ROMA – Dopo la doppia seduta nella giornata di ieri, l’Allianz Powervolley ha raggiunto Roma dove domani gli uomini di coach Piazza sfideranno nella semifinale della Del Monte® Coppa Italia l’Itas Trentino.
Domattina la squadra svolgerà la rifinitura pregara al Palazzetto dello Sport di Roma, teatro dell’evento. Sabato sera alle ore 18:00, con diretta TV su Raisport, la semifinale contro l’ex Sbertoli e compagni. Alla vigilia della sfida nella Città Eterna, parlano il tecnico Roberto Piazza ed il capitano Matteo Piano.
«La squadra credo che arrivi preparata alla Final Four: dal punto di vista fisico siamo preparati ad affrontare una partita lunga, dal punto di vista mentale anche; ormai i giocatori si conoscono, come si conoscono quasi alla perfezione anche le due squadre. – afferma coach Piazza – Credo che l’aspetto mentale sia per noi molto importante ma arriviamo ad affrontare la semifinale consci dei nostri mezzi. La sfida di sabato è una partita secca che non ti dà nessun’altra possibilità se non quella di andare avanti. Trento è abituata a giocare gare di questo tipo, ne ha giocate tante nella sua storia, soprattutto negli ultimi anni credo che sia la squadra che ne ha affrontate di più rispetto a tutte le altre squadre italiane. Milano non è ancora abituata al 100% a giocare questa tipologia di partite, questo fa parte delle esperienze della squadra e di ogni singolo giocatore. Sarà determinante avere pazienza nel momento in cui le cose non ci verranno alla perfezione ed invece essere particolarmente aggressivi nel momento buono del match. La scorsa domenica non siamo riusciti a sfruttare un paio di occasioni che abbiamo avuto, in Coppa Italia questa cosa non deve capitare. Dobbiamo essere sicuri che la pazienza sarà la chiave nel momento in cui gli avversari faranno delle cose straordinarie, mentre quello che ci darà la svolta sarà l’aggressività nel momento in cui riusciremo a mettere sotto pressione l’avversario. Il percorso nella Coppa Italia è stato il medesimo dello scorso anno dato che entrambe le volte abbiamo battuto ai quarti Civitanova e ci siamo guadagnati la Final Four. Il percorso della squadra invece non è lo stesso: lo scorso anno abbiamo cominciato in sordina e poi abbiamo iniziato a giocare sempre meglio, quest’anno stiamo ancora zoppicando un pochino, anche se ultimamente vedo la squadra con un bello spirito di coesione. È la seconda volta per Milano ed è la seconda volta anche per me a Milano e con Milano. Arriviamo in Final Four in maniera più consapevole perché lo scorso anno era quasi un sogno, quest’anno c’è un po’ più di sicurezza anche un pizzico di voglia di rivalsa. La scorsa semifinale non giocammo nel migliore dei modi e dopo pochi giorni si vide una partita diversa proprio a Trento contro Trento, questa volta arriviamo dopo aver giocato una buona gara contro Trento che non ci soddisfa completamente, ma siamo consapevoli che è alla nostra portata».
Sulla stessa lunghezza d’onda si trova il capitano di Milano, Matteo Piano che racconta così le emozioni pre gara di questo attesissimo weekend: «La settimana è stata corta perché siamo già in direzione Roma, la squadra è concentrata perché consapevole di una seconda volta consecutiva e di un appuntamento importante dove vanno le squadre che sono state le più brave ad accederci, quindi penso sia un evento prima di tutto bello, da vivere con felicità, con responsabilità perché è stato merito di una conquista fatta, e con la consapevolezza che se siamo arrivati qui è perché ce lo siamo meritati. L’elemento chiave per la sfida di sabato è prepararsi ad una finale e dobbiamo considerare ogni set come tale, come ci ha insegnato l’ultima partita: Quindi considerare ogni set come se fosse una mini gara a parte dove, purtroppo o per fortuna, anche al tie break puoi conquistarti una vittoria. Penso sia importante contro una squadra come quella di Trento impostare la partita in questo modo, non solo rimanere concentrati su ogni punto, ma avere come obbiettivo il set, e parziale dopo parziale puntare all’obiettivo della finale. Secondo me negli ultimi 30 giorni il nostro è stato un percorso un po’ altalenante, abbiamo alternato delle belle prestazioni ad alcune che lo sono state un po’ meno e parlo sia in termini di risultati che a livello di gioco. Ad ogni modo, sono contento di arrivare alla Coppa Italia dopo queste ultime settimane di duro lavoro che abbiamo affrontato con un approccio diverso, come credo si sia visto durante l’ultima gara. Penso che chi ha già disputato la Coppa Italia con Milano abbia un suo vissuto personale che è importante riportare quest’anno, per chi non l’ha ancora giocata, invece, è importante viverla come una delle partite belle che affronti nella vita, mi riferisco anche ai ragazzi più giovani che hanno partecipato a finali giovanili. Penso che ognuno di noi abbia vissuto delle partite importanti che sono state belle da giocare, quindi è un po’ mettere nel cassetto un’altra partita così, da pensare in futuro con della gran gioia. Spero questo per noi, per le persone che ci sostengono, per la società».