In splendida posizione panoramica, come un’esclusiva terrazza che domina Trapani, le saline, il monte Cofano e le azzurre Egadi all’orizzonte, Erice affascina da secoli chi la raggiunge con l’incanto del suo abitato. Proprio lei, la città dei misteriosi Elimi, popolo anellenico forse discendente dell’antica Troia, e terra di conquista per cartaginesi e romani. Lo testimoniano i resti (sulla collina del Castello) di un luogo sacro in cui veniva praticato il culto di una divinità legata alla natura, identificata con Astarte, presso i Fenici, e con Venere Ericina, presso i Romani. Ma soprattutto, inespugnabile fortezza durante il medioevo, periodo storico che si respira ancora oggi passeggiando tra i suoi vicoli acciottolati.
Il simbolo della città di Erice è senza dubbio il Castello normanno, che domina il borgo in posizione strategica; è raggiungibile con la funivia da Trapani, oppure, per gli appassionati camminatori, attraverso un piacevole sentiero. Costruito sui resti di un antico tempio dedicato a Venere, accanto vi si possono ammirare anche alcune torri di avvistamento e i giardini in stile inglese, voluti dal conte Agostino Pepoli nella seconda metà del 1800.
Il nucleo abitativo oggi sorge sulla vetta dell’omonimo monte, a 720 m. slm. Passeggiando per il borgo, colpisce la roccia griglia degli edifici, che nascondono testimonianze che rincorrono le varie epoche attraverso le relative manifestazioni architettoniche, da quella normanna alla barocca, passando per il gotico ai classici stilemi quattrocenteschi. Un sorprendente viaggio nella storia, arricchito dalle vetrine dei laboratori di artigianato locale, che espongono tappeti e ceramiche variopinte, o dalla varietà di dolciumi esposti nelle rinomate pasticcerie ericine.
Durante la visita si andrà alla scoperta della Chiesa Madre, che edificata nel XIV secolo fu completamente rinnovata nel XIX, pur lasciando le tre navate, le colonne ad archi e le cappelle del ‘500. Accanto alla chiesa è visitabile la Torre Campanaria, a cui si può accedere dopo aver percorso i 110 gradini per una vista mozzafiato della città dall’alto. Così come anche la Torretta Pepoli, in stile Liberty, voluta dal conte Agostino Pepoli come suo angolo di studio e meditazione, diventa una tappa obbligata per non perdere uno dei panorami più belli sul Monte Cofano. Di recente è stata scelta come Osservatorio di Pace e Faro del Mediterraneo. Ad Erice, ha inoltre sede il “Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana”, voluto dal fisico trapanese Zichichi in memoria dello scienziato scomparso misteriosamente nel 1938. Ogni anno vi giungono studiosi da tutto il mondo per partecipare ai progetti che qui vengono ideati e intrapresi.
La morfologia del territorio ericino consente al visitatore, amante della natura, di scoprirne il territorio anche attraverso i vari percorsi proposti e ben segnalati, come quello del Sentiero di Sant’Anna che da Trapani, all’altezza della stazione della funivia, si arrampica fino al centro abitato lungo il versante occidentale del Monte Erice.