in

Superbike, Colom: “La Honda presto vicina ai migliori”

ROMA – “Da un lato abbiamo visto di essere davvero vicino ai primi. I tempi di Leon e Alvaro lo hanno dimostrato. Ma per diverse ragioni in gara abbiamo conquistato dei risultati che non ci hanno soddisfatto del tutto. È positivo il fatto di aver visto che abbiamo un sacco di potenziale. Non siamo lontani dai migliori e puntiamo ad avvicinarci alle posizioni che contano nel minor tempo possibile”. Juame Colom, Team Manager della HRC in Superbike, ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale della categoria chiarendo, tra l’altro, come la moto giapponese possa raggiungere presto le posizioni di testa.

Una situazione nuova e imprevista

Ci troviamo in una situazione davvero imprevista e senza precedenti; ancora non sappiamo bene come evolverà. Ovviamente la cosa più importante è la salute delle persone e delle famiglie che ora stanno vivendo un periodo difficile. Lo sport viene dopo. Quando avremo sconfitto il COVID-19 potremo riprendere le nostre abitudini”  le parole di Colom.

I piloti stanno vivendo la situazione allenandosi dentro casa: “Alvaro Bautista è bloccato da più tempo e non può allenarsi all’aperto. Leon Haslam ha avuto qualche giorno in più a disposizione dato che nel Regno Unito le restrizioni non sono scattate subito ma ora anche lui si allena in casa. Di solito svolgono una preparazione mista in modo tale che non sia troppo monotona. Adesso però possono andare avanti soltanto seguendo la routine che prevede solo le attività che si possono fare a casa e senza andare in palestra, fare motocross o andare in mountain bike”.

Lo stop non cambierà i programmi della squadra: “Sapevamo che l’inizio non sarebbe stato facile. A livello logistico siamo partiti da zero e dagli aspetti base a cominciare dai materiali, dalle strumentazioni e il personale. Tutto questo richiede tante ore di lavoro. Sono davvero molto motivato ma al tempo stesso dobbiamo aspettare che la situazione attuale migliori e poi potremo ricominciare la nostra vita e il nostro lavoro. Da un punto di vista sportivo ci sono molte conseguenze dato che ci mancano delle di allenamento e di presenza in pista”.

Australia tra sorrisi e rammarico

Phillip Island è stato un esordio agrodolce secondo il Team Manager della scuderia: “Abbiamo con noi due piloti molto esperti e questo senza dubbio è un vantaggio per noi nella messa a punto della moto. Siamo andati in Australia senza sapere a che livello saremmo stati. Nel corso dei test prestagione le cattive condizioni meteo ci hanno un po’ frenato. Ci sarebbe piaciuto fare di più e arrivare a Phillip Island con una moto sviluppata meglio. Non è andata così e quindi siamo tornati da lì con un sapore agrodolce”.

L’obiettivo della Honda però rimane sempre la vittoria: “Non ci sono delle tempistiche prefissate ma ovviamente siamo qui per vincere o almeno per provare a farlo. Ci speriamo e lo vogliamo fortemente. Abbiamo bisogno di mettere insieme tutti i pezzi, tra cui gli aspetti tecnici, organizzativi e quelli legati al personale. Non ci siamo dati una scadenza ma tutti noi abbiamo una grande motivazione per dare sempre il nostro 100%”.

Alla ripartenza ci sarà subito un grande spettacolo: “Penso proprio che andrà così e che assisteremo a un grande spettacolo come già avvenuto in Australia. I tifosi sarebbero entusiasti se riuscissimo a offrire in ogni gara la stessa quantità di emozioni. La cosa migliore che il motociclismo può regalare è avere sei, sette o otto piloti che arrivano sulla linea del traguardo nel giro di un secondo” ha concluso Colom.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/moto


Tagcloud:

Volley A1 femminile: la più seguita sui social è Montibeller

Coronavirus, auto in Europa: l'ACEA lancia l'allarme, ne mancano 1,2 milioni