Di Redazione
La carriera di Simone Bendandi prosegue in azzurro. Anche per quest’anno, infatti, il tecnico Mazzanti e la Fipav lo hanno scelto per guidare le azzurre, che non partiranno per la VNL, nei collegiali in programma tra giugno e luglio.
“Si tratta di un’altra esperienza bellissima, che accresce il mio cammino personale e con la maglia azzurra che è sempre un onore indossare. Ringrazio Mazzanti per la fiducia che mi ha dato e per la possibilità di rimanere legato al suo lavoro e inoltre vorrei fare il mio in bocca al lupo a lui e alla nazionale per gli impegni di questa estate” racconta entusiasta in un articolo di Andrea Santomieri per il Corriere di Romagna – Forlì.
Non solo felicità, però, nelle parole di Bendandi. Il coach originario di Ravenna, infatti, non può non pensare alla retrocessione forzata della sua Olimpia Teodora, che ha guidato per tre anni e che ripartirà dalla serie B1 la prossima stagione, non per motivi di classifica.
“C’è molto dispiacere per come sono andate le cose, anche se la notizia era già nell’aria e io ero abbastanza preparato, l’ufficialità data dal presidente è stata molto dolorosa. È un peccato perché negli anni abbiamo dimostrato la qualità del lavoro che si può improntare qui a Ravenna e inoltre abbiamo sempre avuto ottimi riscontri. Quest’anno avevamo anche uno staff con una qualità molto buona ed eravamo ben rodati nel poter offrire una buona preparazione alla squadra. Sono dispiaciuto ma non deluso perché in questi anni mi sono reso conto che Ravenna non è pronta per la pallavolo di alto livello e per poter mettere in piedi un cammino che di anno in anno può portare all’A1. C’è gente che per farlo ha speso tanto ma nonostante questo non ci si è mai riusciti”.
Sul suo futuro, Bendandi afferma di aver ricevuto diverse proposte ma di non aver fretta a decidere. Di una cosa, però, è certo: “Un altro anno come quello appena passato non lo avrei fatto. Ho voglia di nuovi stimoli e di una qualità migliore, cosa che ora Ravenna non offre”.