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    F1, Jack Doohan debutterà nel Gp del Messico

    ROMA – Jack Doohan, figlio del campionissimo di moto Mick, farà il debutto in F1 nel GP di Messico dove guiderà l’A522 Alpine nelle prime prove libere, replicando poi nell’ultima gara stagionale, quella di Abu Dhabi. Dopo i test, per Doohan l’esordio ufficiale. “Sono estremamente grato all’Alpine – spiega il 19enne – per avermi dato l’opportunità di guidare nelle prove libere in Messico. È sempre un grande onore guidare una vettura di Formula 1. Spero di riuscire a farlo ogni settimana e credo questa esperienza sia un altro passo avanti verso il raggiungimento di questo obiettivo. Mi sono preparato al meglio e sarà molto emozionante provare la vettura su questo tipo di circuito, con l’alta quota e la velocità massima molto elevata”.
    “Importante dare possibilità ai giovani”
    Anche il team principal Otmar Szafnauer commenta la prima volta di Doohan, attualmente quarto nella sua stagione d’esordio in F2. “Siamo molto lieti di annunciare che Jack si unirà alla squadra per le prove libere 1. Siamo rimasti tutti impressionati dai suoi progressi in questa stagione e lui merita questa opportunità. È inoltre importante – aggiunge – dare ai nostri giovani piloti l’opportunità di provare le vetture di Formula 1 e il nostro programma Academy ha dimostrato di avere successo proprio in questo senso. Ci aspettiamo che Jack lavori duramente durante la sessione di prove e che tragga il massimo dalla prima esperienza in un weekend di Formula 1”.
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    Audi ha scelto Sauber: sarà in F1 dal 2026

    ROMA – L’Audi ha scelto: sarà la Sauber la scuderia con cui si concretizzerà l’approdo in Formula 1 nel 2026. La scuderia austriaca e la casa motoristica dei quattro anelli hanno raggiunto l’accordo per unire le forze in vista della nuova era del Circus. La power unit sarà realizzata da Audi, precisamente presso il Competence Center Audi Motorsport situato a Neuburg an der Donau, mentre la monoposto e le strategie sportive saranno una responsabilità del team di Hinwil. Grande soddisfazione da parte di Finn Rausing, presidente della Sauber Holding: “Audi è il partner migliore per il Gruppo Sauber. Le due aziende condividono valori e visione, non vediamo l’ora di raggiungere gli obiettivi comuni grazie a una partnership forte e di successo”.
    Le parole di Hofmann
    Anche Oliver Hoffmann, Membro del Board per lo sviluppo tecnico di AUDI AG, ha parlato in occasione dell’annuncio ufficiale: “Siamo molto soddisfatti di aver acquisito un partner così esperto e competente per il nostro ambizioso progetto in F1. Conosciamo già il Gruppo Sauber, celebre per le strutture all’avanguardia e l’esperienza in F1 e siamo convinti che insieme formeremo una squadra assolutamente competitiva”. I primi test del motore audi in vista dell’esordio sono previsti per il 2025.
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    MotoGP: infortunio al dito, Quartararo si opera dopo Valencia

    ROMA – Fabio Quartararo è uscito malconcio dal Gran Premio della Malesia, diciottesimo e penultimo appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota francese, che poco più di una settimana fa ha perso la leadership della classifica durante il weekend in Australia, è stato vittima di una caduta durante la quarta sessione di prove libere a Sepang. L’incidente di sabato scorso, come evidenziato dagli accertamenti effettuati dopo le qualifiche, ha provocato una microfrattura alla base del dito medio della mano sinistra.
    Operazione in vista
    Quartararo ha corso ugualmente la gara in Malesia, raccogliendo anche un ottimo terzo posto che lo tiene, anche se con poche possibilità, ancora dentro la corsa al titolo. Il francese avrà infatti solo la vittoria come risultato disponibile per la vittoria, e neanche quella basterà se Bagnaia finirà nelle posizioni più importanti al traguardo. Il campione in carica ha però deciso di operarsi solamente dopo il termine della stagione, e anche a Valencia correrà senza prima finire sotto i ferri. L’operazione a cui si sottoporrà è infatti fissata successivamente al weekend in Spagna. LEGGI TUTTO

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    F1, sorpresa in Messico: debutta il figlio del campione delle due ruote

    ROMA – Nel GP di Messico farà il debutto nel mondo della F1 Jack Doohan, figlio del campionato di moto Mick, alla guida dell’A522 Alpine nelle prime prove libere, esperienza che verrà poi replicata nell’ultima gara del 2022, quella di Abu Dhabi. Dopo i test già effettuati in stagione, per Doohan l’esordio ufficiale. “Sono estremamente grato all’Alpine – afferma il 19enne figlio d’arte- per avermi dato l’opportunità di guidare nelle prove libere in Messico. È sempre un grande onore guidare una vettura di Formula 1. Spero di riuscire a farlo ogni settimana e credo questa esperienza sia un altro passo avanti verso il raggiungimento di questo obiettivo. Mi sono preparato al meglio e sarà molto emozionante provare la vettura su questo tipo di circuito, con l’alta quota e la velocità massima molto elevata”.
    “Impressionati progressi Jack”
    Anche il team principal Alpine Otmar Szafnauer dice la sua sul debutto di Doohan, attualmente quarto nella sua stagione d’esordio in F2. “Siamo molto lieti di annunciare che Jack si unirà alla squadra per le prove libere 1. Siamo rimasti tutti impressionati dai suoi progressi in questa stagione e lui merita questa opportunità. È inoltre importante dare ai nostri giovani piloti l’opportunità di provare le vetture di Formula 1 e il nostro programma Academy ha dimostrato di avere successo proprio in questo senso. Ci aspettiamo che Jack – conclude Szafnauer – lavori duramente durante la sessione di prove e che tragga il massimo dalla prima esperienza in un weekend di Formula 1”.
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    Clamoroso: via le ombrelline anche nelle moto

    TORINO – Non bastava una MotoGP sempre più in salsa Formula 1 tra aerodinamica, dispositivi elettronici e ingegneri che passano dalla quattro alle due ruote per aumentare la potenza e scovare zone grigie dei regolamenti da sfruttare. Adesso la Dorna (proprietaria del pianeta moto) ha deciso di imitare Liberty Media (la società che gestisce il Circus delle auto) anche sul fronte della passione più pura e se vogliamo primordiale degli gran premi: le ombrelline.Secondo quanto riportato da Motosprint, le miss che attirano gli occhi e l’attenzione di tifosi e (sì, diciamolo) anche di molti piloti, il prossimo anno spariranno dalle griglie e dai paddock. Per ora nella Superbike, ma è prevedibile che avvenga anche nella MotoGP. Una decisione destinata a far discutere, fors’anche più dell’introduzione (nella top class dal 2023) delle gare sprint che aumenteranno di 21 volte (quanti saranno i GP) le occasioni di stress e di punti per i piloti e le Case delle due ruote. E, secondo la Dorna e le tv, riaccenderanno ancora di più la passione un po’ scemata dopo l’addio di Valentino Rossi e i tre anni di difficoltà per la pandemia, la crisi economica ed energetica e i problemi fisici di Marc Marquez.Via le ombrelline, dunque. Una scelta fatta già nel 2018 dalla Formula 1, quindi ben prima che alla guida della Fia salisse Mohammed Ben Sulayem, ovvero l’emiro di Dubai. Insomma, non dettata dal non voler scontrarsi con la suscettibilità della cultura araba, anche se quel mondo è sempre più protagonista ospitando gare e con sponsor molto munifici. A partire da Aramco che ha preferito la F1 al team di Valentino.È il mondo che cambia. Un mondo nel quale c’è sempre più attenzione e sensibilità su alcuni temi. Per non parlare dei costi. Perché, seppure una voce piccola (ma comunque si parla di cuore tra i 200 e i 1.000 euro al giorno per ogni ragazza vestita – meglio, svestita – con i colori dei team e quindi degli sponsor), ha sempre un suo peso. E se le ombrelline possono rappresentare il prototipo della donna oggetto, è anche vero che in questo modo si assesta un altro colpo, forse definitivo, al vecchio e passionale modo di vivere le corse. LEGGI TUTTO

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    F1: Ferrari, Leclerc e Sainz e la maledizione messicana

    ROMA – La Formula 1, dopo la gara di Austin, riparte dal Gran Premio del Messico, valevole per la ventesima tappa del Mondiale 2022. La Red Bull, dopo la vittoria del titolo piloti con Max Verstappen, si è portata a casa anche il Mondiale dei costruttori. Rimangono quindi aperte le partite per il secondo posto, con Charles Leclerc che si giocherà la posizione fino alla fine con Sergio Perez, pronto a lottare per la vittoria nella gara di casa. Anche Lewis Hamilton arriva al weekend messicano con l’obiettivo del primo successo stagionale, solo sfiorato negli USA.Guarda la galleryHamilton, campione di F1 e fashion: tutti i look più strani
    I dati del GP
    Il Gran Premio del Messico conta nella sua storia 21 edizioni divise in tre periodi, l’ultimo dei quali iniziato nel 2015 e tuttora in corso. Nelle sei edizioni recenti, le vittorie si dividono tutte tra Mercedes e Red Bull: a trionfare sono stati Max Verstappen (3 volte), Lewis Hamilton (2) e Nico Rosberg. Alla Ferrari il gradino più alto del podio manca dal 1990, quando lo raggiunse con Alain Prost. Un anno dopo, invece, l’ultimo sigillo italiano con Riccardo Patrese sulla Williams.
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    MotoGP, Di Giannantonio, la Ducati e l'enigma social: “L'ossessione”

    ROMA – Sono parole di sfogo quelle pubblicate in un lungo post su Instagram da Fabio Di Gianntantonio dopo il ventunesimo posto nel Gran Premio della Malesia, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGP. Le parole del pilota romano non riguardano il risultato di Sepang, bensì un trend che da settembre lo ha visto sempre terminare le proprie gare al di fuori della zona punti, portando sensazioni non certo positive nella testa del numero 49. “Diciannovesima gara della stagione, il trend del weekend è sempre lo stesso – esordisce ‘Diggia’ -. Purtroppo non miglioriamo, non risolviamo i problemi, quindi non riusciamo ad essere più veloci.Il fatto è che in questa stagione mi sono divertito sempre meno in moto. Ma non parlo della moto in sé”. 
    L’ossessione
    “La Ducati MotoGP è il mezzo più straordinario e incredibile su cui io sia mai salito e sono grato di avere l’opportunità di guidarla – prosegue il post di Di Giannantonio -. Mi sono divertito meno e risultati non sono arrivati. In tutto ciò cosa ho imparato? Eh… ho imparato che il livello in MotoGP è altissimo e non si lascia niente al caso, che poi penso che il gioco sia proprio questo… lavorare, duro, lavorare veramente duro, pianificare, studiare, analizzare, crederci, avere fiducia, pensare a tutto, non trascurare nessun dettaglio, avere l’ossessione. Si perché alla fine la domanda è… ma tu, hai l’ossessione? Perché solo rispondendo di si ci si può mettere contro i più grandi di questo sport. Sono tra i miei pensieri in aeroporto, tra due settimane c’è Valencia, gara che affronterò con la mentalità per fare bene, benissimo, come ho sempre fatto. Poi si apre un altro capitolo, chi sa sa”. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Messico: la Ferrari cerca la prima vittoria della nuova era

    ROMA – La Formula 1 non si ferma e, a pochi giorni dall’appuntamento di Austin, vola in Messico per il ventesimo Gran Premio della stagione. La Red Bull, dopo la vittoria del titolo piloti con Max Verstappen, si è portata a casa anche il Mondiale dei costruttori. Rimangono quindi aperte le partite per il secondo posto, con Charles Leclerc che si giocherà la posizione fino alla fine con Sergio Perez, pronto a lottare per la vittoria nella gara di casa. Anche Lewis Hamilton arriva al weekend messicano con l’obiettivo del primo successo stagionale, solo sfiorato negli USA.
    Le statistiche del GP
    Il Gran Premio del Messico conta nella sua storia 21 edizioni divise in tre periodi, l’ultimo dei quali iniziato nel 2015 e tuttora in corso. Nelle sei edizioni recenti, le vittorie si dividono tutte tra Mercedes e Red Bull: a trionfare sono stati Max Verstappen (3 volte), Lewis Hamilton (2) e Nico Rosberg. Alla Ferrari il gradino più alto del podio manca dal 1990, quando lo raggiunse con Alain Prost. Un anno dopo, invece, l’ultimo sigillo italiano con Riccardo Patrese sulla Williams.
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