Le spalle al muro dopo una stagione di rimpianti, la bacheca ancora vuota nonostante gli enormi investimenti, e il più grande “sold out” nella storia del volley italiano da onorare con l’ultimo sforzo: l’impresa della Sir Sicoma Colussi Perugia nella semifinale della Champions League è ancora parziale, ma a suo modo è già storica.
Perugia conquista la sua prima finale di sempre contro la squadra più forte d’Italia, la Lube Civitanova già vincitrice della Coppa Italia, dominatrice della regular season e prima candidata allo scudetto: cinque set drammatici, l’infortunio di Birarelli e il dominio assoluto nel tie break sono il prologo perfetto al duello coi bicampioni in carica dello Zenit Kazan. La prima semifinale è stata senza storia: 3-0 secco all’outsider della final four, la Recycling Volleys Berlino che alle 16.00 contenderà alla Lube il premio di consolazione.
Alle 19.00 Perugia dovrà tentare di ripetere le fiammate al servizio e, soprattutto, il lavoro impeccabile a muro che è fruttato 16 killer block in cinque set contro Juantorena e compagni. Il resto dipenderà dall’ispirazione dell’avversaria, che per potenza e numero di opzioni non ha eguali al mondo. Kazan riparte dai 20 punti in due set del mostro Wilfredo Leon, Perugia dai 20 di un grande Atanasijevic e dai 15 di un Ivan Zaytsev in crescita. I diecimila del PalaLottomatica sono pronti: la finale di Champions è solo su Fox.