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    Reggio Emilia in finale Play Off, svanisce ancora il sogno di Bergamo

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Sarà la Conad Reggio Emilia a sfidare la Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo nella finale dei Play Off Promozione di Serie A2 maschile: come lo scorso anno, il sogno della Agnelli Tipiesse Bergamo di raggiungere la Superlega si interrompe prima ancora dell’ultimo atto, dopo una regular season dominata. Il finale è amarissimo per gli orobici, che nella decisiva Gara 3 della semifinale riescono a recuperare due set di svantaggio e nel tie break conquistano ben 4 match point, ma non riescono a sfruttarli e si arrendono alla prima chance ospite. Festa grande per gli emiliani, a caccia di una straordinaria doppietta dopo la conquista della Del Monte Coppa Italia di categoria, proprio contro Cuneo. Agnelli Tipiesse Bergamo-Conad Reggio Emilia 2-3 (21-25, 15-25, 25-21, 25-21, 17-19) (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cottarelli si presenta: “La prossima A2 ancora più difficile ma allestiremo una squadra competitiva”

    Di Redazione Il nuovo direttore sportivo della Emma Villas Aubay Siena Gabriele Cottarelli si è presentato ai giornalisti questa mattina attraverso una conferenza stampa: “La prima cosa da fare – sono state le sue parole – è cercare di allestire una squadra che possa essere il più competitiva possibile. Quest’anno ci sarà un campionato di alto livello, sarà un torneo agguerrito con formazioni di assoluto valore come Vibo, per fare un esempio, che è retrocessa in Serie A2 e vorrà immediatamente vincere per tornare in Superlega. Per quanto riguarda l’allenatore, conosco coach Paolo Montagnani. Non ho ancora mai lavorato con lui, ma so che è un bravo professionista. La Emma Villas Aubay Siena ha già una sua identità e ha delle solide basi nel mondo della pallavolo. Insieme a Fabio Mechini porteremo avanti il lavoro cercando di ottenere dei miglioramenti e di raggiungere il miglior risultato possibile”. Il ds ha risposto a varie domande formulate dai giornalisti presenti: “Parodi? Conosco benissimo la qualità e l’importanza del giocatore, che ho già avuto sia a Verona che a Piacenza. Su di lui come su altri giocatori stiamo facendo tutte le valutazioni del caso. Devo dire che Parodi, come altri ragazzi, è nei nostri pensieri. È uno dei giocatori della squadra senese che meglio hanno fatto e che hanno convinto di più nella seconda parte della stagione, così come Andrea Rossi che si fa apprezzare per la sua qualità ed esperienza e per come si approccia. Dovremo allestire una squadra equilibrata. Parodi è certamente un giocatore di buon livello. Ho seguito il campionato dello scorso anno, nella seconda parte dell’annata la squadra ha ottenuto dei risultati decisamente importanti. Sicuramente ci saranno delle conferme rispetto al roster della scorsa stagione. È ancora presto per dire quali e quante, dobbiamo anche vedere cosa offre il mercato e quali giocatori riusciremo a prendere. I progetti della società sono molto ambiziosi, il Presidente Giammarco Bisogno vuole un salto di qualità. Io ho lavorato soprattutto in Superlega, per tornare in Serie A2 cercavo una società organizzata ed ambiziosa. So che qui ci sono queste qualità e caratteristiche, il Presidente Bisogno è ambizioso e vuole dei risultati. Per arrivare ai risultati non ci vogliono solo i giocatori, servono regole, organizzazione e remare tutti dalla stessa parte. Il reparto sportivo deve andare sempre in una certa maniera, il gruppo sportivo deve essere una squadra”. “Da questa stagione – ha aggiunto Cottarelli – si potranno avere in squadra due stranieri, un comunitario e un extracomunitario. Stiamo guardando alla situazione di qualche straniero, la nostra intenzione sarebbe comunque quella di inserire nel roster il maggior numero possibile di giocatori italiani anche per poterci tenere un posto a stagione in corso, dato che in un campionato possono succedere molte cose”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cuneo attende di conoscere la sua avversaria. Serniotti: “Forse preferirei Reggio Emilia”

    Di Redazione La BAM Acqua S. Bernardo Cuneo ha strappato il pass per la finale che mette in palio un posto in Superlega, fermando la Kemas Lamipel Santa Croce sia in Gara 1 che in Gara 2 della semifinale Play Off Promozione. Ma quando si etichetta questo traguardo come un obiettivo stagionale, coach Serniotti frena: “Ne abbiamo parlato una sola volta, dicendo che sarebbe stato bello fare meglio dello scorso anno in cui siamo arrivati in semifinale di Coppa Italia e di campionato. Ho pensato che sarebbe stato difficile fare meglio, invece ce l’abbiamo fatta” afferma nell’intervista di Domenico Marchese per La Repubblica Torino. Obiettivo stagionale o meno, ora Cuneo ha qualche giorno per preparare la finale; complice anche il fatto che le altre due semifinaliste, Bergamo e Reggio Emilia, debbano disputare Gara 3. Per la squadra di Serniotti, quindi, il nome dell’avversaria in finale è ancora sconosciuto: “Sono due squadre molto forti. Bergamo in due anni non l’abbiamo mai battuta, Reggio ci ha già dato un dispiacere. Forse preferirei gli emiliani ma solo per giocare la prima in casa”. In caso di promozione, il tecnico della BAM Acqua S. Bernardo Cuneo chiosa: “Cerco sempre di fare il meglio, sarei contento per tutti quelli che in questi anni si sono impegnati a mantenere la pallavolo a Cuneo”.  LEGGI TUTTO

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    Mastrangelo suona la carica: “Estremamente orgoglioso della squadra, non molliamo mai”

    Di Redazione Orgoglio, tanto orgoglio è quello che si leggeva nei volti dei tifosi e degli appassionati che erano presenti al PalaBursi di Rubiera domenica scorsa, quando la Conad Volley Tricolore ha battuto l’Agnelli Tipiesse Bergamo per 3-2 in gara 2 delle semifinali play off, pareggiando la serie e rimandando la proclamazione della finalista a gara 3. Le parole del vice capitano Nicola Sesto esprimono perfettamente la gioia provata: “Gara 2 è stata una partita straordinariamente bella, con un livello di competitività veramente altissimo, forse una delle più belle e memorabili da quando gioco a Reggio Emilia, abbiamo dato tutto quello che avevamo perché non volevamo chiudere la stagione qui in casa, davanti ad un pubblico spettacolare che ha riempito il PalaBursi. Ora ci giocheremo l’ultima chance per raggiungere una finale che sarebbe veramente un sogno, sappiamo che sarà molto difficile ma sappiamo anche che non abbiamo nulla da perdere e che possiamo fare tantissime belle cose”. Held, lo schiacciatore che durante il match ha trascinato la squadra insieme all’amico Cantagalli, spiega come hanno affrontato il momento delicato di dover giocare due partite a così poche ore di distanza: “La cosa più importante in questi giorni che hanno separato le gare è il riposo, ci dovevamo focalizzare sulla concentrazione e sul recupero fisico per arrivare a gara 3 al top; noi siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto e che dobbiamo fare, ci stiamo preparando ad un’altra battaglia tra squadre che si rispettano e che vogliono arrivare in finale in egual modo, per questo motivo si prospetta uno spettacolo anche mercoledì sera”. Coach Mastrangelo poi considera oltre che le difficoltà tecniche, anche le difficoltà di giocare fuori casa, ancora una volta, e la voglia di fare bene da ambo i lati della rete: “Non manca molto, siamo stati bravi domenica a migliorare una parte di gioco che in precedenza ci era mancata, giocando in casa siamo stati poi sospinti dal pubblico reggiano; si può sempre provare a fare di più ed è quello che proveremo a fare mercoledì a Bergamo, è una gara secca per tutti, la tensione sarà difficile da gestire da entrambe le parti, nessuno arrivati a questo punto vuole mollare nulla e vogliamo tutti la stessa cosa: la finale. – poi conclude con un ringraziamento alla squadra – Questo risultato raggiunto dimostra ancora una volta la potenza e la qualità di questa squadra che non molla mai, come ho già detto tante altre volte sono estremamente orgoglioso di loro”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio: “Anche le stagioni negative possono servire”

    Di Roberto Zucca Matteo Sperandio è un po’ il termometro, il misuratore dello stato di salute della Delta Group Porto Viro, e di una storia che negli anni ha contribuito a plasmare sia a livello di squadra che dietro le quinte. Non si offenderà alcuno se si scriverà che la stagione appena passata non è stata all’altezza delle aspettative iniziali. Tantomeno la cosa imbarazza il protagonista del colloquio odierno, che traccia con la sua solita sincerità il bilancio della stagione appena trascorsa: “Partiamo da un dato, ossia che la salvezza, che abbiamo rincorso con molta preoccupazione nelle ultime settimane di campionato, è arrivata. E non era scontata. Poi sì, la stagione non è andata come si sperava all’inizio. C’è stato un girone di andata nel quale le sconfitte ci sono state, ma la classifica non ci poneva di fronte all’emergenza. Il girone di ritorno, complice un po’ il Covid, un po’ il fatto che il rendimento è calato, è stato un po’ più difficoltoso“. Cosa non fa funzionato, Sperandio? “Io credo che la squadra, pur composta da ottimi elementi, non abbia semplicemente girato come doveva. Può capitare, quando si mettono assieme dei tasselli diversi insieme, che non si riesca a comporre un puzzle perfetto. Non si è trovata la quadra in generale. Penso però sia servito. Io sono una persona che crede al fatto che dalle stagioni negative si possa solo ripartire con presupposti migliori, soprattutto quando si fa tesoro degli insegnamenti“. Foto Delta Volley Porto Viro Lei ha già detto sì per il prossimo anno? “No, ma non perché non lo voglia, anzi. Semplicemente non si è ancora parlato concretamente della prossima stagione. Però se me lo chiede, con la storia degli ultimi anni, non mi vedo lontano da una società come Porto Viro. Qui ho trovato una realtà nella quale ho un ruolo anche all’interno della società. Ho dato una mano e imparato delle cose, così come ho messo a disposizione la mia esperienza universitaria e mi è piaciuto molto farlo“. Bocche cucite anche sul mercato? “Per ora posso dirle che sono contentissimo che arrivi sulla panchina di Porto Viro Matteo Battocchio. Lo ricordo a Cisano, perché fu l’unico allenatore che in quella stagione riuscì a sconfiggere la mia squadra. E poi perché con l’Under 20 nazionale ha iniziato a fare un bellissimo percorso. Penso sia una persona con le carte in regola per fare davvero bene a Porto Viro. Sul resto non so altro, giuro“. foto Delta Volley Porto Viro Parliamo del suo rilancio. Immagino che dalla prossima stagione, indipendentemente dove, si aspetterà di più? “Sì, assolutamente. È stata una stagione con un fastidio fisico che mi ha accompagnato e che fortunatamente spero di risolvere entro poche settimane. L’estate la utilizzerò anche per rinforzare il ginocchio e tornare al 100% nella prossima stagione. Sono scaramantico e non dico nulla. Ma da me stesso il prossimo anno pretenderò moltissimo“. Alcuni avversari si stanno contendendo la Superlega. Mi faccia un pronostico. “Credo che alla fine sarà una lotta tra Bergamo e Cuneo. Due squadre che si sono distinte durante tutta la stagione. Certo, c’è ancora in gioco anche Reggio Emilia, che ha dimostrato di potercela fare con qualsiasi squadra“. LEGGI TUTTO

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    Bergamo costretta alla bella, Graziosi: “Non è successo nulla, calma e sangue freddo”

    Di Redazione “Squadra e gioco”. Ecco le password per accedere alla finale. Cuneo è già alla finestra, Reggio Emilia ha le fattezze dell’occasione gettata alle ortiche ma anche della “bella” da poter giocare contando sul campo amico (mercoledì alle 20.30 a Bergamo). L’Agnelli Tipiesse si è vista prima raggiunta e poi superata da una Conad. Questa l’analisi dell’allenatore Gianluca Graziosi, che parte da un messaggio eloquente: “Il 2-3 deve essere già un lontano ricordo. Testa e tecnica già al match che vale la stagione”. ATTENZIONE – “Il nocciolo parte dal secondo parziale: avessimo capito lì il trend della partita ci saremmo portati sul doppio vantaggio. Sarebbe stata sufficiente un pizzico d’attenzione in più. Nulla di straordinario, semplicemente la ripetizione certi passaggi già visti in gara 1 e che sono tranquillamente nelle nostre possibilità. Questo è il vero rammarico”. COLLETTIVO – “Nei frangenti determinanti non abbiamo giocato da squadra. Non siamo Civitanova o Perugia, ogni risultato passa dal lavoro e dalla forza del gruppo. Non possiamo permetterci di calare neppure un istante, come non possiamo pensare di dominare sempre in lungo ed in largo. Quando riusciamo ad imporci siamo una macchina da guerra, nelle fasi critiche bisogna riemergere con la testa prima ancora che con la tecnica. Specie perché ti trovi nel ruolo nel favorito e devi mettere ancor più energie rispetto alla concorrenza”. ALLENAMENTO – “Ogni allenamento va curato nel singolo particolare. La scorsa settimana dopo gara 1, dopo aver messo in campo la voglia di soffrire, sudare e combattere il pallone sarebbe stato da mangiare ad ogni azione. Non sempre è stato fatto. Il risultato si è visto ieri”. APPROCCIO – “Non è successo nulla. Dobbiamo sfruttare queste ore per ritrovare gli ingredienti che ci hanno portato in alto. Essenziale l’umiltà, oltre alla serenità. Poi la fame, la calma, la pazienza e la spinta che solo le motivazioni di un traguardo così prestigioso all’orizzonte può garantire”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Motta, il team manager “Cico” De Marchi lascia per motivi personali: “Solo un arrivederci”

    Di Redazione Francesco De Marchi, team manager biancoverde che ha guidato l’HRK Diana Group Motta nella prima storica stagione in A2, saluta le rive del Livenza per priorità personali che lo terranno lontano da Motta e dall’Italia. De Marchi lascia la società facendo un bilancio dopo la sua prima stagione da dirigente. “Devo dire che è stata una bella esperienza. Mi ritengo fortunato ad aver avuto al mio fianco uno staff di assoluti professionisti che mi hanno aiutato in tutti i modi per entrare al meglio nei meccanismi di questo nuovo (per me) lavoro. Ho passato la maggior parte del tempo in macchina e al telefono per gestire tutto e tutti ma ce l’abbiamo fatta”. Cosa ti è mancato di più nel non essere più un giocatore? “Sicuramente l’allenamento e il mettermi alla prova ogni giorno con i miei compagni. Ma più di tutto il giorno della gara con la squadra e i giocatori avversari”. Quanto è stato difficile il tuo lavoro così lontano da Motta e di conseguenza dalla società? “Come dicevo prima ho passato la maggior parte del tempo in macchina e al telefono con il direttore Carniel per gestire al meglio le settimane e soprattutto le trasferte. Lontano da Motta è stato tutto complicato. I viaggi in macchina tra motta e Caorle sono stati tanti per le varie riunioni. Dovevamo avere un collante perfetto io e lui e posso dire che così è stato”. Motta ha superato tante difficoltà grazie al “gruppo”. Come si mantiene unito un gruppo? “Difficoltà ne abbiamo avute tante, da inizio stagione alla fine. Dagli orari di allenamento (ricordo che il pomeriggio ci allenavamo alle 13,30!) al gestire il campo con altre realtà che se devo essere onesto non sono state così disponibili. Quindi credo che in primis sia stato merito dei ragazzi che hanno sposato al meglio la causa e si sono resi disponibili in tutto. E se posso dire un ottimo lavoro lo abbiamo fatto io e Pino (Lorizio) nel gestire il tutto lontani da Motta”. Stai tornando a Spalato dalla tua famiglia. Come hai conciliato lavoro e famiglia vista la distanza? “Sono già a casa da una settimana e devo dirti che mi mancava tutto. Non è stato per niente facile spaccare la stagione in tre step con la famiglia e tutto. Pensa poi che Izabel (mia figlia) ha appena un anno e non è stato facile non vivere con lei i tanti cambiamenti che una figlia così piccola ha giorno dopo giorno. Me li sono persi e mi dispiace davvero molto. Ma ho voluto accettare questa sfida lavorativa sapendo qual era il prezzo da pagare anche per capire se era davvero quello che volevo fare dopo la carriera da giocatore”. Che stagione sarà la prossima per Motta senza Cico De Marchi? “Mi auguro possa essere un’altra stagione positiva. La famiglia ha inciso parecchio in questa mia decisione di rimanere a casa in Croazia e quindi per la prossima stagione non sarò tra lo staff di Motta. Non è un addio, che sia chiaro, ma un arrivederci. A Motta,e alla società soprattutto, devo tanto quindi un giorno di certo tornerò. Ah… auguro di trovare un sostituto alla mia altezza (ride)”. Come è stato il tuo rapporto con coach Lorizio e con lo staff? “Cercherò di rimanere in contatto comunque con il coach. Abbiamo creato (soprattutto dopo questa stagione) un’alchimia difficile da spiegare. “Un Duo” se così vogliamo dire, dove non serviva nemmeno parlare a volte. Ci capivamo con uno sguardo e il più delle volte il pensiero era comune. Poi come sempre gli dicevo “tu sei il capo, tu decidi. Io posso al limite darti il mio consiglio”. Devo molto a tutti. Alessio (Carraro) il mio mentore soprattutto adesso che mi sono inoltrato nel mondo della preparazione fisica, a Stefano (Galifi) per avergli fatto da cavia a tutti i suoi dispositivi (che puntualmente mi rimettevano in piedi), a PolMettyu (Paolo Mattia) per le discussioni in panchina durante le gare e a Scalco per le statistiche. La lista è lunga quindi a tutti un grandissimo grazie. Tante persone mi sono rimaste nel cuore. Chi più, chi davvero tanto, chi meno (come è normale che sia). C’est la vie.” “Vi auguro tante altre stagioni al top e ricche di soddisfazioni. E beh certo… arrivederci!” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Siena, Vittorio Angelaccio è il nuovo direttore commerciale e marketing

    Di Redazione È Vittorio Angelaccio, classe 1976, il nuovo direttore commerciale e marketing della Emma Villas Aubay Siena. “È un grande onore per me legarmi a questo nuovo progetto – il commento di Vittorio Angelaccio. – La considero come una grande sfida, questa società mi ha dato immediatamente l’impressione di essere ben strutturata ed organizzata, con un grande lavoro già effettuato e con tante potenzialità. Qui vedo lungimiranza ed organizzazione, la società è composta da persone che hanno passione e competenze. Questo è un progetto molto interessante e stimolante, coinvolge il territorio, ha un settore giovanile con tante formazioni. Ci sono vari elementi di marketing per dare lustro ad un territorio, ad un club, ad un’azienda e soprattutto c’è un significativo coinvolgimento con i tifosi”. Ancora Angelaccio: “Ripartiamo con slancio, anche dopo le difficoltà che sono state ovunque affrontate con le limitazioni per il pubblico dovute alla pandemia da Covid. Lavoreremo su un marketing associativo per generare valore per le aziende partner, cercando di allargarci il più possibile anche a collaborazioni nazionali con l’intento di far nascere sinergie tra le aziende e pensando sempre al trinomio territorio-tifosi-club”. “Ci sarà tanto lavoro da fare – prosegue il nuovo direttore commerciale e marketing del team biancoblu. – Dovremo cercare di mettere le aziende partner in stretta collaborazione tra di loro, generare interessi e nuove attività di business e contatti tra di loro. La pallavolo è uno sport bellissimo, con società gloriose nel panorama nazionale, e gode di una visibilità importante. Sono recentemente arrivate tante vittorie nel volley italiano sia maschile che femminile, e ciò può far avvicinare tanti appassionati e anche molti giovani praticanti. La pallavolo riesce tradizionalmente ad andare su tanti target diversi, piace ai bambini, alle famiglie, al pubblico di mezza età. Dovremo rendere le partite un grande spettacolo, da proporre ad un pubblico variegato che dovrà partecipare non solo vedendo l’aspetto tecnico delle gare ma anche per vivere dei bei momenti”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO