consigliato per te

  • in

    MotoGp, Bagnaia: “Ordini di scuderia? Non mi servono aiuti”

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento della MotoGp, potrebbe rappresentare una svolta per Francesco Bagnaia, pilota Ducati. Il piemontese è infatti arrivato a -10 dal leader del mondiale Fabio Quartararo e intuisce che a Motegi il sorpasso è possibile. “Sono molto felice perché è uno dei miei tracciati preferiti. Il tracciato si adatta bene alla nostra moto, credo che potremo essere competitivi. Siamo la moto da battere, perché credo sia la moto più completa”, ha infatti esordito in conferenza stampa. Bagnaia risponde poi così alla possibilità che arrivi un ordine di scuderia per favorirlo: “Non credo di aver bisogno di aiuto per stare davanti, preferisco vincere da solo piuttosto che avere qualcuno che mi fa passare. Dopodiché se decidono diversamente non dipende da me. Io cercherò di vincere e stare davanti”.
    Su Bastianini
    Il torinese però rimane concentrato su quello che succederà questo weekend, dove il meteo minaccia pioggia: “Il tracciato sicuramente va bene, però in Austria abbiamo visto come Quartararo fosse più veloce di noi, nonostante la moto meno performante. Bisognerà prendere le decisioni giuste. Non sto pensando troppo al campionato, perché cinque gare sono tante e tutto può ancora cambiare. Cercherò di girare tanto sul bagnato per capire come si comporterà la moto”. Enea Bastianini, suo futuro compagno di squadra ancora in lotta per il mondiale con la Ducati Gresini, è pronto a reclamare ancora una volta un ruolo da protagonista dopo la vittoria strappata a “Pecco” Bagnaia ad Aragon: “Enea è uno dei ragazzi con più talento in griglia. Cercherà di lottare ancora una volta e andare a podio. Anche noi dobbiamo lottare sempre per la vittoria. È un po’ più lontano, ma anche io ho recuperato tanti punti, tutto può succedere”, ha concluso il pilota della Desmosedici ufficiale. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bagnaia: “Bastianini? Non ho bisogno di aiuto per stare davanti”

    ROMA – “Sono molto felice perché è uno dei miei tracciati preferiti. Il tracciato si adatta bene alla nostra moto, credo che potremo essere competitivi. Siamo la moto da battere, perché credo sia la moto più completa”. Francesco Bagnaia, pilota Ducati, apre con queste parole in conferenza stampa il suo Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp. Il duello con Fabio Quartararo (leader della classifica mondiale a +10 sul ducatista) entra nel vivo e Bagnaia risponde così alla possibilità che arrivi un ordine di scuderia per favorirlo: “Non credo di aver bisogno di aiuto per stare davanti, preferisco vincere da solo piuttosto che avere qualcuno che mi fa passare. Dopodiché se decidono diversamente non dipende da me. Io cercherò di vincere e stare davanti”.
    Le parole di Bagnaia
    Il torinese però rimane concentrato su quello che succederà questo weekend, dove il meteo minaccia pioggia: “Il tracciato sicuramente va bene, però in Austria abbiamo visto come Quartararo fosse più veloce di noi, nonostante la moto meno performante. Bisognerà prendere le decisioni giuste. Non sto pensando troppo al campionato, perché cinque gare sono tante e tutto può ancora cambiare. Cercherò di girare tanto sul bagnato per capire come si comporterà la moto”. A Motegi potremmo assistere a un altro duello al limite con Enea Bastianini, suo futuro compagno di squadra ancora in lotta per il mondiale con la Ducati Gresini: “Enea – conclude Bagnaia – è uno dei ragazzi con più talento in griglia. Cercherà di lottare ancora una volta e andare a podio. Anche noi dobbiamo lottare sempre per la vittoria. È un po’ più lontano, ma anche io ho recuperato tanti punti, tutto può succedere”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Tsunoda in AlphaTauri anche nel 2023: è ufficiale

    ROMA – La Formula 1 nel 2023 vedrà ancora in griglia Yuki Tsunoda al volante della monoposto AlphaTauri. Con una nota ufficiale, il team italiano ha infatti confermato il giapponese anche per la prossima stagione, dopo aver già garantito il posto a Pierre Gasly, anche lui sicuro del suo sedile. “Voglio dire un enorme grazie a Red Bull, Honda e Scuderia AlphaTauri per aver continuato a darmi l’opportunità di guidare in F1. Essendomi trasferito in Italia l’anno scorso, per essere più vicino alla fabbrica – ha detto Tsunoda – mi sento davvero parte della squadra e sono felice di poter continuare a correre con loro nel 2023. Ovviamente questa stagione non è ancora finita, quindi sono completamente concentrato nel finirla in crescendo”.
    Tsunoda in crescita
    Il team manager dell’AlphaTauri, Franz Tost, ha aggiunto: “Come abbiamo visto da quando si è unito a noi l’anno scorso, Yuki è un pilota di grande talento ed è migliorato molto in questa stagione. Il ritmo che ha mostrato di recente è una chiara prova di una curva di apprendimento ben definita, la quale dimostra che lui merita un posto in F1. Da lui mi aspetto ancora ottimi risultati nelle ultime sei gare del 2022. Un pilota ha bisogno di almeno tre anni per adattarsi alla Formula 1, quindi sono contento che gli sia stato dato il tempo di mostrare tutto il suo potenziale”. “Inoltre è una prova della bontà del lavoro di Helmut Marko e del suo programma piloti, che stanno facendo emergere questi giovani talenti dalle categorie junior e per poi svilupparli”, ha poi chiosato Tost. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, AlphaTauri conferma Tsunoda per il 2023

    ROMA – AlphaTauri ha confermato Yuki Tsunoda come pilota anche per la stagione 2023 di Formula 1. Il giapponese si prepara così al suo terzo anno nel team motorizzato Red Bull e con sede a Faenza, oltre che a far ancora coppia con Pierre Gasly, anche lui sicuro del suo sedile per l’anno prossimo. “Voglio dire un enorme grazie a Red Bull, Honda e Scuderia AlphaTauri per aver continuato a darmi l’opportunità di guidare in F1. Essendomi trasferito in Italia l’anno scorso, per essere più vicino alla fabbrica – ha detto Tsunoda – mi sento davvero parte della squadra e sono felice di poter continuare a correre con loro nel 2023. Ovviamente questa stagione non è ancora finita, quindi sono completamente concentrato nel finirla in crescendo”.
    Le parole di Tost
    Il team manager dell’AlphaTauri, Franz Tost, ha aggiunto: “Come abbiamo visto da quando si è unito a noi l’anno scorso, Yuki è un pilota di grande talento ed è migliorato molto in questa stagione. Il ritmo che ha mostrato di recente è una chiara prova di una curva di apprendimento ben definita, la quale dimostra che lui merita un posto in F1. Da lui mi aspetto ancora ottimi risultati nelle ultime sei gare del 2022. Un pilota ha bisogno di almeno tre anni per adattarsi alla Formula 1, quindi sono contento che gli sia stato dato il tempo di mostrare tutto il suo potenziale”. “Inoltre – conclude poi Tost – è una prova della bontà del lavoro di Helmut Marko e del suo programma piloti, che stanno facendo emergere questi giovani talenti dalle categorie junior e per poi svilupparli”. LEGGI TUTTO

  • in

    Las Vegas, nuovo termine di paragone. In Europa (anche in Italia) bisognerà tenerne conto

    TORINO – Il GP a Las Vegas rappresenta un’altra novità del nuovo corso della Formula 1. Volendo, si potrebbe dire che la vera novità è la permanenza del GP di Montecarlo in calendario, visto che mai come nelle scorse settimana il celebre appuntamento sulla Costa Azzurra è stato vicino ad essere tagliato. Ma ormai è stato confermato, dunque la questione è superata.
    LA TASSA – La gara a Las Vegas è un punto di svolta perché è la prima gara ad essere allestita in proprio dalla società che organizza il Mondiale. Non è un dato da poco: ogni paese che vuole una tappa del campionato di Formula 1 deve pagare una tassa di ingresso (era proprio questo il peso che gravava sul rinnovo di Montecarlo) cosa che porta a lunghe negoziazioni con la proprietà della Formula 1. Saltare questo passaggio è ovviamente un fatto nuovo, si vedrà se resterà un unicum o se farà scuola.
    SABATO – Quel che è certo è che a Las Vegas, magari oggi un po’ meno di moda di qualche anno fa, ma sempre località “glam”, la Formula 1 compirà un altro passo in avanti sulla via che porta verso un intrattenimento più intenso. La corsa (per la prima volta sarà di sabato, alla sera) sarà l’evento culminante e conclusivo di una settimana di festa e spettacolo. Un po’ quel che si è visto (con successo) a Miami, ma ancora più dilatato nel tempo. Fatalmente quel che avviene in America, dove le risorse sono maggiori rispetto all’Europa, diventa un termine di paragone anche per tutte le altre corse. E se alcune (ad esempio in Medio Oriente) non temono paragoni, sono proprio gli appuntamento storici europei a mostrare i segni del tempo, anche a causa di infrastrutture inadeguate, spesso vecchie e poco confortevoli. Anche gli appuntamenti italiani, che pure sono ben due il calendario (Imola e Monza), devono esserne consapevoli. Tenere il passo sarà necessario e imprescindibile, pena l’uscita dal circuito iridato. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Stoner: “Sarà un fallimento Ducati, anche in caso di Mondiale”

    ROMA – “Oggi continuano ad aggiungere sempre più elettronica e questo serve a correggere solo la forma e non la sostanza della moto. Penso perciò che la Ducati ha fallito nel corso degli anni, a prescindere se riuscirà o meno a vincere il titolo quest’anno. Ecco perché non hanno vinto più campionati”. Sono parole dure queste ai microfoni del podcast “In the Fast Lane” di Casey Stoner, due volte campione del mondo e ultimo pilota a conquistare il titolo iridato con la Ducati. Per l’australiano è necessario tornare a una guida slegata dalle tante componenti elettroniche ora presenti sulle MotoGp. Un aspetto questo che impedirebbe a “questa generazione di comprendere ciò che sta accadendo in un fine settimana: c’è troppa roba elettronica”
    Il racconto di Stoner
    Da quanto Stoner ha vinto il titolo con la Ducati a oggi, però, sono passati quindici anni. Periodo in cui lo sviluppo in classe regina ha fatto passi da gigante. Alcune di queste innovazioni sono state introdotte proprio dalla scuderia italiana, leader del settore che spesso anticipa sul tempo gli avversari. “Quando correvo io dovevo lottare con gli ingegneri perché eliminassero più componenti elettroniche possibili. Così riuscivo a capire come stesse davvero la moto”, insiste però Stoner, che nel Motomondiale ha raccolto 89 podi su 176 gare disputate. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Sainz: “Orgoglioso della vittoria a Silverstone, ma stagione complicata”

    ROMA – Intervistato dallo sponsor “Estrella Galicia” in occasione di un evento commerciale, Carlos Sainz parla della sua seconda stagione in Ferrari, scuderia più longeva nella storia della Formula 1. Il madrileno quest’anno è riuscito nell’impresa di centrare la sua prima vittoria del Circus a Silverstone, ma l’andamento del team di Maranello sta lasciando l’amaro in bocca agli appassionati. “Penso di aver fatto buoni progressi. Quella prima vittoria mi fa sentire molto orgoglioso, ma penso che la stagione sia stata un po ‘complicata, soprattutto perché all’inizio abbiamo avuto un po’ di sfortuna, con molti zeri, quindi sono uscito dalla lotta al campionato. Se continuiamo a lavorare sull’auto possiamo trovare quei ‘decimini’ per tornare a vincere, che è il nostro obiettivo”, ha esordito Sainz.
    Le parole di Sainz
    Ora in vista ci sono le ultime sei gare della stagione e il 28enne ex Red Bull è pronto a dare il meglio: “Sono ansioso per questi ultimi appuntamenti, che saranno su circuiti molto diversi tra loro. Viaggeremo molto, visto che abbiamo il tour asiatico e poi quello americano”. “Il Gran Premio del Giappone è forse il mio preferito, la pista è incredibile, così come i suoi fan. Il Brasile mi fa venire in mente bei ricordi, mentre mi piace molto anche Austin, insieme al Messico”, ha poi aggiunto. “Arrendersi? È proibito. Bisogna sempre combattere e pensare sempre alla prossima chance che la vita ti regalerò. Questo ti aiuterà a migliorarti e a raggiungere i tuoi obiettivi”, ha concluso Sainz. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Alex Marquez: “Chi attacca mio fratello non ama le moto”

    ROMA – “Quelli che pensano male di Marc non sono tifosi delle moto, sono fanatici di un pilota e qualunque cosa succede si scagliano contro gli altri. Questa gente non ama il motociclismo”. Così ai microfoni di “AS” Alex Marquez in difesa di suo fratello, Marc Marquez, protagonista nell’avvio caotico del Gran Premio di Aragon di MotoGp che ha causato tre ritiri. Fabio Quartararo, Takaaki Nakagami e lo stesso Marc Marquez sono stati costretti ad abbandonare la gara, con conseguenze nefaste per il francese campione del mondo, che vede ora Francesco Bagnaia ad appena 10 punti dietro di lui. Durante e dopo la gara, i profili social di Marquez sono stati invasi dai fan di Quartararo, che insinuavano come l’azione dell’otto volte campione del mondo fosse premeditata.
    Il commento di Marquez
    Per Alex Marquez i due incidenti non sono stati causati dalle manovre di suo fratello. Il pilota di Cervera infatti afferma: “Il primo incidente, che ha scatenato tutto, credo sia stato generato da Bastianini che è andato largo e Marc si è spaventato e ha cercato di evitarlo. Quartararo voleva passarlo e non ha notato l’esitazione di Marc e hanno avuto un contatto, come può succedere al primo giro”. “Nel secondo incidente – prosegue il futuro pilota Gresini – Marc aveva un pezzo di carena di Fabio nella ruota posteriore e quando ha inserito l’holeshot, la moto è andata verso Nakagami”. “Sono cose che possono succedere. Marc è poi andato a parlare con Fabio”, ha poi concluso Alex Marquez. LEGGI TUTTO