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    La Cave del Sole Lagonegro apre con Reggio Emilia il nuovo anno

    Di Redazione

    Ripresi gli allenamenti in vista della prossima gara, la Cave del Sole Lagonegro si rimette in cammino verso la sua salvezza. Domenica 8 il campionato si apre con la sfida contro la Conad Reggio Emilia. Una gara casalinga per gli uomini di coach Barbiero che davanti al proprio pubblico vorranno iniziare bene il nuovo anno e dimostrare di voler conquistare punti importanti per la propria salvezza. 

    “Dopo lo stop di Capodanno – spiega lo schiacciatore Stefano Armenante – abbiamo iniziato la settimana nel migliore dei modi come sempre . Ogni giorno diamo il massimo perché da questa metà di campionato dobbiamo cercare di fare quanti più punti possibili, cercando di centrare la salvezza“.

    Dopo la gara contro la prima in classifica del 26 dicembre scorso, Lagonegro è chiamata a riscattarsi in casa contro Reggio Emilia, che attualmente è nona a 18 punti, 3 in più rispetto ai lagonegresi. La classifica della Serie A2 sin dall’inizio del campionato, si è contraddistinta sempre da minimi scarti e dunque è risultata molto corta nella zona bassa. Infatti dalla ottava posizione alle 13 (attualmente occupata da Lagonegro con 15 punti) ci sono 6 squadre con 5 punti di scarto. Dunque un margine molto stretto che fino alla fine inciderà sulla classifica finale.

    I fari sono quindi puntati sulla prossima gara che andrà di scena domenica 8 gennaio 2023 e che aprirà il nuovo anno con il canonico fischio d’inizio alle 18.00 nel palazzetto di Villa d’Agri. 

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    Prima che sa di ultima per il Pool Libertas Cantù: arriva Santa Croce

    Di Redazione

    Prima partita del 2023 per il Pool Libertas Cantù, e la sensazione di déjà-vu è forte. Nell’anticipo di sabato 7 gennaio 2023 alle ore 20.30 presso il PalaFrancescucci di Casnate con Bernate andrà in scena la sfida valida per la seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A2 Credem Banca che vedrà opposti i ragazzi di coach Francesco Denora alla Kemas Lamipel Santa Croce in un rematch della sfida dei Quarti della DelMonte® Coppa Italia disputata solo la settimana scorsa nello stesso scenario.

    In quell’occasione sono stati i canturini ad imporsi, ma nella gara di andata i conciari hanno vinto per 3-1. I padroni di casa arrivano dalla sconfitta per 0-3 a Bergamo contro i padroni di casa della Agnelli Tipiesse Bergamo, che ha interrotto una striscia di partite a punti lunga ben 8 giornate, mentre i conciari si sono imposti per 3-1 tra le mura amiche sulla Consar RCM Ravenna.

    Coach Francesco Denora presenta così la sfida: “Dopo la gioia di giovedì rimettiamo la testa sul campionato: la classifica dice che bisogna riprendere a correre, e per come è corta si paga ogni passo falso. Sarà una partita diversa: sicuramente Santa Croce sarà arrabbiata e avrà voglia di rifarsi. Ci aspettiamo una loro partenza all’attacco, e ci faremo sicuramente trovare pronti“.

    Nella partita di andata, vinta per 3-1 dalla Kemas Lamipel, il Pool Libertas schierava una formazione ancora fortemente condizionata dagli infortuni subiti nel precampionato. Ma questo non gli ha impedito di lottare alla pari con i padroni di casa per la maggior parte della partita. I canturini hanno infatti ceduto solo nel finale dei tre set decisivi, dopo essere anche andati in vantaggio nel totale per 0-1. Top scorer è stato Compagnoni con 14 palloni a terra, seguito a ruota da Ottaviani, a quota 13.

    Sono ben quattro gli ex tra le fila della Kemas Lamipel Santa Croce: Manuel Coscione, protagonista sul taraflex del PalaFrancescucci nella scorsa stagione, Matheus Motzo, che ha indossato la maglia canturina per tre stagioni dal 2019 al 2022, Matteo Maiocchi, che ha giocato al Pool Libertas nella stagione 2019/2020, e Tino Hanzic, a Cantù nel campionato appena concluso.

    Sulla panchina canturina, invece, siede Alessio Zingoni come secondo allenatore: fino alla stagione 2019/2020 allenava le squadre giovanili dei conciari.

    La partita sarà arbitrata da Matteo Selmi di Modena e Michele Marconi di Pavia e sarà visibile in diretta streaming su internet sul sito VolleyballWorld.tv.

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    L’anno del riscatto di Paul Buchegger: “Ho sempre immaginato il mio ritorno”

    Di Redazione

    Doveva essere la stagione del suo riscatto, e così è stato fino a questo momento. Costretto a rimanere lontano dal campo di gioco per un lungo periodo, a causa di un brutto infortunio, Paul Buchegger ha stretto i denti e guardato avanti con fiducia, fino a tornare assoluto protagonista con la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: “Nei momenti peggiori – racconta – l’unica cosa che mi incoraggiava era pensare a ciò che sarei stato capace di fare al mio ritorno. Immaginavo solo quello che avrei potuto realizzare una volta tornato in forma“.

    Forza, tenacia e resistenza che l’opposto austriaco classe 1996, ha trovato dentro di sé e che sono state alimentate dall’amore delle persone più importanti della sua vita: mamma Ursula e la fidanzata Dana. “Mia mamma – conferma Buchegger – è una figura fondamentale. Lei mi ha trasmesso tanti valori, è sempre stata presente e ha cercato di indicarmi la strada per diventare la migliore versione di me. Con la mia ragazza condivido tutto ed è stata molto brava a starmi vicina quando ero in difficoltà“.

    Quello che rappresenta lo spauracchio più temuto da ogni atleta ha fatto irruzione prepotentemente nella carriera di Buchegger per ben due volte. Prima nel 2018 e poi a distanza di un anno, facendogli rivivere un brutto “dejà vu”: “Il doppio infortunio mi ha dato filo da torcere – racconta l’opposto – non è stato per nulla facile uscirne. Ho giocato un anno a Ravenna e, dopo aver firmato a Monza, in estate con la nazionale mi sono fatto male al ginocchio. Da qui sei mesi di stop. Ma non ho mai avuto il pensiero di mollare e di lasciare stare. Il mio obiettivo era di andare avanti, e mi sono impegnato nella riabilitazione sfruttando la possibilità di essere seguito per le prime due settimane dall’equipe del Centro Olimpico in Austria“.

    “L’estate successiva però ho rivissuto l’incubo – continua Buchegger – perché mi sono fatto male nuovamente. Una brutta ricaduta ancora più complicata da affrontare perché ero tornato, stavo bene, avevo voglia di riscattarmi e invece il destino (o la sfortuna!) ha deciso diversamente. Sono stato messo a dura prova a livello psicologico, mi sono sentito smarrito. Quando stavo male il procuratore ha contattato Modena, che dopo l’intervento chirurgico a Roma mi ha permesso di svolgere da loro un lungo periodo di recupero“.

    L’arrivo a Vibo è stata l’occasione per voltare completamente pagina e Buchegger ha saputo coglierla nel migliore dei modi diventando un punto di riferimento per la squadra e conquistandosi l’appellativo di trascinatore del gruppo. L’austriaco attualmente è ottavo nella classifica dei migliori realizzatori di A2 con 248 punti in 13 gare, 21 ace e altrettanti muri, con una media di 19,07 punti a partita e una percentuale di efficacia del 53,5%. Buchegger è sempre andato in doppia cifra, e per ben 5 volte ha superato la soglia dei 20 punti. Ma a contare è soprattutto la sua concretezza nei momenti chiave, come nel quarto di finale di Coppa Italia contro Cuneo, quando sul 21-21 del terzo set ha deciso la partita con due ace e un attacco vincente.

    L’austriaco è molto apprezzato a Vibo anche per il suo essere un ragazzo molto tranquillo, solare, sempre disponibile, che ama la normalità: “Mi piace spendere il mio tempo con la mia famiglia e con la mia ragazza. Sono abituato anche a stare da solo, ma devo ammettere che amo la compagnia. Il mio sogno è quello di avere una bella casa, una bella famiglia e una vita normale in Austria“.

    Buchegger si è confrontato fin da piccolo con argomenti importanti come quello della disabilità, come racconta quando si trova a presentare la sua famiglia: “Mia mamma lavora a scuola con i ragazzi disabili, mentre mio padre si occupa della gestione di una struttura dove alloggiano gli studenti universitari. Mia sorella, invece, vive a Vienna, dove io ho la mia residenza in estate e quindi in quel periodo troviamo spesso occasione di vederci. Mio fratello Max è un disabile in carrozzina. È un grafico creativo e soprattutto è il mio tifoso numero uno. Guarda tutte le mie partite e colleziona le mie maglie da gara. Da vero appassionato ama seguire tutte le discipline sportive, dal calcio al tennis“.

    “Con la disabilità di mio fratello mi sono confrontato fin da bambino – racconta l’attaccante – anche perché i miei genitori dovevano seguirlo tra fisioterapia e cure varie. Sia io che mia sorella siamo sempre stati collaborativi, e conoscere da vicino la sua disabilità ci ha permesso di apprezzare a pieno tutto ciò che la vita ci ha dato. Io tratto mio fratello come una persona normale, non facendolo mai sentire in difetto. Ci rapportiamo con lui in maniera normale, non deve sentirsi speciale. Infatti, anche quando mi capita di partecipare a delle iniziative con i disabili, mi piace trattarli alla pari“.

    Il cuore di Paul batte per Dana Schmit, con cui condivide anche la passione della pallavolo: “La mia ragazza è una giocatrice del Mulhouse, che milita nella Ligue A francese. Ci siamo conosciuti nell’ambito del volley, perché anche lei gioca in nazionale. Stiamo insieme da sette anni. In estate siamo sempre insieme, ma durante la stagione, invece, ci tocca stare distanti. Lo facciamo con spirito di sacrificio. È difficile, ma vogliamo farcela, perché abbiamo la consapevolezza che questa è una vita e poi ne arriverà un’altra, dopo la pallavolo, e la vogliamo costruire insieme“.

    Per Paul è ancora troppo presto per avere le idee chiare sul suo futuro dopo che concluderà la carriera da pallavolista: “Non so ancora immaginare cosa farò. La mia ragazza sta studiando e avrei voluto farlo anche io poi però i problemi fisici mi hanno assorbito tutte le energie. Ho sicuramente ancora tempo per farlo. Sono sicuro che cercherò di rimanere nell’ambito sportivo“.

    La pallavolo, per Buchegger, è una passione che è nata ai tempi della scuola: “Quando avevo 11 anni ho iniziato a seguire i corsi scolastici e lì ho giocato per la prima volta. Ho sperimentato anche la pallamano e il tennis ma poi, a 14 anni, quando ho scelto l’indirizzo della scuola superiore, ho colto l’opportunità di andare a Graz (una sorta di Club Italia) dove mi sono formato tecnicamente con l’obiettivo di intraprendere la carriera di giocatore professionista“.

    “Ho iniziato come centrale come tutti i bambini alti – racconta l’austriaco – poi sono stato anche palleggiatore quando avevo 16 anni. Non era un ruolo che mi entusiasmava molto, perché volevo sempre attaccare! Da allora sono un opposto, ma devo dire che quelle esperienze mi sono servite molto per conoscere i fondamentali del muro e del palleggio. È vero che l’opposto è il giocatore che fare i punti ma deve anche dare un contributo con le alzate, le coperture e le difese“.

    Nella quotidianità possiamo immaginare Buchegger ai fornelli? “In realtà non sono un bravo cuoco. Nei primi mesi a Vibo non sono mai stato in cucina ma preferivo andare sempre a mangiare fuori. Adesso sto cercando di darmi da fare… preparo esclusivamente dei piatti semplici. I piatti della tradizione austriaca sono impossibili da replicare al 100%. Ad esempio, la cotoletta viennese, la Wiener Schnitzel che cucina mia nonna è inimitabile. Anche gli ingredienti sono difficili da trovare. In Italia però sto bene e mi piace stare qui: mangio volentieri gli spaghetti!“. E a proposito della nonna aggiunge: “Ho un ottimo rapporto con lei. In estate ci vediamo spesso e quando sto fuori ci sentiamo sempre. Da bambino passavo molto tempo con lei soprattutto in estate“.

    “Quasi tutti i miei amici fanno parte del mondo della pallavolo – racconta poi Buchegger – perché è da quando avevo 14 anni che frequento questo ambiente. Nella nostra vita non è facile mantenere rapporti molto stretti perché cambiando squadra ogni anno e non ritrovi mai le stesse persone. Dzavoronok, Sedlacek, Arasomwan sono dei miei amici. Quest’anno ho legato molto con Nik (Mijailovic). Forse perché siamo gli unici due stranieri in un gruppo di italiani“.

    Sul suo ruolo nello spogliatoio l’opposto non ha dubbi: “Sono quello che mette la musica (ride, n.d.r.)! Aggiorno sempre la playlist per non ascoltare sempre gli stessi brani altrimenti sarebbe noioso. Prima della partita mi piace mettere il volume a tutto fuoco per caricarsi a mille! Prima di scendere in campo non faccio nessun rito in particolare. Ho solo delle abitudini che seguo sempre“. Una curiosità: Buchegger non ha mai avuto un’automobile. “Non ho la passione dei motori – spiega – e a Vienna mi sposto in bici o in metro“.

    Il giocatore di Vibo si esprime anche sulle differenze tra italiani e austriaci: “In Austria la gente è più chiusa e più restia a conoscere gente nuova. Vienna mi piace anche perché ci sono molti anziani ‘brontoloni’ che sembrano sempre lamentarsi di tutto. In Italia invece le persone sono più socievoli e disposte a condividere momenti di convivialità e divertimento anche nei locali. All’inizio per me questo modo di fare è stato qualcosa di nuovo ma poi mi sono abituato. Adesso, dopo sette anni trascorsi qui, posso dire di amare questo Paese“.

    Infine, un modello nel mondo dello sport: “Non ce n’è uno in particolare. Sui social ne seguo diversi sia del mondo del tennis come Rafa Nadal, o del basket perché mi piace vedere come vivono e come affrontano la carriera“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, Ortenzi dopo il ko in Coppa: “Non è questo il nostro livello”

    Di Redazione

    Il momento peggiore per affrontare un grande avversario nel suo momento migliore. Può essere questa la sintesi del quarto di finale di Del monte Coppa Italia tra Agnelli Tipiesse Bergamo e Videx Yuasa Grottazzolina, in cui i marchigiani sono stati costretti a inseguire per l’intero arco della gara: il 3-0 finale è più che legittimato da una gran prova di Cominetti e compagni in tutti i fondamentali.

    “Bergamo è partita molto forte al servizio e ci ha messo grande pressione fin da subito – ha dichiarato coach Massimiliano Ortenzi –. Il forfait di Bonacic ci ha costretti ad affrontare una gara diversa da come l’avevamo preparata, ma nel complesso abbiamo faticato moltissimo a trovare delle contromisure adeguate ai nostri avversari. Quando siamo riusciti a metterli in difficoltà con la battuta hanno sempre trovato la giusta via di fuga grazie ai loro attaccanti di palla alta mentre la nostra fase offensiva ha stentato a lungo. Di fatto non siamo mai riusciti veramente ad impensierirli“.

    Il 2022 di Grottazzolina si è chiuso quindi con la terza sconfitta consecutiva, ma Ortenzi invita a non fare di tutta l’erba un fascio: “Sono state partite molto diverse tra loro. Con Cantù abbiamo avuto le nostre chance, mentre nelle ultime due uscite (Castellana Grotte e Bergamo, n.d.r.) abbiamo affrontato due squadre molto forti contro le quali serviva una prestazione fuori dall’ordinario. Tra noi e loro c’è molta differenza e bisogna essere consapevoli che non è questo il livello al quale possiamo e dobbiamo competere. Niente ci impedisce di farne un obiettivo, ma sicuramente non dobbiamo deprimerci per aver perso al cospetto di simili realtà“.

    Ora più che mai servono equilibrio e lucidità, perché alla ripresa Vecchi e compagni troveranno Vibo Valentia: “I ragazzi sanno bene che si tratta di una serie di partite molto complicate ma questo non deve essere un problema – ha aggiunto il tecnico grottese –. Affronteremo la capolista in casa nostra, dove riusciamo ad esprimere una pallavolo migliore, perciò daremo il massimo per raccogliere tutto ciò che possiamo. Adesso abbiamo innanzitutto bisogno di riposarci perché veniamo da dieci giorni di fuoco, pensiamo a recuperare le energie poi ripartiremo con il giusto spirito per fare un girone di ritorno al massimo“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bovolenta, parole da veterano: “Sprecate troppe occasioni, possiamo fare molto meglio”

    Di Redazione

    Sconfitta 3-1 da Santa Croce nel giorno di Santa Stefano, Ravenna ha chiuso il 2022 con 18 punti in classifica che gli valgono al momento il terzultimo posto in classifica del campionato di A2, a +3 dalla zona retrocessione ma anche a -2 da quella playoff. A tirare le somme è Alessandro Bovolenta, che a discapito dei suoi 18 anni dimostra già una lucidità e una maturità da veterano.

    “C’è il rammarico di aver gettato al vento diverse occasioni, non solo una – racconta intervistato sulle colonne de Il Resto del Carlino Ravenna – I diciotto punti racimolati in classifica non ci appartengono, sono convinto che questa squadra, seppur giovane, abbia un valore superiore. Ora riordiniamo le idee e le energie e poi potremo dare fastidio a tante avversarie, comprese quelle di prima fascia. Possiamo e dobbiamo puntare più in alto”.

    Preziosissimo, comunque , il suo contributo fornito in questa prima parte di stagione, chiusa da Bovolenta al 5° posto nella classifica dei bomber con 267 palloni messi a terra e il 4° posto alla voce attacchi vincenti (232). “Statistiche personali? Conta solo il contributo che riesco a dare alla squadra. Spero di migliorare e di salire sul podio di queste classifiche individuali perché vorrebbe dire aiutare la Consar ad andare sempre meglio” conclude. LEGGI TUTTO

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    Prima Final Four per Cantù: Santa Croce si inchina sul 3-0

    Foto Libertas Brianza Di Redazione Al Pool Libertas Cantù bastano tre set per battere la Kemas Lamipel Santa Croce e conquistare la prima semifinale di Del Monte Coppa Italia Serie A2 della sua storia. Una partita comunque combattuta, con i ragazzi di Francesco Denora che hanno trovato nei servizi di Preti e Gamba le chiavi […] LEGGI TUTTO

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    Una BCC autoritaria stende Porto Viro e conquista la semifinale

    Foto New Mater Volley Di Redazione C’è anche la BCC Castellana Grotte tra le semifinaliste dell’edizione 2022-2023 della Del Monte Coppa Italia A2. I gialloblù, a distanza di otto giorni dallo scontro di campionato, battono ancora la Delta Group Porto Viro e centrano il successo per 3-0 nella gara secca dei quarti di finale. La squadra di Jorge Cannestracci […] LEGGI TUTTO

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    La migliore Bergamo dell’anno non lascia scampo a Grottazzolina

    Foto Agnelli Tipiesse Di Redazione Tre flash per un 3-0 di tanta sostanza e altrettanta estetica: la migliore Agnelli Tipiesse Bergamo dell’annata esalta il muro in partenza, capitan Cominetti nel secondo set e il concentrato di qualità corale per chiudere i giochi contro la Videx Yuasa Grottazzolina. La sesta semifinale consecutiva in Coppa Italia arriva […] LEGGI TUTTO