ROMA – “Internazionali di tennis non più a Roma”. E’ il monito e lo sfogo (non il primo) di Angelo Binaghi, presidente della Fit, nella conferenza di chiusura del torneo capitolino, quest’anno spostato dalla tradizionale data di maggio a settembre a causa della pandemia.“Negligenza di chi dovrebbe supportarci”Binaghi non ce l’ha con la Sindaca Raggi (“l’attuale amministrazione comunale di Roma ha fatto per noi tutto il possibile fare ed è stata sempre disponibilissima”), ma comunque si toglie un sassolino dalla scarpa: “Se fossi sicuro di non perdere l’appeal del torneo, lo avrei già spostato. Il Foro Italico è un posto meraviglioso, che solo la Capitale può offrire, ma quest’anno abbiamo avuto un grandissimo problema che ha portato un grandissimo danno ai nostri juniores, costretti ad anticipare le spese per la trasferta al Roland Garros: questo accade per la negligenza di chi avrebbe dovuto supportarci e io non posso sopportarlo. Siamo affezionati a Roma, ma non nascondiamo i difetti che la ‘romanità’ crea al nostro torneo: dobbiamo capire se possono essere superati. Ricordo che il torneo è della federazione italiana tennis, non del comitato laziale: abbiamo l’esperienza e ci sono le condizioni per fare una scelta importante. A Torino per le Atp Finals abbiamo trovato una collaborazione mai vista prima”. Parziale consolazione il ritorno del pubblico dalle semifinali: “Siamo felici e orgogliosi di aver ottenuto questo risultato perché pensiamo che sia un inizio, un gesto simbolico molto importante non solo per il tennis ma per tutto lo sport italiano”. Dal punto di vista agonistico poteva andare meglio: “E’ mancata l’impresa dei nostri azzurri come in passato hanno fatto Pennetta, Schiavone, Vinci, ma anche Cecchinato e Fognini, ma siamo convinti che le prospettive del nostro tennis, grazie ai nostri giovani, saranno straordinarie nei prossimi anni”.“Dal 2022 torneo di due settimane”Roma o non Roma, Binaghi conferma che dai prossimi anni ci saranno novità interessanti: “Penso che l’upgrade degli Internazionali d’Italia possa avverarsi presto. Non dovrebbero essere soltanto 10-11 giorni, ma 12 giorni di main draw e altri tre di qualificazione, quindi due settimane per il torneo di Roma e altre due settimane per Madrid. Il nuovo torneo sarà a 96 giocatori e dovrebbe partire dal 2022 o forse dal 2023. Al riguardo parlerò col Consiglio federale appena nominato e discuteremo con i nostri partner: è possibile anche che si parta dal 2023, è una delle cose che dovrà discutere il board dell’Atp ma è ancora presto. Non ho fatto le analisi per capire se ce la faremo, perché sei milioni di dollari in più non sono uno scherzo: in un altro momento storico avrei chiesto addirittura di partire nel 2021, non nel 2022, ma ora ci sono delle cose da considerare”.
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Tennis, Binaghi: ''Valuteremo se spostare Internazionali da Roma''
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