Il Roland Garros è stato ufficialmente posticipato di una settimana nella speranza che un maggior numero di tifosi possa essere presente. L’evento, inizialmente previsto tra il 13 maggio e il 6 giugno, avrà luogo dal 30 maggio al 6 giugno. Le qualificazioni si disputeranno nella settimana precedente. Lo slittamento era già stato preannunciato da Roxana Maracineanu, ministro dello sport francese: “Stiamo discutendo con la federazione per trovare una nuova data: cercheremo di farla coincidere con la possibile ripresa di tutte le manifestazioni sportive e dei grandi eventi”.
Il presidente della Federazione francese di tennis, Gilles Moretton, ha dichiarato: “Sono lieto che i colloqui con le autorità pubbliche, gli organi direttivi del tennis internazionale, i nostri partner ed emittenti, e il continuo lavoro con WTA e ATP abbiano reso possibile il posticipo del Roland Garros. Ci sono maggiori possibilità che la situazione sanitaria migliori e questo aumenta l’opportunità di accogliere alcuni spettatori al Roland Garros. Per i tifosi, i giocatori e l’atmosfera la presenza del pubblico è fondamentale per la buona riuscita del torneo”.
Roland Garros posticipato: le conseguenze
La Federtennis francese spera che da giugno saranno in vigore dei protocolli sanitari più morbidi. L’obiettivo è aumentare il numero degli spettatori e implementare i servizi associati all’evento, riaprendo terrazze e ristoranti all’aperto, che frutterebbero decine di milioni di euro dopo le perdite economiche del 2020. Il posticipo del Roland Garros interferirà con l’inizio della stagione sull’erba. I tornei principalmente impattati saranno Stoccarda, Nottingham e Hertongebosch (dal 7 al 13 giugno), già annullati lo scorso anno. La Federtennis francese potrebbe decidere di risarcirli economicamente.