Giocando il suo miglior match, la testa di serie n.1 si aggiudica l’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS lasciando appena tre giochi a un emozionato Gianluca Mager. “Ci sono passato anch’io, non è facile e verrà il suo momento”. Lunedì mattina volerà a Londra e nel pomeriggio sfiderà Lorenzi a Wimbledon.
Basta un sostantivo per definire l’atteggiamento e le prestazioni di Laslo Djere, vincitore della 13esima edizione dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (43.000€ + H, terra battuta): professionalità. Il serbo si è presentato a Milano da favorito numero 1, in virtù di un ranking (numero 101 ATP) che gli ha garantito un posto in tabellone a Wimbledon. Con la zavorra psicologica dell’imminente impegno sull’erba, sarebbe stato facile “sciogliere” un incontro per recarsi a Londra con qualche giorno d’anticipo. Invece il serbo ha giocato in modo impeccabile fino alla finale, ed è stato premiato da un netto successo su Gianluca Mager, alla prima finale in carriera. Un 6-2 6-1 maturato in appena 56 minuti, frutto della grande tensione di Mager. Non era lo stesso giocatore che aveva impressionato nei giorni scorsi, contratto sin dai primi punti (ha iniziato il match tirando due dritti in rete) e incapace di trovare il giusto ritmo. Il primo a comprendere le difficoltà di Mager è proprio Djere. “Era la sua prima finale e so come ci si sente. A me è successo diverse volte, non soltanto la prima volta, ma anche nelle successive. Quando le cose non vanno bene è più facile disunirsi. Sicuramente ho più esperienza di lui e credo che questa sia stata la chiave: Gianluca è un ottimo tennista, giocherà altre finali e un giorno potrà vincere – ha detto il serbo – è stato uno dei miei migliori match del torneo: non ho concesso palle break, ho servito bene, ho risposto bene, direi che ero più concentrato di lui… poi aveva giocato le qualificazioni e forse era più stanco di me”. Un break a 15 apriva le danze: Mager provava a restare in scia, giocava un buon game a sbloccare il punteggio (1-2), poi nel gioco successivo si portava 0-30 sul servizio di Djere. Forte di una palla molto pesante, il serbo raccoglieva quattro punti di fila e firmava il 3-1: ogni parvenza di equilibrio terminava qui. L’azzurro restava in scia fino al 2-3, ma poi perdeva sette giochi di fila che spezzavano in due la finale. Mager muoveva il punteggio sul 4-0 nel secondo ma ormai era troppo tardi.
I SOGNI DI LASLO DJERE
Dopo aver chiuso il primo set con una deliziosa smorzata, Djere chiudeva con una risposta vincente di rovescio e si assicurava gli 80 punti riservati al vincitore, più un assegno di 6.190€. Grazie al successo a Milano si porterà al numero 90 ATP, vicinissimo al best ranking (n.85, colto a gennaio). Ma il ragazzo nato e residente a Senta (nella provincia autonoma serba di Vojvodina, non distante dal confine con l’Ungheria) ha obiettivi chiari e ambiziosi. “Quest’anno vorrei chiudere la stagione tra i primi 70 ATP – rivela – se continuo a lavorare duro e a giocare bene ce la posso fare. Per il futuro, mi piacerebbe diventare un top-10 e magari spingermi tra i primi 8 per giocare il Masters di fine anno. Sarebbe fantastico, lavorerò il più duramente possibile per coronare questo sogno: vedremo come andrà”. Il tempo non gli manca, visto che ha compiuto 23 anni lo scorso 2 giugno. Come detto, nel pomeriggio di lunedì sarà già in campo a Wimbledon per sfidare il nostro Paolo Lorenzi. Non gli hanno fatto sconti: essendo nella stessa parte di tabellone del campione in carica, dovrà necessariamente giocare il primo giorno. “Viaggerò per Londra domani mattina – racconta Djere – non c’erano posti sui voli di stasera, inoltre non sapevo quanto sarebbe stata lunga la finale e prenotare un volo sarebbe rischioso. Andrò domattina e giocherò il terzo match dalle 11.30 di Londra. Farò del mio meglio: sono abituato alla durezza della vita nel circuito, a volte non si dorme, a volte si riposa poco… molto dipende dalla forza mentale. Io cercherò di dare il massimo in ogni momento, senza pensare al futuro”. Proprio come ha fatto a Milano, lasciando poco spazio a un Mager che ha comunque accolto la premiazione con un sorriso, dedicando la finale alla fidanzata Valentine Nicole Confalonieri, che lo ha aiutato per tutta la settimana anche nelle vesti di sparring partner. “Avrei voluto dedicarti il trofeo per il vincitore, ma questo secondo posto è per te” ha detto durante la premiazione. Va dunque in archivio una bella edizione dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS. Tante buone partite, i discreti risultati dei tennisti italiani e la perfetta organizzazione (come sempre a cura di Makers) hanno decretato il successo di un evento che rimane tra i più longevi del panorama italiano. Ancora una volta, l’ASPRIA Harbour Club di Milano si è confermata sede ideale per un evento di alto livello.
ASPRIA TENNIS CUP – Trofeo BCS (43.000€ + H, terra battuta)
Finale Singolare
Laslo Djere (SRB) b. Gianluca Mager (ITA) 6-2 6-1
L’ALBO D’ORO DELL’ASPRIA TENNIS CUP
2006 – Wayne Odesnik (Stati Uniti)
2007 – Santiago Ventura (Spagna)
2008 – Teymuraz Gabashvili (Russia)
2009 – Alessio Di Mauro (Italia)
2010 – Frederico Gil (Portogallo)
2011 – Albert Ramos (Spagna)
2012 – Tommy Robredo (Spagna)
2013 – Filippo Volandri (Italia)
2014 – Albert Ramos (Spagna)
2015 – Federico Delbonis (Argentina)
2016 – Marco Cecchinato (Italia)
2017 – Guido Pella (Argentina)
2018 – Laslo Djere (Serbia)