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    F1, le vacanze in Africa di Hamilton: “Un reset che ha cambiato la mia vita”

    ROMA – In attesa che la Formula 1 riparta per la seconda parte del Mondiale 2022, Lewis Hamilton ha scelto l’Africa per le sue vacanze estive. Il pluricampione della Mercedes sta documentando sui social il suo viaggio, che ha visto come prima tappa la Namibia. “Quest’anno trascorrerò le mie vacanze estive facendo qualcosa che volevo fare da anni, sto finalmente rintracciando le mie radici in Africa e, ragazzi, dire che questo viaggio è stato un’esperienza di radicamento è un eufemismo – ha scritto pochi giorni fa sui suoi canali social -. È stato un reset che ha cambiato la mia vita. Sento di aver acquisito una nuova prospettiva di vita, di aver sviluppato un amore ancora più forte per gli animali e di essermi avvicinato ancora di più ai miei fratelli con cui ho condiviso questo viaggio speciale. Ovunque guardi sono circondato da tanta bellezza e mi sento veramente in pace. La mia prima tappa è stata la Namibia, uno dei luoghi più belli che abbia mai visto con i miei occhi”.
    Tappa in Ruanda
    Successivamente, Hamilton si è diretto in Ruanda, commentando così la sua seconda tappa: “Come si fa a descrivere un’esperienza che lascia senza parole? La mia seconda tappa è stata il Ruanda. Siamo stati accolti con sorrisi e musica dal bellissimo popolo ruandese. Questo viaggio mi ha mostrato quanto sia vario e ricco a livello di cultura questo Paese. Abbiamo camminato attraverso bellissimi campi verdi dove i bambini cantavano per noi e su un vulcano dove abbiamo trovato i gorilla. Che spettacolo vederli nel loro habitat naturale, rilassati e protetti dalla comunità che li circonda. È qui che dovrebbero stare, nelle loro case, liberi di vivere la loro vita in pace. È stata un’esperienza profonda e davvero commovente. Sono innamorata di questo Paese. Grazie per averci ospitato, non vedo l’ora di tornare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Dovizioso era triste, ci aspettavamo il suo ritiro”

    ROMA – L’annuncio del ritiro dalla MotoGp di Andrea Dovizioso ha sorpreso un po’ tutti. Le prestazioni in pista sono mancate in quest’anno, ma il pilota di Forlì ha addirittura deciso di non terminare la stagione, che per lui terminerà a Misano. Chi invece aveva previsto questa situazione è stato Razlan Razali, che in un’intervista a “Crash.net” ha detto: “In un certo senso ce lo aspettavamo perché ho potuto vedere la frustrazione e la delusione sul suo viso in molte occasioni. Si vedeva che non era felice. Ci sono stati momenti – continua il Malese – in cui non avevamo le parole per incoraggiarlo. Siamo arrivati ??al punto in cui gli abbiamo appena detto di uscire e divertirsi. Avevamo sperato che chiudesse la stagione, ma immagino che fosse tutto troppo per lui”.
    Razali e il futuro in Aprilia
    L’uomo simbolo della Yamaha RNF prosegue poi: “Rispettiamo la decisione di Dovizioso, perché non si può costringere nessuno. Ovviamente non è ottimale quando un pilota si ritira prima della fine della stagione perché siamo nel nostro primo anno di riallineamento. Stiamo anche cambiando produttore l’anno prossimo. Quindi c’è molto lavoro da fare”. La squadra di Razali infatti passerà dal 2023 in Aprilia, che potrà così godere per la prima volta di un team satellite in MotoGp. Una nuova sfida per il malese che forse si aspettava qualcosa in più da questo Motomondiale. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz sulle auto d'epoca: “Non capisco perché rischiare”

    ROMA – Qualche mese fa, ha fatto scalpore l’incidente a Monaco di Charles Leclerc, andato a muro con la Ferrari 312 B3 di Niki Lauda durante una dimostrazione. Tutta colpa dei freni ala fine, con il pilota di Monte Carlo che ha rischiato una figuraccia. “Perché correre il pericolo con queste auto d’epoca?”, si interroga però Carlos Sainz, intervistato dai microfoni ufficiali della Formula 1. “È sempre un dilemma per me. Da un lato ti danno una prospettiva unica su come era il nostro sport allora, d’altro canto invece potresti rischiare di compromettere la tua stagione. Non saprei se spingere la macchina o guidare col braccio fuori. Non ho un’idea precisa a riguardo”.
    Il feeling con Leclerc
    Al di là di tali considerazioni su queste vetture speciali, dopo la sosta c’è una F1-75 da riportare in pista. La Ferrari deve recuperare terreno sulla Red Bull, in fuga in entrambe le classifiche iridate. Per ottenere il massimo in pista il gioco di squadra sarà fondamentale e Sainz e Leclerc godono di un ottimo rapporto all’interno del box e fuori. “È sempre un ottimo riferimento da avere in squadra è un ragazzo fantastico con cui andare d’accordo. Da lui ho imparato molto negli ultimi anni e non vedo l’ora di averlo come compagno di squadra anche in futuro”, ha concluso Sainz, che quest’anno a Silverstone ha vinto il suo primo Gran Premio in carriera. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Ora comandano gli europei, non aveva senso restare in Honda”

    ROMA – La Gresini Racing accoglierà nel 2023 Alex Marquez, fratello di Marc Marquez. La MotoGp avrebbe però potuto non vedere nella entry list 2023 lo spagnolo, che in una dichiarazione a “Motorsport” dice: “C’era la possibilità che potessi fare altre cose nella vita”. Ora però la grande occasione con una Ducati: “Non ho più le motivazioni per restare qui. Sono molto contento della squadra, ma penso di aver bisogno di una moto diversa. Gli europei, per il modo in cui lavorano, hanno cambiato molto il paddock, il modo di lavorare, la tecnologia, sono stati un gradino sopra. Prima il pioniere era Honda, ma negli ultimi anni, soprattutto nell’aerodinamica, sembra che Ducati e ora Aprilia siano un passo avanti”, aggiunge poi il pilota di Cervera.
    Le parole di Marquez
    Con le prestazioni che latitano, il 2022 è un anno da dimenticare per la Honda, che vede in Joan Mir il sostituto di Pol Espargaro (quasi certamente in KTM nel 2023). Questo però per Marquez potrebbe non essere sufficiente e afferma: “Tutti sanno che la Honda è la Honda, tuttavia non importa se i piloti provengono da Suzuki, Yamaha o Ducati. Penso che in Honda debbano cambiare un po’ atteggiamento per ritrovarsi, ma hanno buone indicazioni per il prossimo anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Ripagherò la fiducia di Aprilia dando una mano a Espargaro”

    ROMA – Per la MotoGp 2022 l’Aprilia non è più una sorpresa. Con un Aleix Espargaro ad appena -22 punti da Fabio Quartararo e una RS-GP progettata per vincere, la lotta al mondiale è aperta. In questa fase Maverick Vinales, ingaggiato da Massimo Rivola dopo il disastro con la Yamaha, può essere la freccia il più per l’arco della casa di Noale in questa seconda metà di stagione. In un’intervista al “Mundo Deportivo”, Vinales è infatti pronto a dare il suo contributo alla causa iridata: “Penso che Espargaro possa farcela, voglio che Aprilia vinca il Campionato del Mondo. Sono molto indietro in classifica, ma se posso, darò una mano sia ad Aprilia che ad Aleix”.
    Fiducia e generosità
    Dopo un comprensibile periodo di adattamento sulla nuova moto, Vinales sembra però ora aver trovato il giusto feeling con l’Aprilia. A certificarlo ci sono il terzo posto ad Assen e il secondo posto conquistato a Silverstone. Ormai è troppo tardi per puntare al mondiale, ma Vinales aggiunge: “Non ci sono abbastanza gare per recuperare la prima metà della stagione, ma in Aprilia hanno riposto tanta fiducia in me e credo che sarebbe un buon modo per restituire loro il sostegno che mi hanno dato in un momento molto complicato e difficile per me”. Ora che il Motomondiale farà tappa in Austria, Vinales sente l’odore della rivincita. Non si sa ancora se Espargaro riuscirà a recuperare al problema al piede causato dalla caduta in Gran Bretagna, ma è certo che il pilota di Figueres darà tutto al Red Bull Ring. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz sulle auto d'epoca: “Ecco perché sono combattuto”

    ROMA – In una dimostrazione a Monaco, Charles Leclerc è andato a muro con una Ferrari 312 B3, vettura con cui Niki Lauda ha corso nel 1974. Alla fine, non è stata colpa del pilota della Rossa, ma la causa dell’incidente è stato un problema ai freni. “Perché rischiare con queste auto d’epoca?”, si chiede Carlos Sainz, intervistato dai microfoni ufficiali della Formula 1. “È sempre un dilemma per me. Da un lato ti danno una prospettiva unica su come era il nostro sport allora, d’altro canto invece potresti rischiare di compromettere la tua stagione. Non saprei se spingere la macchina o guidare col braccio fuori. Non ho un’idea precisa a riguardo”.
    Sul rapporto con Leclerc
    Al di là di tali considerazioni su queste vetture speciali, dopo la sosta c’è una F1-75 da riportare in pista. La Ferrari deve recuperare terreno sulla Red Bull, in fuga in entrambe le classifiche iridate. Per ottenere il massimo in pista il gioco di squadra sarà fondamentale e Sainz e Leclerc godono di un ottimo rapporto all’interno del box e fuori. “È sempre un ottimo riferimento da avere in squadra è un ragazzo fantastico con cui andare d’accordo. Da lui ho imparato molto negli ultimi anni e non vedo l’ora di averlo come compagno di squadra anche in futuro”, ha chiosato il madrileno. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales generoso: “Aiuterò Espargaro, così ripagherò la fiducia datami”

    ROMA – L’Aprilia si è ritrovata in questa MotoGp catapultata all’improvviso in una lotta mondiale inedita per la casa di Noale. Le prestazioni di Aleix Espargaro, figlie di una RS-GP ben congegnata e studiata nei minimi dettagli, gli sono valsi finora il secondo posto in classifica piloti, ad appena -22 punti da Fabio Quartararo. La seconda guida dell’Aprilia è però Maverick Vinales, ingaggiato da Massimo Rivola dopo il disastro con la Yamaha. Sarà lui l’arma in più di Espargaro in questa seconda metà di stagione, come afferma Vinales stesso in un’intervista al “Mundo Deportivo”: “Penso che Espargaro possa farcela, voglio che Aprilia vinca il Campionato del Mondo. Sono molto indietro in classifica, ma se posso, darò una mano sia ad Aprilia che ad Aleix”.
    Vinales in ripresa
    Dopo un comprensibile periodo di adattamento sulla nuova moto, Vinales sembra però ora aver trovato il giusto feeling con l’Aprilia. A certificarlo ci sono il terzo posto ad Assen e il secondo posto conquistato a Silverstone. Ormai è troppo tardi per puntare al mondiale, ma Vinales aggiunge: “Non ci sono abbastanza gare per recuperare la prima metà della stagione, ma in Aprilia hanno riposto tanta fiducia in me e credo che sarebbe un buon modo per restituire loro il sostegno che mi hanno dato in un momento molto complicato e difficile per me”. Il prossimo Gran Premio è quello di Austria, dove Vinales ha un conto in sospeso. La motivazione è tanta, ma non è ancora chiaro se Espargaro potrà correre la gara al Red Bull Ring dopo l’infortunio al tallone rimediato a Silverstone. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali sul ritiro di Dovizioso: “Ce lo aspettavamo, era frustrato”

    ROMA – “In un certo senso ce lo aspettavamo perché ho potuto vedere la frustrazione e la delusione sul suo viso in molte occasioni. Si vedeva che non era felice”. Parla così in un’intervista a “Crash.net” Razlan Razali, team manager in Yamaha RNF di Andrea Dovizioso, che ha annunciato il suo ritiro dalla MotoGp. “Ci sono stati momenti – continua il Malese – in cui non avevamo le parole per incoraggiarlo. Siamo arrivati ??al punto in cui gli abbiamo appena detto di uscire e divertirsi. Avevamo sperato che chiudesse la stagione, ma immagino che fosse tutto troppo per lui”.
    Le parole di Razali
    L’uomo simbolo della Yamaha RNF prosegue poi: “Rispettiamo la decisione di Dovizioso, perché non si può costringere nessuno. Ovviamente non è ottimale quando un pilota si ritira prima della fine della stagione perché siamo nel nostro primo anno di riallineamento. Stiamo anche cambiando produttore l’anno prossimo. Quindi c’è molto lavoro da fare”. Il team di Razali si trasferirà infatti a Noale per diventare la prima scuderia satellite in MotoGp dell’Aprilia, che dal 2023 avrà a disposizione quattro piloti in griglia. LEGGI TUTTO