Una delle notizie più importanti e che certamente ha regalato un dispiacere ai tifosi di pallavolo italiani e di Modena in particolare è stata quella riguardante l’addio dello zar alla città emiliana.
Destinazione Russia, intanto per un anno, poi si vedrà se ci saranno i presupposti per un ritorno in Italia di uno dei pallavolisti più amati nel nostro Paese.
Modena è stata costretta come molti altri club a fare un grosso sacrificio, l’emergenza coronavirus ha lasciato e sta lasciando purtroppo dei segni anche nel tessuto economico, le società hanno giocoforza dovuto rivedere i piani e i programmi per la stagione 2020/21.
Sulla vicenda è intervuto l’allenatore di Modena Andrea Giani che intervistato da fanpage.it ha espresso il suo pensiero : ” Dobbiamo innanzitutto fare un discorso di categorie e noi certamente con Zaytsev, Anderson e Bednorz ne abbiamo perso tre di prima fascia. Sostituirli non è semplice perchè hanno un costo molto alto però se non bisogna fare i conti in tasca ai giocatori non bisogna farli nemmeno alle società. E’ facile promettere e poi non mantenere e dire “mi sono sbagliato”. Ci dispiace perdere certi giocatori ma è una condizione del mondo reale, non è un capriccio. Mi dispiace perchè sono anche molto legato a Ivan ma non si poteva fare altrimenti. Questa è una stagione in cui i conti sono molto importanti e bisogna stare attenti. Bisogna essere bravi ad avere ciò che si ha .”
Giani difende la scelta di Modena
Giani difende dunque la scelta di Modena che in modo razionale ha fatto i conti con la situazione attuale e non ha voluto fare il passo più lungo della gamba. Un sacrificio, questo è certo, ma in questo momento come ha sottolineato il coach , la cosa importante è guardare anche e soprattutto al bilancio provando a sfruttare al meglio le risorse che si hanno a disposizione.
Il campionato italiano, sia maschile che femminile, ha fatto comunque in queste settimane un grosso sforzo per trattenere nella nostra Lega il numero più alto di top-players, fondamentale mantenere competitivo il nostro movimento anche e soprattutto in un anno che ci accompagnerà alle Olimpiadi di Tokyo .
La speranza naturalmente per i tifosi italiani appassionati di questo meraviglioso sport quello di rivedere al più presto in Italia lo zar, che il suo non sia un addio ma solo un arrivederci.