Novak Djokovic è per la settima volta campione ai Championships di Wimbledon, alza per la 21esima volta un torneo dello Slam. Il serbo ha sconfitto in quattro set l’australiano Nick Kyrgios, 46 63 64 76 lo score conclusivo di una finale che ha regalato un discreto spettacolo ed è stata piuttosto equilibrata finché l’australiano ha tenuto “di testa”. Nick ha iniziato la partita estremamente concentrato, giocando benissimo nei suoi turni di servizio e reggendo piuttosto bene anche nello scambio. Si è aggiudicato con pieno merito il primo set, nel quale è stato complessivamente superiore al fortissimo rivale. Ma come gli è capitato più volte nel torneo, Djokovic è salito moltissimo dal secondo set: ha iniziato a servire meglio, ha soprattutto iniziato a rispondere anche sulle prime palle “giocabili” del rivale, costruendo palla dopo palla quella ragnatela di ritmo e qualità che ha affaticato e innervosito Kyrgios. Nick ha ceduto per la prima volta il turno di servizio a metà del secondo set, ma è stato il game conclusivo del parziale a spaccare definitivamente la partita a favore di Djokovic: non ha sfruttato 3 palle del contro break, che avrebbero riaperto il set. Quelle chance sono rimaste lì nella testa dell’aussie, che ha iniziato a scuotere la testa, a servire con meno qualità fino ad intraprendere un continuo siparietto con il suo angolo. Infastidito (a suo dire) da una spettatrice “ubriaca, avrà bevuto 700 drink” (urla al giudice di sedia) a metà del terzo set, sul 4 pari subisce il break di fatto consegna l’inerzia del match al rivale. Da grandissimo campione, Novak non sbaglia più niente, non concede appigli a Kyrgios e si prende definitivamente la partita, chiusa al quarto set. Un Djokovic forte, fortissimo, capace di far passare la tempesta, lavorare ai fianchi il rivale piazzando le zampate nei momenti decisivi. Più freddo, più abituato a queste partite, più giocatore e meritatamente di nuovo campione a Wimbledon. È il primo Slam dell’anno per il serbo, che probabilmente non potrà volare a New York a US Open. Resta un grandissimo torneo per l’australiano, che conferma tutta la qualità del suo gioco ma anche i limiti di tenuta mentale che non gli hanno consentito di diventare quel campione che avrebbe potuto essere.
La cronaca
La finale di Wimbledon 2022 scatta col campione in carica Novak Djokovic al servizio. Doppio fallo nel primo 15, ma poi ritrova il servizio e a 30 muove lo score nel match. Kyrgios spara l’Ace n.121 del suo torneo, e tenta anche un servizio da sotto, ma Novak intuisce avanza e chiude. 1 pari. Tantissime variazioni di Kyrgios, col rovescio in back, palle corte e improvvise accelerazioni. Si avanza sui turni di servizio. Sul 2 pari, Nick arriva 15-40 in risposta, ecco le prime palle break del match. Prova una risposta aggressiva ma la difesa del serbo è perfetta e annulla la prima; doppio fallo sulla seconda! Break Kyrgios, è il primo allungo del match, 3-2 e servizio avanti l’australiano. Molto disinvolto Nick, serve bene, avanza sulla rete toccando una demivolee difficilissima come se fosse la cosa più banale al mondo. A zero si porta 4-2 avanti Kyrgios. Djokovic resta in scia portandosi 4-5. Kyrgios serve per il primo set. Inizia con un Ace, poi lavora benissimo col back di rovescio, non fornisce alcun ritmo al rivale. 30-0, a due punti dal set. Sbaglia una volee Nick, non così difficile, errore che gli costa il 30 pari. Con una seconda palla velocissima al centro si procura il primo set point. Non va la prima, cerca un rovescio vincente troppo difficile. Con una bordata di servizio a “T”, ecco il secondo set point. Ace, ancora al centro. 6-4 in 31 minuti, Kyrgios avanti di un set. Eccellente livello dell’aussie, focalizzato sul proprio gioco.
Secondo set, scatta Djokovic al servizio, a zero vince il primo game. Anche Nick vince il suo primo game, solo punti al servizio. Novak ha alzato il livello nello scambio, ma Kyrgios regge discretamente. Nel quarto game Kyrgios è per la prima volta in difficoltà al servizio: Novak risponde, lavora il punto e si porta 0-40, tre palle break. Con un nastro fortunato, basta la prima. Break per il serbo, 3-1 e servizio. Nick sbraita verso il suo angolo, forse il match sta girando a favore dell’ex n.1. Nel quinto game l’aussie si prende rischi in risposta e chiude sotto rete, forzando il game ai vantaggi. Con due errori del rivale, Novak si porta 4-1 avanti e va a servire per il secondo set sul 5-3. Inizia con un doppio fallo Novak, 0-15. Trova il punto del match Nick, si difende e tira un passante molto difficile in cross, chiuso poi correndo avanti. Si carica l’aussie, con il Centre court che salta in piedi, 0-30. Sbaglia malamente col diritto il serbo, 0-40 e tre palle del contro break. Salva le prime due col servizio Djokovic, ma le risposte dell’australiano sono povere. Con un brutto rovescio Kyrgios perde la terza chance. Con errore col diritto ecco la quarta palla break per Nick. Con una splendida palla corta Novak si salva ancora. Con un lungo scambio condotto in ritmo, Djokovic ottiene il primo set point. In rete la risposta di Nick, 6-3 Djokovic, 1 set pari.
Terzo set, inizia Kyrgios alla battuta. È in confusione l’aussie, non trova punti diretti col servizio, sbaglia in una schermaglia sotto rete e concede una palla break. Se la gioca bene Nick, con calma attacca e chiude sicuro di volo. Ora risponde tanto Djokovic, e senza i punti diretti con la prima palla è dura per l’australiano, che concede una seconda palla break. Si salva con una magia di tocco. 1-0 Kyrgios, ma che fatica ora. Djokovic vince con più agio il suo primo game e il set avanza seguendo i turni di servizio, con una polemica tra il giudice di sedia e Kyrgios sul 2 pari (a suo dire è stato disturbato dal pubblico tra prima e seconda palla). Molta più fatica da parte dell’australiano nel tenere i suoi game di battuta rispetto al serbo, che è salito al servizio e sbaglia poco. Sul 4 pari, da 40-0 Kyrgios si fa riprendere ed esplode la sua frustrazione contro il suo angolo. Con un doppio fallo concede una palla break delicatissima. Con un rovescio in rete Nick perde il game di battuta e Novak va a servire sul 5-4. Kyrgios sembra ormai “andato” mentalmente, è furibondo e sfoga la sua rabbia. Il serbo “ringrazia” e nemmeno giocando un grande game chiude il parziale per 6-4.
Quarto set, l’australiano serve per primo. Sembra essersi calmato nella pausa (Djokovic è uscito dal campo alla fine del terzo set), con un discreto rendimento del servizio vince il suo primo game. Nel quinto game Nick si porta 40-0, perde due punti e inizia un siparietto col suo angolo. Stavolta, a differenza del finale del terzo set, spara un diritto imprendibile e chiude il game, portandosi avanti 3-2. Novak è una macchina al servizio, sembra inattaccabile, 3 pari. Kyrgios accende e spegne “la radio”, serve con meno continuità ma regge senza concedere palle break, portandosi avanti 5-4. Djokovic non trema, si porta 5 pari. Kyrgios ora sprizza energia da tutti i pori, salta su ogni palla (anche se continua a dialogare con l’arbitro) e si assicura il tiebreak portandosi 6-5. Si arriva al tiebreak, e Kyrgios inizia con un doppio fallo. Un regalo che manda avanti Djokovic, sino al 4-1 e poi 5-1 con un diritto sparacchiato in rete dall’australiano. Un altro scambio è vinto da Novak, 6-1 e cinque Championship point. Ne salva due col servizio Nick, ma sul 6-3 serve Djokovic. Avanza “Nole” e il passante di Kyrgios non passa la rete. A braccia alzate Novak chiude la partita in 3 ore, e di nuovo si “gusta” l’erba del centre court e poi si sdraia e “vola sul campo”, con quell’esultanza mostrata contro Sinner e che ha fatto il giro del mondo. Non una prestazione delle migliori, ma il campo ha confermato che è il più forte su questo campo. Più solido e meritatamente campione.
N. Djokovic vs N. Kyrgios
15 ACES 30
7 DOUBLE FAULTS 7
75/119 (63%) FIRST SERVE % IN 91/125 (73%)
62/75 (83%) WIN % ON 1ST SERVE 64/91 (70%)
27/44 (61%) WIN % ON 2ND SERVE 18/34 (53%)
21/35 (60%) NET POINTS WON 19/34 (56%)
2/4 (50%) BREAK POINTS WON 1/6 (17%)
43/125 (34%) RECEIVING POINTS WON 30/119 (25%)
46 WINNERS 62
17 UNFORCED ERRORS 33
132 TOTAL POINTS WON 112
2632.7 m DISTANCE COVERED 2827.7 m
10.8 m DISTANCE COVERED/PT .11.6 m