosegue l’atleta veneta – l’ho sempre seguita e anche quest’anno le squadre si sono attrezzate con organici importanti. Vedremo una pallavolo di alto livello con roster di tutto rispetto”.

    A Messina ritroverà Aurora Rossetto con cui ha giocato un anno insieme e a cui la lega una preziosa amicizia: “Torno a giocare con e di questo sono felice. Mi ha parlato benissimo della società e di tutto il resto. Le sue parole sono state un valore aggiunto ma avevo già prima le idee chiare”.

    “Messina rappresenta la mia prima volta in Sicilia – conclude Ambra Trevisiol. Non vedo l’ora di venirci per conoscere tradizioni, cibo, la sua gente, proprio tutto. Mi aspetto tanto calore e un palazzetto pieno di passione. Giocando al Sud ho imparato che la pallavolo viene vissuta con grande emozione. Poi, penso al sole, al mare, ad una grande accoglienza; amo il Sud, sono felice di tornarci e lo farò accompagnata dal mio fidanzato, Tommy, che è anche un allenatore di pallavolo”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giorgia Caforio è il decimo colpo di Messina: “Potremo toglierci grandi soddisfazioni”

    E’ un roster di grande qualità quello che i vertici di Akademia stanno definendo in vista della prossima annata agonistica. L’ultimo colpo si chiama Giorgia Caforio, di professione libero, ultime due stagioni con la casacca della Consolini Volley di San Giovanni in Marignano in A2.

    A evidenziare l’elevato spessore del profilo ingaggiato, i numeri che la Caforio ha fatto registrare in ricezione nel torneo scorso; nelle 23 presenze e 82 set giocati, per lei migliore media ponderata in ricezione di tutta la categoria con un punteggio di 6.07, 220 colpi perfetti per una percentuale del 48,41 %.

    Classe 1994, 168 cm, nata a Brindisi ma cresciuta a Latiano, Giorgia entra in contatto con la pallavolo giocata attraverso la squadra della sua città, la Volley Latiano. Nel 2010/2011, oltre ai campionati giovanili, fa il suo esordio in serie C ad Ostuni; ha appena sedici anni. Le prime emozioni provate con una prima squadra ma le soddisfazioni sportive di Giorgia sono solo all’inizio. L’anno dopo si ritrova in serie D a Brindisi, piccola parentesi utile alla sua ulteriore crescita e per far emergere il proprio talento. A diciassette anni (2012/2013) la Volley San Vito la chiama in A2, vestendo la maglia della formazione pugliese in 28 occasioni con 90 set giocati.

    Nel 2013/14 si trasferisce in B2 a Mesagne, per poi spostarsi – l’anno successivo – alla Volley Taranto, sempre nella stessa categoria. Nell’estate del 2015, a trascinarla per la prima volta lontano da casa è la Volley Soverato, società di A2 nella quale si ferma per due stagioni piene (37 presenze, 88 set giocati) più la prima parte del 2017/18 in cui completa l’annata con la Cuneo Granda Volley, sempre in seconda serie (37 presenze e 142 set). Con la maglia delle piemontesi, Giorgia conclude la Regular Season al secondo posto; a sbarrare la strada verso la promozione in A1, ci pensa la Chieri ’76 Volleyball in Semifinale Play-Off.

    Foto di LVF

    Il “derby regionale” lascia il segno, ma per l’atleta pugliese è il momento di fare un ulteriore passo in avanti. Sarà proprio Chieri a riconoscerle i giusti meriti e a darle l’occasione tanto attesa. Finalmente, il momento dell’esordio in massima serie: è il 28 Ottobre 2018 e al “Mandela Forum” di Firenze, Giorgia corona il proprio sogno nella prima gara del torneo contro Il Bisonte. Al termine della stagione, 12 le sue presenze, 31 i set giocati.

    Nel 2019/20 l’approdo in Sardegna alla Pallavolo Hermaea Olbia. La società, dopo la retrocessione, è stata ripescata in A2, ripartendo anche da Giorgia (21 presenze e 79 set). Stavolta, la classifica finale è favorevole alla società della grande isola che conclude con un decimo posto in Pool Promozione. L’annata positiva vale anche la conferma per il forte libero che si ferma a Olbia ancora altri due anni (46 presenze, 150 set), prima di cercare nuovi stimoli altrove.

    L’occasione arriva dalla Romagna; a ingaggiarla è la Consolini Volley. Due le stagioni con il club di San Giovanni in Marignano; nella prima, una Semifinale Play-Off persa contro Brescia, nell’ultima troppi gli infortuni che affliggono la squadra per sperare di poter andare oltre un comunque ottimo piazzamento in Pool Promozione (53 presenze, 192 set).

    Simpaticamente chiamata “Caffy”, Giorgia Caforio ha appreso dal sito ufficiale della Lega Volley Femminile di essere risultata il miglior libero di tutta la scorsa serie A2; è lei stessa a spiegarci il significato di media ponderata da cui è venuto fuori il miglior valore, in fase di ricezione, rispetto a tutte le altre sue colleghe di ruolo: “Si tratta della media risultante tra i colpi positivi e quelli meno, nel fondamentale della ricezione. Viene usato un coefficiente che conduce ad una percentuale in base alla quale sono risultata il primo libero del campionato. Tiene conto di tutto, non soltanto della positività”.

    Guardando al suo passato sportivo, non è stato facile per Giorgia affermarsi nel mondo della pallavolo, ma finalmente può gridare : “Sono una perfezionista e ci sono ancora obiettivi che voglio raggiungere; spero di poterlo fare insieme a Messina. La passione per la pallavolo mi ha portato a superare tante difficoltà; mi ha spinto sempre a lavorare, andare oltre i miei limiti, divertendomi al tempo stesso. Guardandomi indietro, posso dire, in parte, di essere orgogliosa di quanto sono riuscita a fare”.

    “Caffy” è una di quelle atlete che crede ancora nei vecchi metodi e non smette di palleggiare contro il muro, come faceva a soli cinque anni, neppure adesso da giocatrice professionista: “Mia mamma non ha più pazienza perché continuo a sporcare le pareti con la palla. E’ un esercizio che mi ha sempre divertito. Poi, per il ruolo, mi hanno insegnato che la parete sarà sempre compagna di vita. Forse, il muro ha perso la pazienza ma io no; sono testarda. Ho sperimentato tanto negli anni, conosciuto tanti allenatori e modi di allenare. Credo che – se si è da soli o non si ha l’opportunità di lavorare – sia un buon esercizio per migliorare il contatto con la palla, la spinta delle gambe e la posizione della braccia. Per me, è un esercizio ancora valido; poi dipende sempre da come fai ogni singola cosa”.

    L’esperienza di Soverato è coincisa con la sua prima volta lontano da casa, mentre nella scelta di Cuneo forse anche il desiderio di alzare l’asticella e la necessità di iniziare a gestire un certo affiorante entusiasmo: “Due esperienze diverse. Soverato ha rappresentato una bellissima porta di accesso al mondo del professionismo. Cuneo più una rivincita; meravigliosi ricordi di una stagione impegnativa, breve ma che porto nel cuore. Esperienze entrambe dentro di me”.

    Foto di LVF

    “Dopo due stagioni e parte della terza – prosegue Giorgia Caforio –  ho avuto l’opportunità di lasciare la Calabria per il Piemonte. A Soverato le cose non andavano come dovevano e ho deciso di intraprendere un’altra strada. A Cuneo mi sono ritrovata in una realtà, in quel momento, molto ambiziosa, del tutto diversa ma professionale al cento per cento e con una grande squadra. All’inizio c’era il timore di allontanarsi un pò all’improvviso, ma l’ambizione e la passione mi hanno fatto fare questa scelta. A Cuneo ho lavorato benissimo e sono stata accolta altrettanto bene. Spero di aver lasciato un buon ricordo”.

    Da Cuneo a Chieri, la formazione capace di soffiare il cammino verso la massima serie a Giorgia e le sue compagne: “Cuneo è stato il tramite per arrivare a Chieri l’anno dopo. Mi ha voluto fortemente Luca Secchi, l’allenatore che mi aveva scelto a Soverato il primo anno. Ero super-felice di questa realtà nuova nel mio anno di esordio in A1. Anche lì, ho vissuto il calore della tifoseria e di tutto l’ambiente”.

    Nel corso di un’intervista rilasciata proprio nell’anno di Chieri, Giorgia ha dichiarato che : “Non mi accontento mai. Però, riconosco che, alcune volte, bisogna fermarsi. Ed io l’ho fatto; mi sono fermata, guardata indietro, mi sono data una pacca sulla spalla, non tanto per dire che ce l’avevo fatta, quanto per prendere coscienza di essere arrivata ad un buon punto con il duro lavoro e le mie gambe, forze e la mia famiglia. Alle volte, l’ho riconosciuto e questo aiuta anche ad andare avanti. Sentirsi soddisfatti, in parte, serve in carriera. Ma – precisa subito Giorgia – questo non significa che sono completamente soddisfatta”.

    Come per Maria Chiara Norgini, anche nelle statistiche di Giorgia figurano dei punti: “Mi piace mettere in difficoltà l’avversario quando, ad esempio, bisogna spedire dall’altro lato un terzo tocco. Uno dei punti più belli l’ho fatto proprio l’anno di Cuneo contro Chieri in Semifinale, partita bella quanto difficile. Un secondo tocco del palleggiatore avversario mi stava scavalcando; non potendo fare nient’altro ho provato ad attaccare la palla in caduta e l’ho messa nell’angolino. Diciamo che a Chieri me l’hanno ricordato per un pò di tempo”.

    Poi, Giorgia sbarca in Sardegna, ad Olbia, dove rimane per tre stagioni: “Volevo rimettermi in gioco da protagonista. I tre anni in Sardegna sono stati completamente diversi tra loro e ricchi di soddisfazioni. Ho trovato persone con cui lavorare molto bene e un ambiente che mi ha fatto sentire importante. Abbiamo concluso il primo anno con l’accesso alla Pool Promozione ma poi è arrivato il Covid. In ogni caso, sono stati anni utili per fermarmi e sentirmi a posto con me stessa”.

    Ultime due stagioni a San Giovanni in Marignano con la casacca della Consolini Volley; con lei, il primo anno, anche una sua nuova compagna, la centrale Maria Adelaide Babatunde: “Il primo anno è stata una bella stagione; difficile, da alcuni punti di vista, perché squadra nuova con ambizioni in una società altrettanto ambiziosa. Abbiamo raggiunto le Semifinali Play-Off e per poco non siamo arrivate in Finale. Bella stagione davvero, con il dispiacere dell’infortunio del nostro capitano, Giulia Saguatti, che ho dovuto sostituire nella responsabilità; spero di averlo fatto bene. Il secondo anno un pò più difficile perché abbiamo iniziato subito il campionato con due grossi infortuni che hanno condizionato la stagione. Se ne sono aggiunti successivamente anche altri, tra cui il mio, e ci siamo trovati sempre a rincorrere. Nonostante questo, la squadra ha sempre risposto bene, si è unita, facendo il massimo possibile. Ad un certo punto, i nodi sono venuti al pettine e sono andate avanti le squadre più meritevoli”.

    Il suo compagno di vita gioca a calcio e quest’anno ha conquistato la serie B con la maglia del Cesena; parliamo dell’attaccante Roberto Ogunseye: “Condividiamo la passione per lo sport. Come dico sempre, i suoi successi in parte sono anche i miei; quando le cose vanno bene, sono contenta per lui e viceversa. Le nostre scelte sportive sono state sempre abbastanza libere dalla relazione. Ognuno di noi deve fare la propria carriera e, secondo me, questa è la nostra forza”.

    Adesso, nelle sua di carriera, la scelta di scendere nuovamente al Sud, in Sicilia: “Una terra che conosco in parte, più da avversaria durante le trasferte. Immagino un ambiente molto caloroso con persone accoglienti. Il Sud lo conosco molto bene e sono felice di poter scoprire tutto il resto. Credo che, nella mia scelta, abbiano pesato l’ambizione e la voglia di tornare al Sud. C’è ambizione da parte mia e dell’ambiente; poi, mettiamoci il sole e stare vicino casa; direi un bel pacchetto”.

    Mercato stellare, quello di Akademia, cui si aggiunge , Giorgia Caforio: “Sarà una stagione impegnativa, campionato difficile, però, con il duro lavoro e il sostegno della città e del tifo,  potremo toglierci grandi soddisfazioni”.

    Ritroveremo una serie A2 più vicina alla A1 rispetto agli altri anni. Diverse le squadre che potranno starci in prima fila: “Oltre Messina, Macerata e Trento. Non bisogna sottovalutare San Giovanni e anche Busto”.

    “Spero in una stagione positiva – conclude il libero pugliese. Sarà certamente entusiasmante e, per questo motivo, il palazzetto dovrà riempirsi il più possibile. In una stagione come quella che ci attende, abbiamo assolutamente bisogno dei tifosi e della città. Conosco molto bene come si vive lo sport al Sud e insieme si possono raggiungere grandi obiettivi”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Chiara Mason rinforza il reparto di posto 4 dell’Akademia Sant’Anna

    Altro innesto di qualità per Akademia Sant’Anna. Dopo aver chiuso il reparto centrale e la diagonale palleggiatore-opposto, il club messinese rinforza posto 4 con Chiara Mason, ultima stagione in A1 suddivisa tra Trentino Volley e Union Volley Pinerolo. Per lei, 28 presenze, 79 set giocati con 149 punti realizzati (129 in attacco con una percentuale del 31,2, 14 muri e 6 ace).

    Si tratta della sesta novità di mercato – ottava giocatrice in organico – che va a integrare il ruolo delle schiacciatrici, unitamente alla conferma dell’altra patavina, Aurora Rossetto.

    Originaria di Camposampiero (PD), classe 2000, 184 cm, Chiara si è formata nei settori giovanili di Bassano e San Donà. Qui ha vissuto le prime esperienze nei campionati di B1 e B2 e la convocazione nelle Nazionali giovanili indoor e di beach volley. In quest’ultima disciplina, nel 2015, prende parte al Trofeo delle Regioni che, due anni più tardi, vincerà in coppia con Vittoria Vianello.

    Sempre nel beach, viene convocata in Nazionale Azzurra. Con Claudia Scampoli si prenderà un quarto posto agli Europei under 18 in Russia, ma soprattutto l’Oro alle Olimpiadi Giovanili di Antalya in Turchia.

    Pur continuando a coltivare la passione per la sabbia, decide di dedicare le proprie attenzioni alla pallavolo indoor. Ad appena diciotto anni arriva l’esordio in serie A2 con la maglia del Trentino Rosa Volley con 27 presenze – 49 set giocati – e 39 punti (30 in attacco con una percentuale del 30,6, 0 muri, 9 ace), ma anche la soddisfazione di qualificarsi per le Semifinali Play-Off e i quarti di Coppa Italia di categoria. Nelle due stagioni successive si trasferisce in Calabria alla Volley Soverato. Le statistiche di Chiara crescono notevolmente; in 22 partite e 90 set giocati, “Maso” realizza ben 305 punti (277 in attacco con il 33 %, 21 muri e 7 ace). E’ l’anno del Covid e al momento dell’interruzione del campionato, la squadra è seconda in Regular Season, terza in Pool Promozione. Alla ripresa nella stagione successiva, la giovane schiacciatrice patavina viene confermata. Saranno 29 le sue presenze – 105 set giocati – e cresce il suo bottino di punti: 364 (327 in attacco con una percentuale del 33,6, 30 muri e 7 ace. Ancora ottimo piazzamento di squadra con i Quarti di Finale raggiunti sia in Campionato che in Coppa. Nel 2021/2022 torna a Trento ma stavolta in A1. La squadra allenata da coach Bertini è reduce dall’ottima annata in cui ha conquistato gli Ottavi nei Play-Off Scudetto e i Quarti in Coppa Italia, ma alla fine dovrà rassegnarsi alla retrocessione in A2. Per Chiara, oltre all’esordio in massima serie, 26 gettoni di presenza – 85 set giocati – e 87 punti (70 in attacco con una percentuale del 35,2, 6 muri e 11 ace). Confermata l’anno dopo in A2 con coach Saja, per Chiara è la stagione della consacrazione. Con la oramai ex di Messina, Jessica Joly, vince i Play-Off promozione e totalizza numeri da capogiro: 34 presenze – 118 set giocati – 399 punti (351 in attacco con una percentuale del 35,5, 24 muri e 24 ace). In A1, la società trentina chiama Sinibaldi in panchina che la vuole per la nuova esperienza del club in A1, ma “Maso”, a metà stagione, accetta la chiamata del club piemontese e cambia colori di maglia.

    “Maso” è una ragazza solare ma anche caratterialmente reattiva quanto basta: “Quando ero più piccola ero permalosa. Con il crescere ho smussato alcuni aspetti spigolosi ma se dovesse ancora venir fuori questo lato, ci penseranno gli altri a farmelo notare; credo davvero di essere migliorata. Invece, per togliermi il sorriso ci vuole parecchio impegno. Mi reputo una ragazza propositiva”.

    L’approccio al mondo della pallavolo grazie alla passione di sua sorella; poi, lei ha smesso e invece Chiara è diventata una professionista: “In realtà, di sorelle ne ho due; una più grande, Sara, e una più piccola di me, Gloria. Ho cercato di seguire le orme della maggiore che da piccola cercavo sempre di copiare. Lei giocava e ho iniziato anche io; lei ha preferito prendere altre strade, continuando con lo studio per intraprendere la carriera come infermiera, io ho deciso di andare avanti e oggi a Sara dico grazie perché, per suo tramite, ho conosciuto la pallavolo. Gloria, invece, gioca ancora in una squadra vicino casa. Chissà il futuro cosa potrà riservarle”.

    Il percorso pallavolistico giovanile di Chiara si sviluppa principalmente tra Bassano e San Donà: “Due grandi società che mi hanno fatto crescere sotto tanti aspetti. Si è trattata, in realtà, di una progressione a tutto tondo; quando si è piccoli queste esperienze ti servono sia come essere umano che come atleta. Mi porto dietro le persone che ho incontrato ma anche i legami che ho stretto con le varie compagne di squadra e la gente del posto. Conservo tutt’ora delle amicizie, nonostante la distanza e il tempo che passa”.

    Le esperienze fatte nei settori giovanili sono le più belle, quelle che si ricordano maggiormente: “Direi esperienze tutte belle. Le ho sempre vissute bene e le porto nel cuore. Da più piccoli si è più spensierati e si pensa di meno. Condividevo la mia giornata con le compagne di squadra, nonché di classe e coinquiline. Si crea un rapporto che va oltre la palestra. Esperienze belle ma non dico le più belle perché credo di poterne viverne di altrettante anche alla mia età. Spero di poter trascorrere un’ottima annata a Messina e di ricordarla come bellissima”.

    C’è sempre un prima e un dopo in ogni singola scelta fatta nella vita; alcune posso lasciare un retrogusto amaro o di gioia costante: “Tutte le scelte del passato hanno portato sempre qualcosa di bello e non mi pento di averle fatte. Proprio grazie alle decisioni prese sono cresciuta sotto tanti aspetti. In campo, invece, è capitato di ripensare, dopo la partita, ad alcune azioni in cui avrei potuto fare diversamente. Così pensi che la prossima partita metterai in pratica accorgimenti adeguati; altro momento di crescita. Poi, tutte le esperienze ti fanno un pò anche sorridere, dandoti la possibilità di scherzarci sempre su con le amiche e compagne, magari durante una cena. Ad esempio, vai a pensare a quei palloni recuperati in scivolata e in modo bizzarro”.

    Due stagioni a Soverato, due e mezzo a Trento, metà a Pinerolo; realtà diverse tra loro ma magari anche con aspetti comuni: “Forza del gruppo, voglia di mettersi in gioco e di lavorare in palestra. Sono sicura che troverò tutto questo anche l’anno prossimo a Messina; conosco già qualche compagna di squadra. In definitiva, direi che la voglia di fare è un pò ciò che unisce le esperienze che ho vissuto in questi anni”.

    La pallavolo ha inevitabilmente toccato la vita di Chiara che è cambiata, diventando quella che oggi accoglierà la piazza di Messina: “Sono stati tutti anni in cui ho lavorato tanto e mi sento di dire che, come dicevo, sono cresciuta e, di pari passo, lo ha fatto anche la mia ambizione. Ho voglia di fare e farlo bene; mi porto sempre con me questa ambizione e voglia di crescere ancora”.

    A Trento “Maso” ha vinto la A2 in Finale Play-Off con una stagione strepitosa. A Messina si punta ad obiettivi simili e probabilmente l’ha scelta anche per questo: “Oltre alla pallavolo, cibo e mare le mie passioni. Messina le comprende tutte; se ci mettiamo le belle persone, il cerchio si chiude. Mi attendo gente calorosa che ci sosterrà sia dentro che fuori dal campo. Direi un palazzetto infuocato e credo che il calore del pubblico possa diventare il nostro giocatore in più in campo. Ho giocato in Calabria e ho legato con persone del posto che ancora sento quasi quotidianamente. Poi, l’obiettivo è innegabile. Proprio perché sono ambiziosa ho scelto Messina. Da subito mi ha fatto piacere che ambizione e obiettivi combaciassero con quelli della società. Sarà un campionato complicato e con un livello di difficoltà ancora maggiore del passato. Forza del gruppo e lavoro in palestra ripagano sempre. Credo che fare una promozione al Sud sia un’esperienza tutta da vivere. L’ho vissuta al Nord con Trento – la porterò nel cuore -, vorrei farla al Sud”.

    “Puntiamo sulla forza del gruppo – conclude Chiara Mason. Conosco Rossella Olivotto ma anche qualche altra compagna e credo che la sintonia ci sarà già dall’inizio. Dipenderà da noi ragazze creare un legame forte al di là della palestra. Per la prima volta giocherò con Aurora Rossetto, anche lei di Padova, e questo mi fa molto piacere. Ci aspetterà una stagione di fuoco; non vedo davvero l’ora di iniziare”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Messina, al centro arriva Maria Adelaide Babatunde: “Ci aspetta una stagione di soddisfazioni”

    Ancora un prezioso tassello per Akademia Sant’Anna. Il club messinese blinda il reparto centrale con Maria Adelaide Babatunde. Insieme a Modestino e Olivotto, all’ ex giocatrice di Olbia, San Giovanni in Marignano e Brescia, spetterà il compito di far male a muro e picchiare in attacco con i colpi tipici del suo ruolo.

    Con il suo innesto, la società si assicura le prestazioni di un atleta con esperienza alle spalle e ancora notevoli margini di crescita a disposizione.

    Felice di poter tornare a giocare al Sud, Maria Adelaide spiega anzitutto il nome inconsueto ma al tempo stesso di grande fascino: “Maria si chiamava la nonna dal lato di mamma, mentre Adelaide l’altra dalla parte di papà. Il primo anno che sono andata a giocare fuori, però, hanno iniziato a chiamarmi prima Ade, poi Mari, infine è venuto fuori Baba e da allora mi è rimasto questo come diminutivo”.

    Il suo cognome, invece, racconta anche di origini e culture lontane; papà, infatti, è afro-brasiliano: “E’ cresciuto in Africa; poi, si è trasferito a Roma dove ha studiato. Lì ha conosciuto mamma ed è nata la loro storia d’amore.  Sono andati a vivere in Puglia, dove c’era la famiglia di mamma e vivono tutt’ora. Non sono mai stata nè in Africa, nè in Brasile, ma in futuro mi piacerebbe conoscere questi luoghi”.

    Baba, però, è anzitutto salentina, terra di straordinaria cultura impregnata di note musicali di grande vivacità e dinamismo; il salento lo immaginiamo così: “E’ casa e si sta sempre bene. C’è il mare e mi piace viverlo con lunghe passeggiate; è il mio posto sicuro. A Messina c’è tanto mare e gente solare che ti fa sempre sentire di essere nel posto giusto; sarà un pò come stare a casa. Ho avuto modo di conoscere già la Sicilia ed è davvero meravigliosa”.

    Parlando di pallavolo, dopo le esperienze giovanili con Volley Ruffano, Baba trasferisce a Rimini non ancora diciottenne: “E’ stata la prima volta fuori casa. Inizialmente, c’era tanto timore – non lo nego – anche da parte dei miei genitori. Ma sono stata entusiasta sin da subito e non vedevo l’ora di poter intraprendere questo cammino che mi ha fatto crescere sia sul piano personale che tecnico. E’ anche grazie a questa scelta che sono diventata la persona di adesso”.

    Dopo una breve permanenza in Toscana, Baba torna al Sud, precisamente in Molise: “Ogni luogo è differente ma ti lascia sempre qualcosa dentro. In tutti i posti dove sono stata, ci è rimasto un pezzo di cuore. Ogni città, a modo suo, ti segna e ti lascia qualcosa di positivo”.

    E’ arrivata in serie A relativamente tardi, dopo diversi anni di permanenza in B. La prima società a crederci  Olbia; un’esperienza in cui Baba ha iniziato a pensare di poter arrivare in alto: “Inizialmente la pallavolo era tanta passione. A me piaceva giocare, stare in campo e mi divertivo tanto. Ci sono state varie occasioni in cui mi dicevano di provare a salire di categoria. Poi, finalmente, si è concretizzata questa opportunità proprio con la chiamata di Olbia. Da lì ho iniziato questo percorso”.

    Una stagione in Sardegna, poi la chiamata di uno dei club più apprezzati di tutta la A2, la Consolini Volley, con cui Baba arriva a giocarsi una sfortunata Semifinale Play-Off: “San Giovanni è rimasta nel cuore, sia come società che come posto. Lì si sta molto bene e, non a caso, viene chiamata l’isola felice. Ti fanno sentire a casa, accolta. Eravamo molto unite dentro e fuori dal campo e questo ci ha consentito di arrivare lontano, anche se poi sportivamente non è andata come si sperava. E’ stato comunque un anno molto emozionante il cui ricordo porterò sempre con me. A Brescia, nella stagione passata, invece, la situazione si è messa diversamente da come ci si aspettava, ma ci sono stati comunque aspetti positivi e tante conoscenze che rimarranno compagne di vita”.

    Proprio con Brescia, Baba a inizio Gennaio ha conosciuto la gente del PalaRescifina: “Un ambiente bello e molto caloroso. Da ciò che ho potuto vedere, la società è molto ambiziosa con obiettivi ben definiti e ci mette l’anima per arrivare dove vuole. Non vedo l’ora di entrarne a far parte. Direi che ci aspetta una stagione di soddisfazioni. Ammetto che sarà complicato perchè anche le altre squadre si stanno attrezzando per disputare un buon campionato. Però, sono sicura che con la giusta determinazione e il duro lavoro – e questo è il posto giusto – potremo toglierci delle belle soddisfazioni”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dalila Modestino è la prima conferma in casa Akademia Sant’Anna Dalila Modestino

    Dopo quella dello staff tecnico e l’annuncio dell’ingaggio di Giulia Carraro in regia, arriva la prima conferma in casa Akademia. Si tratta della centrale Dalila Modestino.

    Classe ’95, 185 cm, nativa di Ariano Irpino (AV), Dalila è iscritta presso la facoltà di Lettere dell’Università di Bologna. E’ reduce da una stagione con la maglia di Akademia in cui ha collezionato 33 presenze (tra Campionato e Coppa), realizzando 242 punti (160 in attacco con una percentuale del 44 %, 60 muri e 21 ace).

    Cresciuta nella Gsa Pallavolo Ariano, la centrale irpina con la società del Tricolle conquista obiettivi di rilievo nei campionati di categoria. Arrivano due convocazioni in Nazionale giovanile con il tecnico Marco Mencarelli. Nel 2014, viene prelevata dalla Volley Caserta con cui disputa due campionati: il primo in serie C ed il secondo in A2, dove allena l’ex di Messina, Nino Gagliardi. In seguito, si trasferisce nella vicina Benevento, in B2, quindi tre annate in B1 con Cerignola, Isernia e Altino, prima di approdare a Martignacco.

    Indossa per tre stagioni la casacca della società friulana dove, sotto l’abile lavoro di coach Gazzotti, si è afferma per la sua leadership e la capacità di fare gruppo. Anche per queste sue caratteristiche è stata scelta la scorsa estate da coach Bonafede per far coppia al centro insieme a Melissa Martinelli.  Con le sue prestazioni ha dimostrato di meritare ampiamente la conferma da parte della dirigenza e dello staff tecnico.

    La prossima potrà essere la stagione della sua definitiva consacrazione. Si prospetta un torneo che, come dichiarato dal presidente Costantino, nelle intenzioni dei vertici del club dovrebbe consentire l’approdo in massima serie. Un contesto, dunque, che potrebbe consentirle quel salto di qualità auspicato.

    “Sono contenta di poter far parte di questo importante progetto – ha dichiarato Dalila Modestino – . Ringrazio anzitutto per la fiducia la società e lo staff. Sono stata accolta benissimo dai messinesi, sin dal primo giorno. Fino all’ultima esperienza vissuta in campo, è stato bellissimo poter concludere sostenute dal colore del pubblico, direi nonostante la sconfitta. Aspetto di ricambiare regalando emozioni grandissime”.

    “Sicuramente, dopo il finale di stagione che abbiamo vissuto – conclude Dalila – si vorrà alzare ancora di più l’asticella, puntando in alto. Questa sarà l’ambizione mia ma anche delle mie nuove compagne. Spero davvero di poter fare il meglio possibile”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Colpo Akademia Messina: in cabina di regia arriva Giulia Carraro

    Ufficializzato lo staff tecnico, in casa Akademia Città di Messina è tempo di pensare alla presentazione delle giocatrici che comporranno il nuovo roster che, nelle intenzioni dei vertici societari, dovrà traghettare il club in serie A1 e della prossima campagna abbonamenti per la prossima stagione.

    Per la particolare occasione, si è svolta ieri pomeriggio, presso la Sala Stampa del “PalaRescifina”, innanzi ai giornalisti e i numerosi supporters intervenuti, una conferenza in cui il presidente Fabrizio Costantino ha, anzitutto, annunciato il primo autentico colpo di mercato messo a segno dalla società messinese.

    Si tratta della palleggiatrice Giulia Carraro, veneziana, classe ’94, 175 cm, ultima stagione e mezza all’Olympiakos con cui ha vinto una Coppa di Grecia e raggiunto la finale per titolo nazionale.

    “Si tratta di un atleta di grande esperienza maturata tra Italia, Germania, Francia e Grecia – queste le prime parole del presidente Costantino. La seguivamo già da tempo, tassello fondamentale per la stagione che ci attende. L’ho sentita ieri, reduce dalla serie di Finali del massimo campionato greco disputato con la maglia dell’Olympiakos, ed è già pronta per la sua nuova avventura. E’ elemento scelto dal nostro tecnico, come ogni altra giocatrice, che darà equilibrio al nostro gioco. Al suo fianco arriveranno elementi di pari caratura e importanza”.

    Sulla stessa lunghezza d’onda, le parole del direttore generale Antonio Caselli: “Giulia Carraro ci consente di dare inizio al nostro mercato. Sarà elemento importante per raggiungere i traguardi dalla società”. Tornando a parlare della stagione appena conclusasi, prosegue Caselli: “Nessun rammarico per il finale della passata annata; abbiamo disputato un campionato straordinario. Ripartiremo da lì”.

    Scelta anche per la sua costante lucidità in fase di impostazione, Giulia – che indosserà la maglia numero 4 – è capace di imprimere al gioco grande varibilità in grado di fare la differenza.

    A seguire, il numero uno di Akademia Sant’Anna, nel comunicare il rinnovo della concessione d’uso del “PalaRescifina” da parte dell’Amministrazione comunale,  ha illustrato i termini della campagna abbonamenti 2023-2024 dal claim diretto e inequivocabile “SogniamolA 1nsieme – ha proseguito Costantino – perchè la massima serie è un obiettivo da conseguire con l’aiuto di tutti. Le Istituzioni e gli sponsor sono al nostro fianco; abbiamo sempre detto che il giorno in cui saremmo arrivati a cento partner avremmo potuto parlare di maturità economica del club, utile per puntare alla categoria vertice del volley nazionale. Adesso, serve lo zoccolo duro: i supporters. C’è grande fermento ma serve concretezza. Vorremmo che, da subito, si iniziassero a sottoscrivere gli abbonamenti che darebbero linfa a questa società, soprattutto per il calore attorno alla squadra”.

    A differenza della scorsa stagione, l’impianto sarà ripartito in quattro aree: due centrali (zona ROSSA e BLU) e due curve (VERDE e GIALLO). Inoltre, la titolarità dell’abbonamento, oltre al posto numerato (altra novità), darà diritto a ricevere una sciarpa logata Akademia in omaggio e la possibilità di fruire di tutta una serie di sconti presso le aziende sponsor che aderiranno al’iniziativa. Questo consentirà di poter recuperare per intero il costo sostenuto al momento della sottoscrizione.

    “La nostra idea – conclude Costantino – è quella di creare un circuito tra i nostri sponsor che consenta ai sostenitori di poter fruire di una scontistica in grado di abbattere i costi, fino al completo recupero della somma investita per acquistare l’abbonamento. Perodicamente, comunicheremo i partner aderenti all’iniziativa e le percentuali di sconto applicabili. Puntiamo ai mille abbonati e ad un palazzetto gremito di gente”. 

    Posto centrale (ROSSO e BLU):

    –             adulto 145,00 euro

    –             ridotto (dai 5 ai 17 anni) 90,00

    Posto curve (GIALLO e VERDE):

    –             intero 90,00 euro

    –             ridotto (dai 5 ai 17 anni) 55,00

    Sarà possibile procedere alla sottoscrizione a partire da lunedì, 29 Aprile 2024: – presso i punti vendita distribuiti sul territorio (PUNTI VENDITA) oppure online al seguente indirizzo POSTO RISERVATO.

    In chiusura il direttore generale Antonio Caselli: “Noi ci mettiamo cuore ed impegno economico, la città e l’intero territorio potranno trarne grande giovamento, anche morale. Aggiungerei che, mentre prima le atlete facevano difficoltà ad accettare Messina come destinazione, adesso alcune si propongono per venirci a giocare; motivo di grande soddisfazione e sintomo del lavoro fatto in questi anni”.

    Versione integrale della conferenza stampa visibile sui canali social del club.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dopo Bonafede, l’Akademia conferma in blocco anche il suo staff tecnico

    Dopo l’head coach Bonafede, i vertici societari di Akademia Sant’Anna hanno scelto di rinnovare l’accordo anche con il suo staff tecnico. Sarà ancora Flavio Ferrara il secondo allenatore del club, mentre Daniele Cesareo continuerà a ricoprire l’incarico di assistente allenatore e scoutman. Trovata nuovamente l’intesa anche con il preparatore atletico Paolo Santorum. 

    Chiudono il cerchio la conferma di Susanna Sorrenti quale addetto alle rilevazioni statistiche e la new entry Davide Arena come collaboratore. Non ci sarà, invece, l’assistente tecnico Fortunato Micalizzi. A lui, i ringraziamenti della società per l’impegno profuso in questi anni e i migliori auguri per il futuro.

    foto Akademia Città Di Messina

    Lunghissimo il curriculum di Flavio Ferrara. Originario di Palermo, dopo gli esordi, in C maschile, sulla panchina della Pallavolo Messina come primo allenatore – società con la quale conquista in tre anni un quarto posto e una promozione in B2 – si trasferisce a Letojanni alla guida di una B2 femminile, per poi tornare in città e legarsi alla Pgs Savio Messina, in C maschile, per cinque lunghe stagioni. Anche qui arrivano piazzamenti di prestigio ed una promozione. Seguono le esperienze con Mondo Giovane, prima di tornare alla Pallavolo Messina con compiti di coordinamento del settore giovanile e sedere sulla panchina di B1 maschile. Una stagione a Brolo, sempre in B1, e il ritorno a Messina. Con la serie C femminile della Savio accede ai Play-Off, mentre l’anno successivo viene chiamato sulla costa jonica dalla Volley Letojanni in B maschile. Sono gli anni in cui, tramite stage, prosegue la sua formazione presso il Centro Federale Pavesi con il Club Italia e lo staff tecnico della Nazionale. Intanto, la neo società del Team Volley, nata dalla fusione tra Pallavolo Messina e Savio, lo sceglie come tecnico della serie C femminile che guida dal 2018 al 2020, per poi trasferirsi all’Akademia Sant’Anna, in serie B1, come assistente allenatore. Conquistata la promozione in A2, inizia il suo percorso come secondo, prima di Marco Breviglieri, poi di Fabio Bonafede. La prossima sarà la sua quarta annata con il club del presidente Costantino.

    Queste le prime dichiarazioni di Flavio Ferrara dopo la conferma: “Nell’ultima stagione ho raccolto tante soddisfazioni, sia di squadra che personali. L’obiettivo era quello di alzare l’asticella rapportandomi con un livello sempre più alto. Sono riuscito a rispondere velocemente a quanto richiesto dall’allenatore; questo è stato possibile anche grazie all’ambiente serio, professionale e familiare di Akademia in cui si sta bene e si lavora tanto. La nostra mentalità ci consentirà di raggiungere prestigiosi obiettivi. Ringrazio della fiducia la società e il nostro coach, Fabio Bonafede”. 

    foto Akademia Città Di Messina

    Messinese doc, classe ‘80 ma già con significative esperienze alle spalle, Daniele Cesareo. Effettuata la normale trafila per conseguire il titolo di allenatore, arriva il suo esordio con Gabbiano e Tremonti, prima di sedere sulla panchina di quest’ultima in serie D femminile, poi in C. Nel settore maschile, accetta la chiamata per andare a ricoprire l’incarico di secondo allenatore in successione con Mondo Giovane in D e Pallavolo Messina in C. Nella stagione 2013/2014, inizia il suo cammino come scoutman con la Pallavolo Messina in B1, dove ricopre anche il ruolo di secondo allenatore. L’anno successivo si sposta a Brolo in B1 e ci resta per due stagioni. Nel frattempo, inizia a collaborare con l’azienda “TieBreakTech” e prende parte alle Kinderiadi – Trofeo delle Regioni. 

    Il suo impegno da scoutman viene richiesto anche dall’Under 17 del Volley Augusta – con cui vince il Campionato Regionale, qualificandosi per le finali nazionali di Bormio – e dal Team Volley in C femminile. Nel 2017 vola in Turchia per i “Deaflympics” (i giochi olimpici per sordi) con l’azienda “Microplus”, prima di affrontare la panchina come head coach della Pallavolo Messina in C maschile. L’anno seguente si trasferisce a Santa Teresa in B1 come scoutman, per poi tornare in città con la neonata Akademia Sant’Anna, sempre come secondo e scoutman di Mantarro in B2 e Gagliardi nella prima stagione di B1. Resta in Akademia come assistente allenatore e scoutman nell’anno della promozione in A2, proseguendo il suo impegno anche nelle ultime due stagioni. Per lui, anche la partecipazione, sempre come scoutman, ai Giochi del Mediterraneo in Algeria nel 2022. 

    “Quando il presidente mi ha chiamato per la prima volta – dichiara Cesareo – Akademia era in B2. Avevo altre offerte dalla B1 ma era chiaro che si voleva arrivare lontano. Ho accettato senza indugi; tempo e risultati mi hanno dato ragione. Questo sarà il mio sesto anno con la società che ormai considero parte di me. Sarà un nuovo inizio da vivere con tutto lo staff; c’è grande entusiasmo. Cercheremo di raggiungere gli obiettivi societari prefissati”.

    foto Akademia Città Di Messina

    Sarà la seconda stagione con la famiglia di Akademia Sant’Anna quella del preparatore atletico Paolo Santorum. Originario di Trento, è lui stesso a raccontarci la sua esperienza lavorativa pregressa: “Dal 2006 al 2022 ho lavorato come preparatore atletico di quella che attualmente è la Trentino Volley femminile – ex Trentino Rosa – dalla serie B fino alla serie A2 e A1. Per alcuni anni ho anche seguito squadre di pallavolo “satellite”  in serie minori (C e D) e seguo alcuni sciatori a livello giovanile e climbers (tra cui la campionessa italiana under18)”. 

    Queste le dichiarazioni di Santorum dopo la conferma: “Sono contento di continuare la collaborazione con Akademia, dopo una stagione decisamente positiva. Per l’anno prossimo le aspettative e gli obiettivi sono ancora maggiori e abbiamo già iniziato a lavorare in questo senso. Sono sicuro che avremo grandi soddisfazioni”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO