Marco Bortolotti è stato ospite di Luca Fiorino, telecronista di SuperTennis TV, nel podcast “Tennis ai tempi del Coronavirus“: il tennista di Guastalla, attuale numero 534 ATP in singolare e numero 239 ATP in doppio, ha trattato numerosi argomenti, dalla proposta di Djokovic di aiutare i giocatori con bassa classifica alle esperienze più belle della sua carriera, passando per gli obiettivi futuri e il bilancio di una carriera quasi interamente vissuta nei tornei del circuito minore con annessi problemi dal punto di vista economico.
L’idea di Djokovic per aiutare i tennisti in difficoltà: “Dipende dalla volontà di ATP e ITF, loro i soldi ce li hanno e quindi potrebbero darci una mano. Si parlava di $10.000 per giocatori dal 250 al 750 ATP: e dal 200 al 250? Non mi è sembrata una cosa molto logica. Apprezzo sempre le proposte di Djokovic e Nadal, sono molto vicini a tutti noi e dimostrano sempre grande disponibilità: anche l’anno scorso si sono esposti sulla creazione del Transition Tour e, infatti, si è tornati indietro al circuito tradizionale, anche se sono stati fatti comunque alcuni danni“.
I ricordi più belli: “Ricordo tante belle partite, come quelle con Fabbiano a Perugia e al Foro Italico. Con Thomas mi sono sempre trovato abbastanza bene, specialmente sulla terra battuta“.
Un futuro da allenatore? “A fine carriera, vorrei diventare un coach. E’ ancora presto per dire a chi mi potrei ispirare per affrontare questa nuova esperienza“.
La specialità del doppio: “La mia concentrazione è rivolta maggiormente al singolare perché mi piacerebbe ritornare vicino al best ranking per poi fare singolo e doppio nei Challenger. Non potrei giocare solo doppi perché non riuscirei a resistere economicamente, o entri in Top-70 o non ti mantieni: c’è poco da girarci intorno. Fare solo il doppio mi toglie un po’ di ritmo, anche l’anno scorso ho fatto fatica a restare nei tornei solo come doppista. Mi sono trovato molto bene con Ocleppo e Vavassori, al rientro potrei giocare con Galovic: mi piace avere un partner che tira molto forte“.
Il bilancio dal punto di vista economico: “Giocando il doppio e arrivando in fondo ai tornei Futures, non è male soprattutto nei tornei da $25.000 perché si guadagnano circa €900. Se vedo di essere un po’ in bolletta, vado a fare qualche torneo Open o le qualificazioni BNL. Sono entrate importanti anche la Serie A e la Bundesliga, anche se la stagione non va bene ci sono comunque sempre alcune fonti di guadagno alternative. Credo che in Francia e in Svizzera paghino maggiormente chi gioca i tornei a squadre, ma io al momento ho provato solo in Germania“.