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    Sara Errani debutta nel padel: wild card per l’Italia Major 2025

    Dal tennis al padel. C’è un nuovo esordio all’orizzonte per Sara Errani che giocherà l’Italia Major Premier Padel di Roma, in programma dall’8 al 15 giugno al Foro Italico. La bolognese, che non ha mai nascosto la sua passione per il padel (a inizio anno aveva giocato due tornei del circuito internazionale della Fip), sarà in tabellone grazie a una wild card, in coppia con la 19enne Giulia Dal Pozzo, considerato uno dei maggiori talenti del padel italiano. A dare l’annuncio è stato il presidente della Federazione Internazionale Padel, Luigi Carraro, nel corso della presentazione del torneo. “Questa edizione del torneo sarà indimenticabile anche grazie alla presenza di una campionessa olimpica come Sara Errani, vincitrice della medaglia d’oro all’Olimpiade di Parigi, di sei tornei dello Slam e delle ultime due edizioni del torneo di doppio proprio qui al Foro Italico. A lei siamo orgogliosi di riservare una wild card per il tabellone principale di un Major, che equivale allo Slam del tennis”.  LEGGI TUTTO

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    Grazie Daniele

    La Personal Time San Donà saluta e ringrazia Daniele Mellano, centrale classe 2002, che conclude la sua esperienza dopo una stagione vissuta con impegno e dedizione.
    Daniele è arrivato con grande voglia di crescere e mettersi alla prova, portando al centro della rete fisicità, entusiasmo e spirito di squadra. Ha dimostrato costanza e determinazione, diventando una presenza solida in palestra e contribuendo al percorso del gruppo con serietà e disponibilità.
    A Daniele, un grande in bocca al lupo per il futuro sportivo e personale. LEGGI TUTTO

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    Alexander Bublik, chi è l’avversario di Sinner al Roland Garros

    Introduzione
    Conosciuto per il suo tennis spesso fuori dagli schemi, Bublik è l’autentica rivelazione del Roland Garros 2025. Per la prima volta ai quarti in un major, il kazako ha svelato di aver ritrovato nuovi stimoli grazie a un viaggio a Las Vegas. Visibilmente emozionato dopo la vittoria con Draper, ma concentrato sulla partita con Jannik Sinner che ritroverà per la prima volta da Halle 2023. Il match è in programma mercoledì pomeriggio (terzo incontro dalle 11), in diretta su Eurosport (canali 210 e 211 del telecomando Sky e in streaming su NOW)
    RISULTATI LIVE LEGGI TUTTO

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    Sesta stagione consecutiva a Perugia per Sebastian Solè: “Felice che abbiano fiducia in me”

    Già lo scorso anno aveva raggiunto con la Sir Susa Vim Perugia il suo record personale di permanenza in un club e quest’anno consolida il suo primato: Sebastian Solè resta a Perugia per la sesta stagione consecutiva. Il centrale argentino indosserà ancora la maglia bianconera, confermandosi uno degli elementi solidi del reparto dei centrali. 

    Classe 1991, Solè milita nel campionato italiano da ormai 11 anni, dopo le 4 stagioni a Trento (dal 2013 al 2017) e le due annate alla Calzedonia Verona (dal 2018 al 2020). L’anno successivo, stagione 2020-2021, arriva nel club del Presidente Gino Sirci e inizia ad arricchire il suo palmares, collezionando successi e conquistando almeno un trofeo ogni anno: è notevole, infatti, il bottino centrato in cinque stagioni.

    4 Supercoppe (2020/21, 2022/23, 2023/24, 2024/25), 2 Coppa Italia (2021-2022, 2023/24), 2 Mondiali per Club (2022/23, 2023/24), uno Scudetto (2023/24) e una Champions League, conquistata nella scorsa Final Four di Łódź. Dieci trofei in cinque stagioni per Sebastian Solè, che si dichiara felice di restare nel club bianconero per continuare a macinare successi.

    Le dichiarazioni di Sebastian Solè dopo il rinnovo: “Sono veramente contento di stare ancora con Perugia, con questa società. Sono felice che abbiano fiducia in me e sono contento di poter dare ancora un contributo alla squadra per cercare di conquistare più titoli. Lo sarò con dedizione, responsabilità e tantissimo impegno come ho sempre fatto e mi auguro che vada tutto bene come è stato sempre in questi anni e che ci possiamo godere bei momenti insieme alla gente, alla società e alla città”.

    (fonte: Sir Susa Vim Perugia) LEGGI TUTTO

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    Manuel Benassi resta all’Avimecc Modica, sarà il vice di Distefano

    Dopo la riconferma sulla panchina di coach Enzo Distefano, la dirigenza dell’Avimecc Modica ha ufficializzato nelle scorse ore che il suo braccio destro per la stagione 2025/2026 sarà ancora Manuel Benassi.
    Fortemente voluto al suo fianco proprio da Distefano, il coach argentino sarà il suo primo consigliere anche nella prossima stagione di serie A3.
    Dirigenza, giocatori e tutto l’ambiente biancoazzurro, dunque, hanno apprezzato il lavoro, il carisma e la grande preparazione di Manuel Benassi che metterà a disposizione tutta la sua esperienza iniziata a maturare già quando scendeva in campo da giocatore.
    “Dopo i risultati ottenuti lo scorso campionato, soprattutto dopo una partenza difficile – spiega Manuel Benassi – un po’ mi aspettavo questa riconferma. Ringrazio per la fiducia il presidente Ezio Aprile e il Direttore generale Luca Leocata, fiducia che sono riusciti a trasmettermi e questo non può che farmi contento e motivarmi ancora di più. Lavorare insieme a Enzo Distefano – continua – è per me sinonimo di gratificazione. È vero che siamo grandi amici, ma è anche vero che sul lavoro siamo entrambi orientati sulla concretezza per puntare dritti sull’obiettivo da raggiungere. Dobbiamo ripartire da dove abbiamo lasciato – sottolinea – e questo è molto importante. Non sarà facile ottenere il quinto posto conquistato la scorsa stagione, dove poi siamo stati eliminati da Lagonegro che poi è stato promosso in A2. Questo diventa una lettura positiva di quanto abbiamo fatto, ma per migliorare dobbiamo ripartire da un gruppo, dove bisognerà collaudare sempre più i nuovi innesti in un gruppo giovane lavorando soprattutto sull’aspetto mentale e sulle motivazioni, perchè i giovani sono bravi quando le cose vanno bene, ma rischiano di abbattersi quando le cose non vanno per il verso giusto. Sarà compito dello staff tecnico trovare gli equilibri giusti per mantenere la credibilità e le motivazioni che la squadra ha ottenuto in questi ultimi anni e ripetere e magari migliorare la stagione appena conclusa sarebbe molto importante per tutti. Sappiamo già da ora che non sarà semplice, perchè il livello della serie A3 va sempre ad alzarsi e lo farà anche la prossima stagione. Guardando come si sta muovendo il mercato con le squadre che si stanno tutte rinforzando adeguatamente nulla sarà dato per scontato, ma lo era già lo scorso anno. Tutte le formazioni – conclude Manuel Benassi – stanno mettendo a segno colpi di valore per migliorare le rose, quindi, noi avremo come obiettivo migliorare il piazzamento dello scorso campionato, ma dobbiamo tenere sempre i piedi a terra, consapevoli che partita dopo partita, settimana dopo settimana dobbiamo di avere sempre la migliore forma fisica e mentale e per questo serve l’aiuto di tutto l’ambiente così come sempre è sempre stato”.
    La riconferma di Manuel Benassi è stata voluta all’unisono da tutta la dirigenza modicana, che ha voluto così dare continuità a un progetto a lungo termine.
    “Partiamo dal concetto che squadra che vince non si cambia – dichiarano i dirigenti dell’Avimecc Modica – quindi, è normale che abbiamo in primis puntato alla riconferma del nostro staff tecnico, limitandoci solo a fare degli accorgimenti dove riteniamo serve migliorare, lasciando al loro posto le cose che hanno funzionato. Riteniamo che Manuel Benassi possa dare continuità al grande lavoro svolto insieme a coach Distefano nella scorsa stagione ed è stato giusto riconfermarlo come vice allenatore. Benassi è una persona leale e sincera oltre a essere molto preparato e sempre disponibile al confronto e bravo a comprendere il lavoro di tutti. Siamo certi che insieme a Enzo Distefano saranno i leader di tutto lo staff tecnico e porteranno la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società in questa nuova stagione di serie A3”. LEGGI TUTTO

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    Hamilton da star a problema. Ferrari, cosa pensi di fare?

    Salvate il generale Hamilton. Da star a problema in pochi mesi, quella di Sir Lewis alla corte di Maranello più che una primavera è stata una gelata che anticipa l’inverno. A metà gennaio solo sorrisi ed entusiasmo, a fine marzo la botta di godimento per l’accoppiata pole-vittoria nella Sprint in Cina che aveva fatto dimenticare i timori sulla bontà della SF-25 emersi già nei test in Bahrein e co LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Gutierrez nuovo acquisto di Piacenza. Sarà l’ennesimo rimpianto di Modena?

    José Miguel Gutierrez sarà uno schiacciatore di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza per le prossime due stagioni. Ormai era uno dei tanti segreti di Pulcinella di questo Volley Mercato, trattativa già chiusa da mesi e mesi, nonostante nel comunicato dei biancorossi si legga che ‘l’accordo è stato raggiunto nelle settimane scorse’, ma ora è arrivata comunque l’ufficialità. Gutierrez sarà l’ennesimo rimpianto di Modena? Se lo chiedono in tanti, ma come sempre sarà il campo a fornire questo genere di risposte.

    José Miguel Gutierrez: “Sono molto contento dell’opportunità di potere giocare a Piacenza, una squadra che ho potuto conoscere solo da avversaria e che mi è sempre piaciuta. In Italia mi trovo benissimo, la prossima sarà la quarta stagione in questo Paese davvero bello e che mi dà molta tranquillità e poi adoro il cibo italiano. Non ho ancora vissuto abbastanza in Italia per scoprire se ha dei lati negativi. Quando mi è arrivata la chiamata di Piacenza ho impiegato pochi minuti a dire sì alla proposta della società, non vedo l’ora di conoscere i nuovi compagni e il pubblico di Piacenza ed iniziare questa nuova esperienza. Mi aspetto tante vittorie e soddisfazioni per noi giocatori, per la società e il pubblico”.

    Con l’arrivo di Gutierrez si completo il reparto dei posti 4 per la prossima stagione che vedrà in roster oltre al caraibico i confermati Efe Mandiraci, Stephen Maar e Robbert Andringa.

    Nato a Santa Croce (Cuba), classe 2001, la carriera di José Miguel Gutiérrez inizia nei tornei amatoriali cubani, giocando per la formazione provinciale di Villa Clara. Nella stagione 2020-2021 riceve il permesso per giocare all’estero, viene ingaggiato in Francia dallo Stade Poitevin in Ligua A con cui vince la Coppa di Francia e la stagione successiva è ancora protagonista nel campionato francese indossando la maglia del Chaumont con cui vince la Supercoppa francese e un’altra Coppa di Francia.

    In Italia si trasferisce nella stagione 2022-2023, fa il suo debutto in SuperLega con la maglia di Latina, nel campionato successivo difende i colori di Taranto e conclusi gli impegni in Puglia va a giocare nella Qatar Volleyball League dove con l’Al-Arabi vince scudetto e Coppa del Qatar. L’ultima stagione ha giocato a Modena collezionando in Regular Season 22 presenze con 70 set disputati e 183 punti a referto.

    In nazionale ha fatto parte delle selezioni giovanili cubane, vincendo con Under 18, Under 19, Under 21 e Under 23 vari Campionati Nordamericano, Coppa Panamericana, Campionato Mondiale e collezionando diversi premi individuali.

    Nel 2022 debutta nella nazionale cubana maggiore in occasione della Norceca Final Four dove vince la medaglia d’oro seguita da un altro oro alla Norceca Final Six. Medaglia d’oro anche ai XXIV Giochi centramericani e caraibici, premio miglior schiacciatore alla Coppa Panamericana 2023.

    Nelle tre stagioni giocate in Italia Gutierrez ha saputo ritagliarsi partita dopo partita il suo spazio, mettendosi in luce con numerose prestazioni di alto livello. Ottimo ricettore, Gutierrez è anche dotato di un buon salto e di qualità tecniche.

    (fonte: Gas Sales Bluenergy Piacenza) LEGGI TUTTO

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    Dentro il sogno SBK: in sella alla BMW M 1000 RR di Razgatlioglu

    In sella alla BMW SBK di Razgatlioglu: ansia da prestazione

    Un colpo all’avviamento e il quattro cilindri prende vita. Già ai bassi regimi ti fai un idea sentendo quel sound cupo, e bastano due sgasate per avere la certezza di che musica si ascolti: non è lirica, è hard rock, toni acuti e rabbiosi che esplodono dallo scarico in titanio. Chris Gonschor, il direttore tecnico BMW in SBK, si raccomanda: “Divertiti e… non esagerare”. Chiaro il messaggio: oltre a noi ci sono altri giornalisti arrivati per provare la moto campione del Mondo. Un’eventuale scivolata significa fine dei giochi. Per noi e… per gli altri.Saliamo in sella. Ultime raccomandazioni dal meccanico – “Vai ragazzo e… goditela” – e via.La prima è in giù (come le altre marce), folle in su. In un attimo la pit lane è alle spalle. Sotto di noi “più di 240 cavalli”, si vocifera siano 250: non proprio l’ideale per rilassarsi, almeno all’inizio. Eppure, succede qualcosa. Dopo poche curve,la M1000 RR comincia ad accoglierti. Non è scorbutica, non è cattiva. È precisa, leggibile, intuitiva. Non mette mai davvero in difficoltà, nemmeno se – come nel nostro caso – il ritmo non è comprensibilmente da mondiale SBK. Senti che c’è margine, che la moto lavora con te. E questa è forse la sua magia più grande. La posizione in sella è estrema, del resto Toprak guida così. Tanto carico sull’anteriore, sella altissima, pedane vicine. È una postura aggressiva, da attacco totale. Eppure il manubrio largo aiuta a tenere tutto sotto controllo. All’inizio il corpo si ribella, poi inizia a fidarsi.Come noto, Razgatlioglu ha uno stile unico: staccate furiose, ingressi in derapata, accelerazioni in cui sembra domare un cavallo selvaggio. La sua BMW è cucita su questa guida. Carica l’avantreno, mantiene giù il muso quando si apre il gas e ti dà la leva giusta per gestire il retrotreno quando scivola. Una moto disegnata per la battaglia.

    Tecnologia da mondiale e spinta infinita oltre i 15.000 giri

    Prese le misure, si comincia a “spingere”. E il quattro cilindri BMW mostra il suo lato migliore: fluido, progressivo, potenteeppure mai brutale. La coppia c’è, la spinta è costante. Il motore sale di giri con sorprendente linearità.Ti accompagna, non ti “strappa” le braccia. Non tradisce. Sembra quasi volerti fare andare forte.Rispetto alla versione omologata, la M 1000 RR da gara è un concentrato di ingegneria da pista. Il motore resta un quattro cilindri in linea da 999 cc, ma cambia tutto: elettronica dedicata, fasatura, materiali. Valvole in titanio, bielle alleggerite Pankl, pistoni forgiati, rapporto di compressione rivisto.Sale oltre i 15.000 giri, con una risposta al gas fulminea grazie a corpi farfallati racing e mappature specifiche sviluppate curva per curva. La moto ha la medesima configurazione usata nel precedente weekend, nel round mondiale andato in scena sul Cremona Circuit.

    Tutto sotto controllo

    Il sistema elettronico gestisce trazione, anti-impennata, freno motore. Tutto regolabile dal semimanubrio sinistro, in tempo reale tramite pulsantiera.Le sospensioni Öhlins pressurizzate – FGR 300 davanti, TTX GP dietro – sono chirurgiche: leggono la pista millimetro per millimetro. La moto resta, precisa, reattiva. I freni Brembo GP4-RX con dischi maggiorati in acciaio offrono una frenata che sembra fermare il tempo.Il telaio, seppur derivato dalla versione stradale in alluminio, è irrigidito nei punti giusti. Il forcellone, saldato a mano, è un capolavoro: garantisce trazione in uscita anche nelle accelerate più brutali del campione turco. Le ali aerodinamiche, presenti su cupolino e fianchi, entrano in gioco sopra i 200 km/h: danno carico all’anteriore e stabilizzano nei curvoni.Tutto è pensato per aiutare, mai per complicare. Perché in gara, quando ogni decimo è una vita, anche avere una moto che non ti sfianca a fine gara fa la differenza tra un podio e un piazzamento nelle retrovie.Sugli 885 metri del rettilineo opposto ai box del Cremona Circuit spalanchiamo il gas. Il motore urla, i led della strumentazione lampeggiano: “Cambia, cambia, cambia!”. In pochi istanti si arriva alla sesta e poi alla staccata. Un dito sulla leva e la BMW frena con violenza. Si inchina, il peso si trasferisce in avanti, senti tutto su braccia e spalle. L’impianto è mostruoso.Le sospensioni lavorano in armonia. La moto è incollata all’asfalto.

    In pista con la BMW SBK di Razgatlioglu: un gran ballo durato (troppo) poco

    Poi, i cambi di direzione: un ballo elegante tra le curve. Non serve forza, soltanto precisione. La M1000 RR si muove con leggerezza, si lascia guidare. È una Superbike, certo, ma non spaventa. È superiore, sì, ma non arrogante. È naturale.Pochi giri – appena 3 – ed è ora di rientrare. In corsia box ci aspetta un meccanico, pronto ad afferrare la moto. La sua attenzione è tutta per lei. Ma il suo sguardo curioso è rivolto anche al nostro casco: vuole leggere cosa ci ha lasciato. E la verità è semplice: ci ha lasciato qualcosa. Non siamo Toprak, non siamo piloti da Mondiale, ma per qualche minuto abbiamo avuto tra le mani la moto che ha portato la BMW sul tetto del Mondo delle derivate. Un vero sogno. LEGGI TUTTO