A est di Cagliari, all’estremo sud dell’isola, tra Teulada e Pula, si distende uno dei tratti costieri che rendono la Sardegna famosa in tutto il mondo per l’incredibile bellezza del suo mare, le tradizioni e le testimonianze del passato. Un luogo in cui i panorami si colorano di azzurro intenso, mescolato al verde della macchia mediterranea e al rosa dei fenicotteri che vivono sereni nei numerosi stagni della zona; fino ad accarezzare antiche rovine, che arrivano a toccare, imponenti e suggestive, le acque limpide del Mediterraneo.
Si parte da Teulada, nel basso Sulcis, piccolo centro molto pittoresco e ricco di storia, che deve soprattutto la sua notorietà ai sorprendenti scenari costieri presenti nel suo territorio, tra scogliere a picco, intervallate da calette sognanti e piccole spiagge di sabbia finissima. Tra le “perle” più note, Tuerredda, Porto Tramatzu, con l’arenile bianco e il fondale basso fino all’isolotto antistante; poi Sa Canna, Piscinnì. Per non parlare delle splendide cale di Capo Malfatano, con la suggestiva baia, e ancora, fino a raggiungere, lungo la litoranea panoramica SP71, l’imponente bellezza di Capo Spartivento. Questo promontorio, affascinante e selvaggio, che ospita uno dei fari più antichi di tutta la Sardegna, separa il golfo di Teulada da quello di Cagliari, e introduce al territorio di Chia, frazione costiera del comune di Domus De Maria.
In quest’area, nell’antichità, si trovava la città di Bithia, prima fenicia e poi romana, di cui si possono ancora scorgere i resti nei pressi della torre costiera spagnola del XVII secolo. Li si raggiunge facilmente attraverso una facile passeggiata a piedi o in mountain bike attraverso la strada sterrata che parte dalla fine di viale del Porto. Nei pressi della torre, chi volesse proseguire la passeggiata, può percorrere alcuni chilometri lungo la costa, in direzione est, attraverso l’antica via romana che collegava Bithia alla famosa Nora. Un tratto splendido per panorami e bellezza della costa. Alle spalle del litorale di Chia, da non perdere è lo stagno di Spartivento, oasi naturalistica rifugio per numerosi uccelli, compresa una nutrita colonia di fenicotteri.
L’itinerario prosegue per alcuni chilometri sulla SS195, fino a raggiungere Pula, nel cui territorio si trovano i preziosi resti dell’antica Nora. Un’area archeologica, oltre che importante per le notevoli testimonianze, suggestiva per la posizione a ridosso del mare di Capo Pula, con spunti panoramici fuori dal comune. Nora è stata la prima città fenicia in Sardegna. Le sue origini risalgono all’VIII secolo a.C., ma è sotto la dominazione romana che divenne ricca e potente. Lo testimoniano la bellezza dei palazzi nobiliari, del foro, delle terme e dei mosaici, che si alternano a templi punici e romani e santuari fenici. Lo splendido anfiteatro, da circa 1000 posti, in estate ospita il festival La Notte dei Poeti. Molti dei reperti rinvenuti negli scavi si trovano nel Museo Giovanni Patroni di Pula e nel Museo Archeologico di Cagliari.
A impreziosire il sito, infine, l’incredibile scenario marino tutt’attorno, con le insenature sabbiose, l’acqua cristallina e il promontorio dominati dalla torre del Coltellazzo.