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    Abusi nello sport, il presidente del Tribunale di Milano: “Un mondo ancora troppo chiuso”

    C’è ancora troppa poca attenzione sugli abusi e la violenza nel mondo dello sport, in primis da parte delle stesse istituzioni. Lo denuncia Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, nell’ambito di un convegno organizzato dall’associazione Change The Game all’Università Statale: “Lo sport dovrebbe avere una caratterizzazione di bellezza, di libertà. Si dovrebbe presentare come molto importante dal punto di vista dell’educazione e dell’inclusione sociale. Non abbiamo dei dati del sommerso della violenza in ambito sportivo ma abbiamo delle percezioni. È ancora un mondo troppo chiuso lo sport, sia dal punto di vista delle Federazioni che dal punto di vista del Coni“.

    “Violenza e abusi nello sport: ascoltare, prevenire e innovare” è il titolo del convegno, organizzato dalla stessa associazione che un anno fa ha promosso la firma del protocollo tra CONI e Procura di Milano per prevenire e punire gli abusi, e che ha presentato sempre nel 2023 gli inquietanti risultati di una ricerca inedita sulla diffusione del fenomeno in Italia. “I protocolli sono un modo per lavarsi le coscienze – ammonisce però Roia – e bisogna agire poi nella concretezza per far emergere le situazioni di sofferenza. Le denunce di reato sono scarse, perché c’è una scarsa sensibilizzazione complessiva verso la tematica“.

    Il presidente dl Tribunale di Milano auspica un’emersione del fenomeno degli abusi sul modello di quanto avvenuto con il movimento Me Too: “È stata una presa di coscienza sociale, e deve accadere anche in talune Federazioni. Non bisogna avere paura di intervenire, creando delle forme di sentinelle sociali all’interno delle strutture, magari mettendo dei presidi anche per vedere il gradiente di collaborazione delle Federazioni“.

    “Il Tribunale di Milano – conclude Roia – è disponibile a qualsiasi tipo di intervento affinché lo sport che è un mondo di bellezza, non rappresenti mai un luogo di paura, ma di aggregazione e valoriale, dove tutte le ragazze e ragazzi possano trovare accoglienza ed essere felici; un luogo aperto, dove non ci sia paura di denunciare, dove ci sia una forte condanna sociale contro chi, abusando di una posizione dominante, possa creare forme di molestia all’interno del circuito sportivo“.

    (fonte: ANSA) LEGGI TUTTO

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    “Insieme contro gli abusi nello sport” a Palazzo Marino

    Di Redazione

    La paura di denunciare gli abusi. I segnali di un disagio da riconoscere, per intervenire con tempestività. La disponibilità ad ascoltare e anche accogliere racconti dolorosi, senza giudicare. E l’impegno affinché nessuna ragazza e nessun ragazzo debbano vivere situazioni di violenza, fisica o verbale, nella vita di tutti i giorni e nell’ambiente in cui praticano attività sportiva.

    Sono queste le tappe delineate all’incontro “Insieme contro gli abusi nello sport“, andato in scena oggi pomeriggio nella prestigiosa Sala Alessi a Palazzo Marino, a Milano. Promosso da ChangeTheGame con il patrocinio del Comune di Milano, l’evento ha visto la partecipazione delle associazioni sportive che operano sul territorio milanese e dei loro rappresentanti, dirigenti e tecnici, oltre che di ragazzi e famiglie. Un appuntamento che ha presentato a 360 gradi il fenomeno degli abusi nell’ambiente sportivo, a cominciare dai diversi ambiti e dalle molteplici modalità in cui questi purtroppo si possono manifestare, così da poterli definire in maniera corretta e anticipare il percorso adeguato per fermarli.

    A questo scopo è di grande aiuto l’esperienza sviluppata da ChangeTheGame, organizzazione di volontariato impegnata da anni a contrastare il fenomeno della violenza fisica, emotiva e sessuale nello sport sia attraverso percorsi formativi, toolkit e campagne di sensibilizzazione, sia promuovendo strumenti digitali accessibili a tutti, come lo sportello online “Ti Ascolto“, sviluppato in collaborazione con il Consorzio Vero Volley.

    Martina Riva, Assessora allo sport del Comune di Milano, ha dato il via all’incontro con un benvenuto ai presenti: “Buonasera a tutti, oggi abbiamo l’opportunità di approfondire un tema delicato che riguarda tutti i ragazzi e le ragazze che praticano attività sportiva. Le tre donne sul palco oggi, dalla grande esperienza nei loro campi, cercheranno di razionalizzare sotto tanti punti di vista un problema che purtroppo è presente ancora oggi sui campi da gioco. E’ una questione delicata che però deve essere approfondita nel dettaglio per promuovere una corretta prevenzione, per questo ringrazio di cuore Daniela, Paola e Alessandra per la loro presenza qui oggi“.

    Ha poi preso parola Daniela Simonetti, Giornalista e Fondatrice di ChangeTheGame: “Il tema degli abusi è ampio e molto attuale: mettere in atto delle politiche di benessere psicofisico per i giovani è un must per tutte le società sportive del territorio; ma non solo: anche nelle scuole, nelle chiese e nei luoghi di aggregazione giovanile. Lo sport è però particolarmente esposto a questo problema, per questioni logistiche e relazionali; basti pensare agli spazi comuni, alle trasferte, al contatto fisico e alla vicinanza degli allenatori. L’Associazione ChangeTheGame vuole far luce sul lavoro di tutte le Federazioni in modo da fare da ponte tra famiglie e Federazioni stesse; l’obiettivo è infatti quello di centralizzare la figura del bambino oltre la competitività, mettendo in evidenza aspetti educativi e formativi perché, quando si parla di abusi, prevenire è sicuramente meglio che curare“.

    La Giudice Penalista del Foro di Milano Paola Pendino è poi intervenuta per parlare di giustizia ordinaria e di normative: “Per tutta la mia carriera mi sono occupata di reati penali, compresi reati a sfondo sessuale, maltrattamenti e traffico di materiale su minori. Negli ultimi anni abbiamo registrato purtroppo un incremento delle denunce di questo tipo, dato che fa sicuramente riflettere. Un lavoro maggiore di prevenzione da parte delle società sportive può contribuire a far abbassare questo dato: allenatori, dirigenti, educatori devono essere al corrente di tutte le norme penali in vigore per poter lavorare al meglio con gli atleti minorenni. L’adulto è infatti un ruolo fondamentale per il minore, viene visto come una figura di riferimento, proprio per questo bisogna porre la massima attenzione sui comportamenti messi in atto dagli educatori verso i propri atleti“.

    Alessandra Marzari, Presidente del Consorzio Vero Volley e Cofondatrice di ChangeTheGame, ha poi posto l’accento sull’importanza del ruolo delle società sportive nei confronti di allenatori, atleti e famiglie: “Lo sport aiuta i giovani sotto tanti punti di vista: benessere fisico, autostima, miglioramento del sonno e delle relazioni sociali; questo è un valore enorme che le società sportive devono sostenere con forza. Premesso questo, ogni società deve prendere delle posizioni solide contro gli abusi, cercando di sistematizzare l’organizzazione interna per ridurre e azzerare le violenze. Proteggere il benessere psicofisico di ogni singolo bambino è la missione primaria di ogni educatore; proprio per questo ogni società dovrebbe adottare un regolamento interno per proteggere l’incolumità dei minori“.

    Le oltre 100 persone in sala hanno poi potuto approfondire varie tematiche di interesse, approfittando dell’esperienza delle relatrici presenti, per sottolineare l’importanza di “fare rete” per “fare informazione” e contrastare un fenomeno rimasto spesso e a lungo sommerso nelle pieghe del sistema sportivo, nazionale e internazionale.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Martedì a Milano l’incontro “Insieme contro gli abusi nello sport”

    Di Redazione

    La paura di denunciare gli abusi. I segnali di un disagio da riconoscere, per intervenire con tempestività. La disponibilità ad ascoltare e anche accogliere racconti dolorosi, senza giudicare. E l’impegno affinché nessuna ragazza e nessun ragazzo debbano vivere situazioni di violenza, fisica o verbale, nella vita di tutti i giorni e nell’ambiente in cui praticano attività sportiva. Sono queste le tappe delineate dall’appuntamento “Insieme contro gli abusi nello sport“, in programma martedì 14 marzo alle 18 nella Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano.

    L’incontro, promosso da ChangeTheGame con il patrocinio del Comune di Milano, vedrà la partecipazione delle associazioni sportive che operano sul territorio milanese e dei loro rappresentanti, dirigenti e tecnici, oltre che di ragazzi e famiglie. Sono previsti gli interventi dell’assessora allo Sport del Comune di Milano, Martina Riva, della fondatrice dell’Associazione ChangeTheGame, Daniela Simonetti, della presidente del Consorzio Vero Volley, Alessandra Marzari, e della giudice del Tribunale di Milano, Paola Pendino.

    “Abbiamo fortemente voluto organizzare un momento di dibattito e ascolto su questo delicato e doloroso tema – commenta l’assessora Martina Riva -. Credo sia doveroso nei confronti di tutte le ragazze e i ragazzi che hanno subito qualsiasi forma di maltrattamento o abuso nell’ambito delle loro esperienze sportive. Vogliamo sappiano che non sono loro ad aver sbagliato, che non devono avere paura del giudizio del mondo adulto rispetto alle violenze subite, che le loro storie possono essere di aiuto a tanti coetanei e a tutto il mondo dello sport, affinché non si perdano di vista i valori positivi e formativi di cui la pratica sportiva è da sempre primo promotore“.

    L’appuntamento è volto a presentare il fenomeno degli abusi nell’ambiente sportivo, a cominciare dai diversi ambiti e dalle molteplici modalità in cui si possono manifestare, così da poterli definire in maniera corretta e anticipare il percorso adeguato per fermarli. A questo scopo è di grande aiuto l’esperienza sviluppata da ChangeTheGame, organizzazione di volontariato impegnata da anni a contrastare il fenomeno della violenza fisica, emotiva e sessuale nello sport sia attraverso percorsi formativi, toolkit e campagne di sensibilizzazione, sia promuovendo strumenti digitali accessibili a tutti, come lo sportello online “Ti Ascolto“, sviluppato in collaborazione con il Consorzio Vero Volley (raggiungibile anche dalla homepage di Volley NEWS).

    Spiega Daniela Simonetti, fondatrice di ChangeTheGame: “Credo sia improcrastinabile introdurre un Codice Rosso per lo Sport, come quello che tutela le vittime di violenza domestica e di genere. Il codice della giustizia sportiva del CONI e i regolamenti di giustizia federali sono stati elaborati quando ancora mancavano sensibilità e attenzione verso i minori e verso le donne e in generale non tengono conto degli illeciti (reati) di violenza (di qualsiasi tipo), di abuso, di atti persecutori e in genere dei delitti contro la persona e la sfera sessuale. Le Federazioni devono facilitare le denunce alzando i termini della prescrizione in campo sportivo per permettere alle giovani vittime di crescere e di scegliere come agire in modo consapevole. Violenze e molestie devono diventare un illecito disciplinare, codificato nei Regolamenti di Giustizia Sportiva“.

    Anche “fare rete” è fondamentale per fare informazione e per contrastare un fenomeno rimasto spesso e a lungo sommerso nelle pieghe del sistema sportivo, nazionale e internazionale. Lo conferma Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley: “Il tema degli abusi sui minori è molto doloroso e le società sportive se ne devono interessare, i presidenti ci devono pensare, così come le Federazioni Sportive, le Leghe e l’intero governo dello sport. Il primo passo da fare è di portare a conoscenza il fenomeno per quanto la tentazione sia quella di non volersene occupare. Perché la violenza sessuale, gli abusi, le molestie investono aspetti indecifrabili e inspiegabili della personalità umana che sono molto duri da affrontare e da capire. Le società sportive possono fare tanto, sia per la formazione dei propri collaboratori, sia per quanto concerne l’aspetto educativo dello sport“.

    Alle società, alla loro attività e alle loro comunità sono rivolti anche alcuni dei materiali informativi sviluppati da ChangeTheGame, come il “Manuale per la consapevolezza contro gli abusi sui minori nello sport per i genitori“, oppure l’opuscolo “Educare alla consapevolezza contro gli abusi sessuali nello sport“, un vademecum destinato agli operatori del mondo sportivo (entrambe le pubblicazioni si possono scaricare gratuitamente in formato pdf sul sito changethegame.it).

    “La vittima deve sapere che dall’altra parte c’è qualcuno che davvero raccoglierà la sua denuncia e la ascolterà e questo in Italia accade ancora molto poco. Perché se penso di poter denunciare un abuso, una violenza o comunque una forma di disagio e non sono sicura che dall’altra parte ci sia qualcuno che mi ascolta e raccoglie la mia testimonianza, faccio fatica ad assumermi quella responsabilità di raccontare. Perché so quale tipo di argine andrà a rompersi e una volta che è caduta la diga non si può contenere l’effetto dell’acqua che corre: quindi, si pensa che possa venire travolta io, la mia famiglia, i miei amici, gli affetti” conclude Paola Pendino, giudice del Tribunale di Milano.

    Per partecipare all’evento è necessario registrarsi gratuitamente su https://changethegame.eventbrite.com/.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    “Insieme contro gli abusi nello sport”: il 14 marzo l’evento a Milano

    Di Redazione

    Un appuntamento per approfondire e affrontare il tema degli abusi e della violenza nello sport e per confrontarsi sugli aspetti di un rischio che può essere più presente e nascosto di quanto sia noto. Si terrà martedì 14 marzo alle 18, nella Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano, l’evento “Insieme contro gli abusi nello sport” promosso dall’associazione Change The Game, da sempre attiva nella lotta alle violenze nel contesto sportivo (sulla homepage di Volley NEWS è sempre attivo il link allo sportello online “Ti Ascolto” per segnalare in forma anonima gli episodi di abuso).

    Al convegno parteciperanno l’assessora allo Sport, al Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Milano, Martina Riva, la fondatrice dell’Associazione Change The Game, Daniela Simonetti, la giudice del Tribunale di Milano Paola Pendino e la presidente del Consorzio Vero Volley, Alessandra Marzari. L’appuntamento è rivolto principalmente alle associazioni sportive del territorio, ai loro rappresentanti, dirigenti, tecnici e ai genitori degli atleti. Si tratta di un’opportunità per condividere “buone pratiche” e fare prevenzione, per individuare i segnali del problema e intervenire con tempestività, in modo da riportare gli autentici valori della pratica sportiva al centro della scena.

    Per partecipare è necessario registrarsi gratuitamente al link: changethegame.eventbrite.com.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Presentata la ricerca di Change the Game sugli abusi nel mondo dello sport

    Di Redazione

    Una ricerca unica nel suo genere, per indagare il fenomeno degli abusi nello sport con numeri e metodologie inedite in Italia. È stata presentata oggi alla Casa dei Diritti del Comune di Milano “Athlete Culture & Climate Survey“, ricerca commissionata a Nielsen da Change The Game, l’associazione di Daniela Simonetti, in prima linea nella lotta contro violenza e maltrattamenti in ambito sportivo, con il supporto del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il sostegno del Consorzio Vero Volley, della Fondazione Candido Cannavò e di Terre des Hommes.

    L’iniziativa mira a fornire una dimensione realistica del fenomeno degli abusi nel nostro paese attraverso una ricerca quantitativa su un campione di 1400 atleti tra i 18 e i 34 anni, equamente ripartiti tra uomini e donne e per fascia di età, che abbiano praticato sport prima della maggiore età; si tratta, come hanno spiegato Marco Nazzari, Managing Director International Sports, e Lorenzo Facchinotti, Head of Research di Nielsen Italia, di uno dei campioni più alti mai utilizzati nello sport. La parte qualitativa dell’indagine prevede invece 20 interviste semi-strutturate a persone che hanno subito abusi durante la loro esperienza sportiva.

    Durante la mattinata è intervenuta Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley, che ha ribadito il suo impegno al fianco di Change the Game e contro le violenze: “Gli abusi nello sport disattendono quello che lo sport veramente dovrebbe fare, migliorare la qualità di vita dei bambini e tenerli lontani dai comportamenti a rischio attraverso la consapevolezza, l’autostima e la capacità di gestire le emozioni. Gli abusi psicologici ed emotivi agiscono proprio su queste aree e sono altrettanto gravi di quelli fisici“.

    “Lo sport di vertice e i giocatori delle squadre di vertice – ha continuato Marzari – devono capire bene per cosa giocano, capire i valori della loro società sportiva e farsene portatori. Questo aiuta tantissimo ed è il loro dovere: abbiamo la straordinaria opportunità di emozionare il pubblico e dobbiamo utilizzarla per far capire bene quello che vogliamo trasmettere. La determinazione non ci deve mai abbandonare, siamo una bella squadra e quando le squadre si allenano i risultati arrivano“.

    Stefania Pizzolla, coordinatrice del Dipartimento per lo Sport, ha ricordato che “il tema riguarda tutta l’infanzia, perché nella maggior parte dei casi gli abusi avvengono nel contesto familiare e amicale. Lo sport naturalmente non ne è esente. Ci mancavano i dati per comporre un quadro completo della situazione: ci servono informazioni quantitative ma anche qualitative, per questo abbiamo creduto nella proposta. Non vogliamo uno strumento per dimostrare qualcosa, visto che sappiamo già che il fenomeno esiste, ma per poter costruire insieme al mondo dello sport strumenti e policy per combatterlo“.

    In apertura d’incontro è stato trasmesso in anteprima il primo spot contro gli abusi nello sport, realizzato con il contributo del Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del progetto “Giochiamo d’anticipo”. Allo spot, con la regia di Claudio Casazza il supporto e la collaborazione di Insolito Cinema e le musiche di Giovanni Faggionato, hanno partecipato circa cento atleti di varie discipline sportive, tra cui anche la pallavolo, rappresentata dalle squadre giovanili del Consorzio Vero Volley. Il messaggio è volto ad esaltare il lato spontaneo e gioioso dello sport, i suoi valori ispiratori come l’amicizia, lo spirito di squadra, il rispetto, che costituiscono il vero antidoto a ogni forma di violenza e abuso.

    Allo spot ha partecipato tra gli altri Fabrizia Marrone, atleta della nazionale italiana di softball, presente anche alla conferenza di oggi insieme all’ex campione del mondo di canottaggio Edoardo Verzotti. Sono inoltre intervenuti i membri del Comitato Scientifico che presiede alla ricerca: Paolo Emilio Adami, Rocco Briganti, Stefano Ferracuti, Paolo Ferrara, Fabio Iudica e Sara Landi, oltre alle stesse Marzari e Pizzolla. Sono invece intervenuti con un messaggio Paola Pendino, anche lei membro del Comitato, e Franco Arturi, della Fondazione Candido Cannavò per lo Sport. LEGGI TUTTO

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    Alessandra Marzari: “Lo sport impari a scegliere i valori”

    Di Redazione

    A due giorni dalla firma del protocollo d’intesa tra CONI e Procura della Repubblica di Milano per rendere più semplice la segnalazione e la sanzione degli abusi nello sport, sull’argomento è intervenuta anche Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley (l’associazione Change the Game, partner della società, è stata determinante per la realizzazione dell’iniziativa). Per la dirigente monzese, la firma del protocollo “potrebbe segnare una svolta fondamentale nella lotta agli abusi e alla violenza anche nello sport“.

    “Un grande passo, come è stato definito – sottolinea Marzari – se anche le Federazioni sportive, tutte le Federazioni, gli riconoscessero un pieno significato, a costo pure di decisioni non facili. Ecco, non è quanto avvenuto appena poche ore fa per un caso agli onori della cronaca e per soggetti che, attualmente, sono indagati per il loro comportamento ma continueranno a svolgere la loro attività in palestra anche se con una diversa ‘etichetta‘”. Il riferimento, trasparente, è al caso che riguarda la ginnastica ritmica e le decisioni prese dai vertici federali sullo staff tecnico delle nazionali.

    “Su questo – aggiunge la presidente del Vero Volley – è necessario riflettere. Come è giusto non condannare nessuno prima che ne sia dimostrata la colpevolezza, è anche doveroso che tutto lo sport impari a trovare la forza per scegliere e rappresentarsi in un modo che ne rispetti i veri valori. Perché, se come ha avuto modo di dire qualcun altro, è pur vero che ‘lo sport è per tutti, l’alto livello no’, questo non può mai, e in nessun caso, giustificare comportamenti che possano andare al di là dei limiti del rispetto per tutte le persone e degli atleti stessi“.

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO

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    Bergamo lancia il progetto BEST per la tutela dagli abusi nello sport

    Foto Volley Bergamo 1991 Di Redazione È stato presentato ieri a Bergamo il progetto BEST – BErgamo Sport e Territorio, finalizzato alla creazione di una policy di tutela dei minori in ambito pallavolistico. Lanciata da ATS Bergamo, CESVI, Specchio Magico e Questura di Bergamo, in co-progettazione con Volley Bergamo 1991, l’iniziativa si propone di rendere […] LEGGI TUTTO

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    Molestie a una giocatrice di 15 anni: allenatore denunciato in provincia di Varese

    Foto Ufficio Stampa Olimpia Teodora Ravenna Di Redazione Un allenatore di pallavolo della provincia di Varese è stato denunciato alla Procura di Busto Arsizio per molestie sessuali ai danni di una giovane giocatrice di 15 anni. Secondo quanto riportato dal portale Malpensa24, nei prossimi giorni si terrà l’incidente probatorio, al termine del quale il pubblico […] LEGGI TUTTO