ROMA – “Quasi tutti i piloti fanno motocross: sfortunatamente è un po’ rischioso, è solo una questione di tempo” prima di farsi male, ma vale la pena rischiare. Brad Binder è uno dei tanti piloti della MotoGP che usano il motocross come parte fondamentale del suo allenamento e, dopo il recente infortunio alla clavicola di Andrea Dovizioso su una moto da cross, ammette che si tratta di un allenamento un po’ pericoloso, ma difficilmente la scuderia proverà a limitarlo.
Allenamento rischioso
“Preferisco correre il rischio, perché per me non esiste una forma migliore di allenamento. Il motocross mi piace molto: fa lavorare molto duramente e l’ho sempre amato. Se dici alla scuderia che fai motocross sembrano contenti, ma se ti fai male ovviamente la storia è diversa”, spiega. “È sempre complicato. Cerco di non andare mai troppo oltre, mi spingo al massimo all’80% e cerco di usarlo di più per i benefici dell’allenamento. Ogni pilota ha avuto i suoi momenti con il motocross, ma l’infortunio è dietro l’angolo… Spero di evitarlo”, ha concluso.
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