ROMA – “La situazione è complessa anche perché non abbiamo certezze, ci si muove a vista. Oggi c’è in programma di realizzare dal 4 luglio al mese di agosto i Gran Premi europei, poi a seguire ci sarà quello di Monza, poi si andrà in Oriente, tutto questo dovrebbe essere deliberato nei prossimi giorni dalla Fia, ma parlare di certezze non è semplice“. Lo ha detto il presidente dell’Aci e vicepresidente della Fia, Angelo Sticchi Damiani parlando del Mondiale di Formula 1 fermato dalla pandemia di Covid-19. Una possibilità per iniziare è quella a porte chiuse. “Il pubblico è molto importante perché gli introiti vanno agli organizzatori – spiega Sticchi Damiani in un’intervista a Sky Sport -, ma qui si doveva scegliere di non fare il Mondiale nel 2020 o di arrivare almeno al minimo di 15 gare, necessario per ottenere i diritti televisivi e quindi cercare di mantenere in piedi il sistema, soprattutto per quel che riguarda i team piu’ piccoli. La scelta – prosegue Sticchi Damiani – è stata quindi quella di tentare di organizzare almeno 15 gare e fare due volte il Gp a Silverstone che ha 7 team su 10 nelle vicinanze. Il vantaggio di non smontare e rimontare paddock e box rappresenta un risparmio di uomini e costi e, in questo momento, anche questo conta perché tutto il sistema sta soffrendo e si cerca di ridurre i costi. Poi certo il pubblico è un vantaggio dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto da quello passionale, penso alla gente che inneggia ai propri beniamini e alle bandiere delle Ferrari, sono colpi d’occhio e di colore che sicuramente arricchiscono lo spettacolo”.
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F1, Sticchi Damiani: “Non abbiamo certezze, in programma Gp in Europa a luglio e agosto”
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