in

Picasso PS-01, la supercar svizzera pronta a essere svelata

Si annuncia leggera e aggressiva, con un nome quasi spagnoleggiante. Ma in realtà questa supercar è svizzera, e anche piena d’arte: la PS-01 di Picasso Automotive si svela oggi in alcuni teaser.

Linee disegnate da Roberto Curtò

Sviluppata a Lugano, la vettura si basa su una piattaforma leggera con sottotelaio posteriore in fibra di carbonio, come tutta la carrozzeria della Picasso, sviluppata ex novo da una startup del Ticino. Il peso complessivo è di soli 900 kg. A livello estetico, la PS-01 ostenta un grande alettone posteriore sempre in fibra di carbonio che completa le linee fluide e aggressive dell’auto, disegnate da Roberto Curtò. Due tubi di scappamento e sul tettuccio un bocchettone per aiutare il raffreddamento del motore, posto al centro dell’auto, completano la visione posteriore, mentre davanti spiccano spoiler, griglia e fari a LED.

Guarda la gallery

Picasso PS-01, la supercar svizzera pronta a essere svelata

Ferrari 360 Modena GT Dolomiti Superski: ritrovata negli USA, ma con livrea Gulf

Il motore arriva dall’Italia

Sul motore ancora non si hanno dettagli, ma dalla Svizzera fanno sapere si tratti di un V6 biturbo ripreso da un’auto italiana – ancora segreto il nome – che scarica a terra di 600 Cv; altre garanzie tecniche riguardano la trasmissione Sadev, le sospensioni Ohlins e impianto frenante Carbo Brake. Da una delle foto della preparazione, possiamo intuire la seduta molto bassa e dei sedili sottili, ed è il massimo che riusciamo a scorgere oltre a quanto la casa volesse svelare.

Incertezza sull’uscita

Le immagini giunte per il momento non svelano le forme precise e la livrea della Picasso PS-01, come non è chiara la data di uscita della supercar. Le voci dell’ambiente sostengono che già alcuni ordini siano arrivati in Svizzera per prenotarla.

Supercar, la top 10 delle sportive dimenticate


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


Tagcloud:

Trento subito in campo, mercoledì arriva Padova

Intervista post partita a Gianluca Loglisci e Andrea Ippolito