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Vita da opposto per Giuditta Lualdi: “All’inizio mi veniva da ridere…”

Di Redazione

Si sapeva che per Giuditta Lualdi sarebbe stata una stagione importante, quella del ritorno nella sua Busto Arsizio per vestire la maglia della Futura Volley Giovani. Ma che le vicende della Serie A2 l’avrebbero portata addirittura a passare dal ruolo di centrale a quello di opposto non se lo aspettava proprio nessuno: tantomeno la stessa Giuditta, che lo racconta in un’intervista a Samantha Pini su La Prealpina. “Quando Matteo (Lucchini, n.d.r.) mi ha proposto la cosa, lì per lì mi è venuto da ridere” ammette la giocatrice bustocca.

Si trattava di un grosso cambiamento – continua Lualdi – di una responsabilità non da poco, per lui ma anche per me. L’ho però accolta in modo positivo perché avrebbe potuto aiutare la squadra a superare un momento di difficoltà dal punto di vista fisico e dei risultati“. Questo non significa però che si sia trattato di un passaggio facile: “Sono due ruoli molto diversi – spiega l’atleta della Futura – da un punto di vista tecnico e tattico. Inizialmente c’è stato un grosso lavoro sul cambio di rincorsa e sul tempo della palla alta, sullo spostamento a muro e sul posizionamento in difesa. L’avere attitudine verso questo tipo di gioco e l’essere propositiva mi ha aiutata molto; il resto è stato lavoro di squadra per trovare l’amalgama“.

E se adesso le chiedessero di scegliere tra i due ruoli? “Domanda da un milione di euro – ride Giuditta –. Sono nata centrale e sarebbe ragionevole continuare a farlo, però giocare da opposto mi piace, amo il tipo di responsabilità che comporta. Credo che mi metterei in discussione un’altra volta e continuerei come posto 2“.

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