Lorenzo Sonego si qualifica al terzo turno del Roland Garros. L’italiano ha sconfitto il portoghese Joao Sousa, fresco finalista nell’ATP 250 di Ginevra, con il punteggio di 7-6 (7-4) 6-3, 6-4.
Sonego parte bene fin dai primi game: break in apertura e partita che sembra andare sui binari giusti. Sul 2-1, 30-0, però, l’italiano si distrae e arriva a offrire palla break, subito sfruttata da Sousa. Copione identico sul 3-3: prima il torinese torna avanti di un break, poi lo restituisce subito, questa volta a zero. Sonego adesso è in affanno al servizio e nel dodicesimo game deve salvare quattro set point, di cui due consecutivi sotto 15-40. Il successivo tiebreak, però, come spesso avviene, punisce chi ha avuto più occasioni: dopo un’ora di gioco a Sousa è fatale un unico mini-break, arrivato sull’1-3.
Nel secondo set Sonego scappa subito 3-0 e questa volta non si fa riprendere. Anzi, l’italiano avrebbe persino la possibilità di mettere al segno il doppio break, ma non sfrutta il 30-0 di vantaggio in risposta nel quarto game. Sotto 2-5, Sousa chiede un medical timeout per un problema al piede, segnale che i molti match giocati negli ultimi giorni iniziano a pesare sulle gambe. Per il portoghese è già tempo di pensare al terzo set e infatti Sonego chiude il parziale 6-3 in 45 minuti.
Sousa sembra non avere più energie e subisce il break anche in apertura di terzo set. La partita ormai si gioca sui turni di servizio di Sonego e, dopo aver annullato due palle break nel sesto game, l’italiano si porta addirittura 5-2, con doppia chance sulla racchetta di chiudere il match. Sousa prolunga la partita fino al 5-4, ma l’italiano non sbaglia più e si aggiudica la sfida al terzo match point in due ore e 39 minuti di gioco.
Al terzo turno Sonego affronterà il norvegese Casper Ruud, testa di serie numero 8 del torneo.
Hurkacz b. Cecchinato 6-1, 6-4, 6-2
Finisce al secondo turno il Roland Garros di Marco Cecchinato. L’italiano, che è stato semifinalista a Parigi nel 2018, non partiva favorito contro la testa di serie numero 12 Hubert Hurkacz, il quale ha rispettato il pronostico imponendosi con il punteggio di 6-1, 6-4, 6-2, in un’ora e mezza esatta di gioco.
Il primo set è un monologo di Hurkacz: dall’1-1 Cecchinato non vince più un game e non riesce a salvare nessuna delle due palle break concesse sull’1-2 prima e sull’1-4 poi. Il primo parziale si chiude dopo 22 minuti e una statistica in particolare rende l’idea di quanto sia stato impietoso: l’italiano ha vinto soltanto 11 punti su 36, di cui appena cinque al servizio.
La tendenza negativa non si inverte nel secondo set: Hurkacz mette subito a segno il break e questo gli permette di controllare il parziale, che ormai si gioca soltanto sui suoi turni di servizio. Cecchinato prova a rimanere attaccato nel punteggio, ma non riesce neanche a scalfire il polacco: a fine set saranno soltanto due i punti persi da Hurkacz al servizio, entrambi in un unico game, l’ottavo.
Il terzo parziale si snoda sulla falsariga del secondo. Hurkacz va subito avanti 2-0 e mette Cecchinato nella condizione di dover cercare gli straordinari in risposta. Game dopo game il polacco gestisce il match con serenità sempre maggiore, tanto da prendersi un altro break nel settimo gioco, prima di chiudere la partita al primo match point utile.
Al terzo turno Hurkacz affronterà David Goffin, con il belga che ha vinto l’unico precedente giocatosi a Roma un paio di settimane fa.