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Pogacar ai Mondiali di ciclismo: “Mi aspetto molto dalle mie gambe”. E su Evenepoel…

“Mi aspetto molto dalle mie gambe domenica, possiamo essere considerati tra i principali favoriti. Una cosa che mi ha colpito molto è stata la gente del posto in bici: ho incontrato tantissime persone in bicicletta, tutte bici semplici, ma pedalavano”. A dirlo è Tadej Pogacar, alla caccia del bis in Ruanda, nella prima volta africana al Mondiale di ciclismo. Ovviamente tra i grandissimi favoriti c’è anche lui: “È dal 2019 che partecipo sempre al Mondiale ma questo è storico, qualcosa di mai visto prima. Lo sento dentro di me, e sono pronto”.

Rivincita su Evenepoel?

Tema aspettative: “Sono venuto qui principalmente per la prova su strada, ovvio che le aspettative siano alte, le mie soprattutto. Sulla bici da crono non ho trovato le sensazioni giuste, ma passando a quella da strada sento che è cambiato tutto”. A proposito di crono: “Se sarà rivincita su Evenepoel? Probabilmente pure Remco voleva chiudere un cerchio, perché a sua volta era stato sorpassato da Vingegaard nella cronoscalata del Tour. Chissà, magari domenica toccherà a me togliermi quel feeling di quando qualcuno ti supera in una crono, certamente non è piacevole”. Quindi gli aspetti tecnici nel nuovo scenario ciclistico: “Sto cercando di acclimatarmi al meglio e abituarmi all’altitudine, ogni giorno che passa mi sento più a mio agio. Delle salite quella maggiormente adatta a me è quella più lunga, il Mont Kigali. Riposo? Ho fatto tutte le grandi classiche di primavera, il Tour, il Mondiale, poi ci saranno l’Europeo e il Lombardia, sempre per vincere. Per ora però penso solamente agli obiettivi, al momento giusto mi godrò il riposo”. 


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