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La Conferenza stampa del torneo di Roma: Le parole di Angelo Binaghi sul rimborso dei biglietti e la scelta assurda di giocare a porte chiuse ” Eravamo disposti fino all’ultimo momento a fare qualunque cosa perché il pubblico potesse essere presente agli internazionali BNL d’Italia anche in misura molto minore di come ieri il governo francese ha concesso al Roland Garros”

Queste le parole complete di Angelo Binaghi durante la conferenza stampa di presentazione del torneo di Roma.

Rimborso Biglietti: “In ogni caso, per quanto riguarda il torneo e per quanto riguarda il rimborso dei biglietti e degli abbonamenti, abbiamo deciso di fare molto di più di quanto oggi ci sia consentito dalla legge. Rimborseremo gli acquirenti con quello che abbiamo chiamato “super-voucher” che avrà un valore maggiorato del 25%. Potrà essere speso, anziché in un anno, nei prossimi due anni e potrà essere speso sia per gli internazionali BNL d’Italia sia per le Next Gen ATP Finals e anche a Torino per le ATP Finals.
Nel frattempo, siccome questa decisione ci è arrivata purtroppo 48 ore fa, stiamo anche cercando la copertura finanziaria per rimborsare tutti coloro che non intenderanno usufruire di questo “super-voucher”
.

La scelta di giocare il torneo: “Quando in primavera si è trattato di dover decidere, come hanno fatto in tanti, e non far disputare questo torneo o di cominciare ad affrontare quella lunga serie di difficoltà e di problemi che la pandemia ci stava profilando all’orizzonte, abbiamo deciso di lottare fino in fondo e lo abbiamo fatto per una serie di motivi importanti. Lo abbiamo fatto innanzitutto perché ce l’ha chiesto il Ministro e perchè lo abbiamo condiviso con il presidente Cozzoli. Abbiamo lottato perchè abbiamo un presidente italiano dell’Atp, per la prima volta, che è stato sicuramente sfortunato, ha cominciato nel periodo peggiore possibile però ha un programma rivoluzionario. E’ una persona di grande valore, lo dobbiamo sostenere e vogliamo dimostrargli che il suo programma è giusto, il suo programma che contiene un upgrade del torneo di Roma. E soprattutto dobbiamo anche essere grati, noi abbiamo questo difetto siamo riconoscenti, e nei confronti dell’ATP lo dobbiamo sicuramente essere perché negli ultimi anni ci ha gratificato con l’organizzazione delle Next Gen ATP Finals a Milano e infine con la realizzazione del sogno delle ATP Finals a Torino.
Lo dovevamo a quegli sponsor e soprattutto anche a questa amministrazione comunale che, anche in un momento di grande difficoltà hanno deciso di stare al nostro fianco come è più di prima. Lo dovevamo ai nostri atleti: abbiamo un settore maschile che forse non è mai stato così forte al quale non potevamo togliere un’occasione straordinaria come il torneo di Roma in un momento così importante della loro carriera. E
Poi infine, ragionandoci bene, abbiamo deciso di lottare fino in fondo perché credo che i dirigenti debbano soprattutto dare l’esempio, anche loro atleti, e far vedere che si lotta sempre fino in fondo, anche in condizioni molto difficoltose come queste, per cercare di raggiungere il miglior risultato possibile”.
“Siamo un set pari. Abbiamo vinto il primo, in cui ci giocavamo l’organizzazione di questo torneo. Abbiamo perso il secondo quello nel quale abbiamo cercato di portare il pubblico agli internazionali BNL d’Italia. Abbiamo perso il secondo set 76, per poche palle. Gli ultimi punti sono stati decisivi. Adesso abbiamo il terzo set quello finale: lo giocheranno i nostri giocatori le nostre giocatrici in campo. Sono molto forti. Faremo il tifo per loro”.

Questione Porte Chiuse: “Certo che è un’enorme ingiustizia. Mentre altri sport, in tante altre regioni d’Italia, in questi giorni vengono autorizzati ad avere la presenza anche indoor di migliaia di persone, nessuno quest’anno potrà entrare nella più grande manifestazione sportiva che c’è nel nostro Paese.
Credo che il dottor Pierro e il Ministro Spadafora possano essere buoni testimoni di come noi del tennis, sin dal mese di marzo, abbiamo capito quanto fosse delicato il problema. Quanto fosse importante la salute. Quanto fosse difficile il compito che il Governo aveva davanti e quanto dovessero essere gravi le decisioni che si sarebbero dovute prendere.
Ma credo che siano anche buoni testimoni di quanto siamo stati consapevoli di questo, di quanto abbiamo sostenuto tutte le scelte, nel nostro piccolo, fatte dal Governo in materia di sport anche quando andavano a penalizzare la nostra disciplina che già sapevamo essere la più sicura di tutte.
In questi mesi abbiamo inviato al Comitato tecnico-scientifico due protocolli differenti. Riteniamo di aver seguito tutti i suggerimenti che ci sono stati indicati.
Eravamo disposti fino all’ultimo momento a fare qualunque cosa perché il pubblico potesse essere presente agli internazionali BNL d’Italia anche in misura molto minore di come ieri il governo francese ha concesso al Roland Garros, autorizzando 11500 spettatori al giorno. Abbiamo presentato al CTS anche lo stesso protocollo presentato dalla Federazione Francese con la divisione del ‘site’ in tre comparti autonomi e indipendenti pur di riuscire a portare a casa il risultato.
Non c’è stato niente da fare. Non avendo risposte la settimana scorsa, nella serata del 31 agosto, io e il presidente Cozzoli abbiamo chiesto invano un incontro urgente al Presidente della Regione.
La Regione Lazio, quella in cui il nostro torneo genera un indotto, stimato da illustri università, di oltre 100 milioni di euro l’anno (che in un anno come questo forse sarebbero stati di meno ma sarebbero valsi di più) la sera del 4 settembre ci ha scritto tramite il Capo di gabinetto e ci ha spiegato di non volersi prendere la responsabilità di autorizzare l’ingresso del pubblico così come concessole dal comitato tecnico-scientifico, magari chiedendoci di revisionare l’ultimo protocollo inviato. E ci ha comunicato di volersi adeguare alle raccomandazioni finali del CTS sulle ‘porte chiuse’”.

Danno enorme: “Il danno è enorme. Lo è per la nostra Federazione e sicuramente anche per i nostri soci della società Sport e Salute. Lo è per i giocatori che non potranno avere il sostegno del pubblico, di tutti i nostri appassionati. Lo è sul piano economico per le aziende che avrebbero lavorato per gli Internazionali BNL d’Italia e per tutte quelle dell’indotto: mi riferisco agli allestitori, ai fornitori di servizi, agli hotel, ai ristoranti, ai tassisti, ai commercianti.
Ma un danno enorme, più in generale, per tutte le altre Regioni. Perché se ci avessero detto per tempo che questo sarebbe stato l’orientamento, come hanno fatto a Cincinnati, noi avremmo spostato il torneo. Lo avremmo potuto disputare a Genova, dove c’è un impianto già pronto e si disputa il più grande Challenger d’ Italia. Lo avremmo potuto disputare in Puglia, ad esempio, dove nel tempo si è disputata un’edizione femminile degli Internazionali. Ci sarebbero state molte regioni, molte location dove poter disputare gli internazionali BNL d’Italia in forma ridotta per il pubblico se non è necessario un impianto da 10000 spettatori come oggi è necessario in un anno normale.
La realtà è che nelle altre Regioni fanno sempre di tutto per avere i nostri grandi eventi”.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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