A Madrid, quarto ATP Masters 1000 stagionale, in corso sulla terra rossa della Caja Magica, va in scena una delle più grandi sorpresa del 2018: Rafa Nadal viene battuto 7-5, 6-3 da Dominic Thiem, che raggiunge la semifinale del Masters madrileno. Si ferma così a 21 la striscia di match vinti sulla terra senza concedere un set e a 50 quelli conquistati di fila dal maiorchino, che ha battuto il record di set vinti consecutivamente su una stessa superficie, migliorando la striscia di 49 che apparteneva a John McEnroe (1984 sul veloce). Dopo l’”undecima” sia a Montecarlo che a Barcellona, portando a 77 i trofei in carriera (su 113 finali), Rafa fallisce a Madrid, bloccandosi a 38 successi (403 quelli in carriera) a fronte di una sola battuta d’arresto nelle ultime due stagioni sulla sua superficie preferita. L’ultimo stop di Nadal sulla terra risaliva, scherzo del destino, agli Internazionali d’Italia dello scorso anno, proprio per mano di Thiem. L’austriaco, numero 7 del ranking mondiale e quinta testa di serie, ha interrotto la corsa verso il sesto trionfo dopo quelli nel 2005, 2010, 2013-2014 e lo scorso anno, che gli avrebbe garantito di rimanere sul trono mondiale. Trono su cui, da lunedì, tornerà a sedersi Roger Federer, almeno fino a Roma. Il match ha visto un autentico dominatore, Dominic Thiem. L’austriaco dimostra di non avere timori e al terzo tentativo strappa il servizio a un Nadal non troppo in palla, piazzando il break del 3-4. Thiem spreca un set point, regalando poi con due errori il break del 5 pari che rimette in carreggiata Rafa. Inaspettatamente il numero 1 del mondo commette 3 clamorosi errori che consegnano a Thiem una seconda occasione di servire per il set: questa volta l’austriaco non trema e chiude 7-5 in un’ora e 5′. Nadal chiude così la sua striscia vincente sul rosso a 50 set (record all-time), proprio contro colui che per ultimo aveva battuto il 16 volte vincitore di uno Slam. Rafa lotta come un leone nel terzo game del secondo parziale (8’45”), ma alla quinta palla break deve cedere ancora una volta il servizio che consente a Thiem di mettere la freccia (2-1). Nadal agguanta ancora la preda nel sesto game, ma la vede sfuggire subito dopo, quando cede il servizio e riconsegna il pallino all’avversario, che chiude i conti 6-3 in meno di due ore di gioco, volando in semifinale dove troverà Kevin Anderson.
Lajovic, niente da fare con Anderson
Finisce ai quarti la favola di Dusan Lajovic. Il serbo, numero 95 Atp, passato attraverso le qualificazioni, è protagonista di una delle settimane più belle della sua carriera, ha visto interrompere la sua corsa da Kevin Anderson, che si è imposto 7-6, 3-6, 6-3 in due ore e 12′ di gioco. Lajovic aveva estromesso il russo Karen Khachanov, numero 38 della classifica mondiale, e il francese Richard Gasquet, numero 29 Atp, prima di togliersi la soddisfazione di superare in rimonta, anche Juan Martin Del Potro, quarta testa di serie del seeding, staccando per la prima volta in carriera il pass per un quarto di finale di un 1000. Per Anderson, numero 8 del ranking e settimo favorito del torneo, si tratta della prima volta in semifinale a Madrid.
Prosegue la favola di Shapovalov. Zverev c’è
Continua la magica settimana di Denis Shapovalov, che dopo essersi preso lo scalpo del connazionale Milos Raonic, si è imposto in tre set su Kyle Edmund, raggiungendo la semifinale del 1000 madrileno. Il canadese, numero 43 Atp, ha battuto il britannico (numero 22 del ranking, giustiziere di Novak Djokovic) con i parziali di 7-5, 6-7, 6-4 dopo una battaglia lunga due ore e 28′. In semifinale il Next Gen canadese incrocerà un altro baby talento, Alexander Zverev, numero 3 della classifica mondiale e secondo favorito del seeding, che ha superato 6-4, 7-5 lo statunitense John Isner, numero 9 ATP, prendendosi così la rivincita della finale persa a Miami.