Di Redazione
Ci sarà anche Tommaso Fabi a referto per la Sieco Service Ortona nella sfida di oggi sul campo di Lagonegro: il centrale ha scontato la squalifica di tre mesi inflittagli dal Tribunale Federale per la positività al THC. Uno scivolone che poteva costare carissimo al giocatore maceratese, a cui però la società ha deciso di confermare la fiducia: “L’ho combinata davvero grossa – confessa in un’intervista esclusiva al Messaggero Abruzzo – ho deluso tutti, società, compagni di squadra, allenatore, ma soprattutto la mia famiglia. Tra sospensione e squalifica ho trascorso sicuramente il periodo più brutto della mia vita“.
“Un macello, ho fatto – continua Fabi – e anche i dirigenti della società mi hanno randellato per bene. Ma ci mancherebbe. Me lo merito, e ancora adesso non posso negare di essere sereno. Se potessi tornerei indietro“. Per la tensione, il centrale aveva addirittura perso 5 kg: “Adesso ne ho recuperati 3, ma tra la sanzione e poi la positività al Covid ero sceso di peso in maniera preoccupante. Non era questa però la mia principale preoccupazione. Ero, e lo sono tuttora, angosciato per aver tradito gli insegnamenti dei miei genitori“.
L’allenatore Nunzio Lanci ha accolto il ritorno di Fabi a braccia aperte: “È un ragazzo come gli altri, ha capito di aver sbagliato ed è stato perdonato. Guardiamo avanti, contro la Geomedical ci sarà bisogno anche di lui“.