ROMA – Domenica ha corso la gara che qualsiasi pilota vorrebbe correre almeno una volta nella vita. Il primo piazzamento da podio in carriera di Carlos Sainz, arrivato nel Gp del Brasile, è stato l’apice di una giornata adrenalinica per il pilota della McLaren: partito in ultima posizione ha rimontato fino alla quarta, ma è poi gli è stato dato il terzo per via della penalità di cinque secondi inflitta a Hamilton. Infine,anche lui è finito sotto investigazione per il DRS, ma dopo un paio d’ore di tensione il suo risultato è stato confermato e ha potuto finalmente festeggiare, seppure senza essere di fatto salito sul podio. “Non ho parole per descrivere quello che ho provato – ha dichiarato Sainz – ho dovuto aspettare un po’ prima di saperlo, ma la buona notizia è arrivata. Non poteva esserci momento e modo migliore: in rimonta e dopo un anno di crescita che ci ha ripagato di periodi difficilissimi”.
Partenza a razzo
Poi Sainz ha commentato la sua gara, nella quale è scattato dall’ultima posizione: “Pensavo di poter arrivare al massimo nono o decimo se avessi fatto una corsa perfetta, ma la macchina è andata molto più forte che in prova – ha proseguito Sainz – nei primi dieci giri sono riuscito a superare cinque o sei macchine, correndo anche qualche rischio. Poi, dopo gli ingressi della safety car ho avuto difficoltà a far andare di nuovo le gomme in temperatura, ma sono riuscito a resistere agli attacchi“.