Il presidente della FIT Angelo Binaghi in un’intervista al quotidiano “Il Foglio” ha dichiarato: “È il primo passo per riaprire la pratica di base in tutti i club. Sono contento che da parte del governo sia stata fatta una distinzione tra sport di squadra e sport individuali non di contatto, come il tennis e l’equitazione, che in altri paesi sono già ripartiti.
Stanno riaprendo i parchi, io credo che sia nell’interesse del paese fare lo stesso con i circoli di tennis, usando i presidenti dei club come persone incaricate di controllare il rispetto delle misure di sicurezza.
Dirigenti sportivi e operatori vanno responsabilizzati, solo così si può ricominciare senza timore di contagi. Professionisti? Non sono preoccupato per loro. Berrettini era infortunato e credo che stare lontano dalla racchetta gli abbia fatto bene, Sonego aveva un problema al polso e adesso sta guarendo, Sinner tornerà più maturo di prima.
Due mesi non bastano a rovinare un percorso di anni. Ciò che mi terrorizza è il futuro del movimento sportivo di base, i novemila insegnanti non ricevono lo stipendio da due mesi, i circoli piccoli che rischiano di non riuscire a riaprire dopo questo stop.
Ma questi sono problemi che il ministro per lo sport Vincenzo Spadafora conosce molto bene“..
Capitolo Roma: “Se non ci saranno scenari apocalittici, gli Internazionali d’Italia si faranno sempre a Roma nel mese di settembre o ai primi di ottobre.
L’extrema ratio sarebbe fare un’edizione speciale degli Internazionali, versione indoor, a Milano oppure a Torino. L’ipotesi più ottimistica è quella di garantire le porte aperte al pubblico, con posti distanziati e misure di sicurezza anticontagio”.