Di Redazione
Si avvicina il momento del match tra Emma Villas Aubay Siena e Valsa Group Modena, una sfida valevole per la settima giornata di campionato. La partita verrà disputata domenica 13 novembre a partire dalle ore 18 al PalaEstra e sarà trasmessa in diretta televisiva su RaiSport.
Siena torna quindi a giocare un match di campionato dopo che la scorsa settimana il team biancoblu non è potuto scendere in campo alla Kioene Arena di Padova a causa della positività al Covid di oltre tre giocatori del proprio roster. Il team adesso ha avuto la possibilità di tornare ad allenarsi al completo in vista del match contro gli emiliani. La Emma Villas Aubay ha vinto, in trasferta a Cisterna (1-3 il risultato finale) l’ultima gara di Superlega disputata. La squadra di coach Paolo Montagnani è dodicesima in classifica con 3 punti all’attivo, quelli conquistati proprio nella trasferta laziale. Nell’ultima giornata Modena ha vinto per 3-0 contro Cisterna: la compagine allenata da coach Andrea Giani è settima in graduatoria con 8 punti, frutto di un cammino costituito fin qui da due vittorie e tre sconfitte in cinque sfide giocate.
Quella tra Siena e Modena sarà anche la sfida tra i due fratelli Ngapeth. Swan in maglia senese e Earvin con quella modenese. Li abbiamo messi assieme, ponendo ad entrambi le stesse domande in questa intervista doppia.
Swan Ngapeth, quali sono i tuoi primi ricordi da bambino legati alla pallavolo?
S: “Il primo ricordo che mi viene in mente è relativo all’anno precedente che iniziassi a giocare a pallavolo. Ricordo che stavo seguendo mio fratello e le sue partite, dato che Earvin ha iniziato a giocare un anno prima di me. Vinse il campionato Under 13 e fu proprio questo a convincermi a cominciare a giocare l’anno seguente nel quale poi vincemmo ancora, questa volta giocando insieme”.
Da bambino o da ragazzo c’era un giocatore che ammiravi particolarmente e al quale ti ispiravi?
S: “Da bambino non mi ricordo di avere avuto un giocatore preferito, però quando sono cresciuto ho sempre detto, e lo dico ancora, che Earvin è il giocatore più forte al mondo. Non sarà il migliore attaccante del mondo, non sarà il migliore battitore del mondo e nemmeno il giocatore più fisico. Tuttavia se dovessi fare una squadra con tutti i migliori sicuramente Earvin sarebbe il primo giocatore che sceglierei”.
Quando hai capito che potevi effettivamente diventare un giocatore di pallavolo?
S: “Penso di avere capito abbastanza presto che potevo diventare un giocatore di pallavolo in Francia, vincendo campionati nel settore giovanile e venendo spesso premiato individualmente. Sicuramente all’inizio pensavo di fare una carriera tranquilla in Francia, poi ho avuto l’opportunità di venire in Italia e questo era sicuramente un mio obiettivo come lo è per tanti pallavolisti che giocano in Francia”.
Quanto ha inciso essere cresciuto in una famiglia di sportivi nel tuo divenire effettivamente uno sportivo di professione?
S: “Dal primo anno che ho iniziato la pallavolo ero già allo stesso livello degli altri ragazzi della mia squadra che invece giocavano da qualche anno. Sono sempre stato in palazzetti con mio padre a guardare i suoi allenamenti, rimanevo a giocare alla fine degli allenamenti con Earvin, con mio padre o con i suoi giocatori. Quindi sicuramente tutto questo mi ha aiutato, perché veramente ho guardato sin da piccolo tanta pallavolo”.
Cosa vuoi dire a tuo fratello in vista della partita Siena-Modena di domenica?
S: “È la prima volta nella nostra vita che giochiamo l’uno contro l’altro. Non ho mai voluto nella mia vita che mio fratello perdesse una partita. Ora posso dire che c’è sempre una prima volta, dato che in questa occasione spero di portarmi a casa la vittoria”.
Quanto può essere importante in questo momento riuscire a fare risultato nella sfida di domenica?
S: “In questo momento sarebbe molto bello centrare un buon risultato contro Modena. Anche loro hanno tanto bisogno di punti, quindi sicuramente sarà una bella battaglia sportiva, dobbiamo essere pronti a lottare perché non ci regaleranno nulla, ne sono convintissimo”.
Earvin Ngapeth, quali sono i tuoi primi ricordi da bambino legati alla pallavolo?
E: “Il ricordo che sicuramente mi ha marcato di più è stato il titolo di campione di Francia quando mio padre allenava Poitiers. Ero piccolo, ero in tribuna a tifare come un pazzo”.
Da bambino o da ragazzo c’era un giocatore che ammiravi particolarmente e al quale ti ispiravi?
E: “Ho sempre detto che il pallavolista francese Frantz Granvorka è stato il primo giocatore a darmi la voglia di giocare a pallavolo”.
Quando hai capito che potevi effettivamente diventare un giocatore di pallavolo?
E: “L’ho capito piuttosto velocemente perché al terzo anno nel quale giocavo a pallavolo ero già nella Nazionale giovanile francese. Sapevo ovviamente che la strada da percorrere era ancora molto lunga, però quello era già un bel punto di partenza per iniziare a sognare”.
Quanto ha inciso essere cresciuto in una famiglia di sportivi nel tuo divenire effettivamente uno sportivo di professione?
E: “Avere un padre che ogni giorno va in palestra rappresenta sicuramente un qualcosa in più. Anche per questo motivo tanti figli di giocatori giocano oggi ad alto livello”.
Cosa vuoi dire a tuo fratello in vista della partita Siena-Modena di domenica?
E: “Che chi perde dovrà pagare una cena”.
Quanto può essere importante in questo momento riuscire a fare risultato nella sfida di domenica?
E: “Siamo due squadre che hanno avuto una partenza difficile. Domenica i punti sono importanti per la classifica ma soprattutto per la fiducia. Sarà una bella partita con tanti amici dall’altra parte della rete”.
(fonte: Comunicato Stampa)