ROMA – Il motomondiale rischia di non disputarsi per l’annata 2020 se la situazione di emergenza coronavirus dovesse continuare a non migliorare. La serie di slittamenti continui ha alzato il livello di allarme al massimo al punto che la Dorna, la società che gestisce il circus della Motogp, ha ammesso che se la pandemia “resterà più a lungo di quanto nessuno di noi sia in grado di anticipare e le restrizioni di viaggio resteranno in vigore, si prenderebbe in considerazione, solo come ultima risorsa, la possibilità di discutere la cancellazione della stagione 2020”. L’obiettivo però è quello di provare a concludere le gare nell’anno solare 2020 organizzando il maggior numero di Gp. Chi ne ha già disputati tanti è Aleix Espargarò che ha esordito in MotoGp nel 2009 con il team Pramac. Il vero exploit arriva però nel 2014 alla guida di una Forward Yamaha con specifiche Open. Prima pole in carriera nel motomondiale ad Assen, primo podio in MotoGP ad Aragon, settimo posto finale in classifica piloti. Ed è lì che i team hanno iniziato ad interessarsi al pilota. In particolare la Ducati. “Dopo l’anno con Forward Racing ho firmato con Suzuki, ma tre settimane prima avevo stretto la mano a Dall’Igna per andare in Ducati“, racconta a Motogp.com. “Praticamente era tutto fatto, poi è rimasto Dovizioso. Quindi sono passato in Suzuki. Ho fatto una buona stagione, la seconda ho pagato il cambio di pneumatici da Bridgestone a Michelin. Ma non è una scusa, non ero all’altezza. Maverick ha vinto un Grand Prix, è stato molto più competitivo di me”. Dopo il biennio in livrea azzurra, Aleix Espargarò ha trovato posto in Aprilia: “Penso di aver fatto un buon lavoro. Penso che le altre fabbriche lo sappiano e ho solo 30 anni. Sfortunatamente, quest’anno è andata così… perché se avessi una moto competitiva, come sembra essere la RS-GP 2020, potrei dimostrare molte cose e chissà cosa potrebbe accadere nel 2021“.
Il futuro
Dopo un 2019 estremamente duro, Espargaro ammette di aver dovuto riflettere molto sul suo futuro nello sport. “L’anno scorso la verità è che ho avuto un brutto momento, è stato un anno molto deludente, non mi sono goduto niente in bici. Anche se è un lavoro, ma quando non ti piace niente e continui a giocare la tua vita e continui a trascinarti intorno ai circuiti, cadendo, i risultati non arrivano … Ho avuto un brutto momento. Ora le cose sono cambiate molto. Nei test di Sepang ho quasi avuto lacrime al mio primo giro con la nuova moto. Eravamo molto competitivi, quindi non ho fretta di rinnovare con Aprilia, non so cosa accadrà l’anno prossimo, ci sono parecchie opzioni. Speriamo di poter iniziare l’anno e voglio davvero continuare a divertirmi come ho fatto in preseason e che non è il mio ultimo anno di corse motociclistiche”.