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Maserati GranTurismo Zéda, edizione speciale prima della nuova sportiva

La Maserati Zéda (Zeta in dialetto modenese) sarà l’ultima GranTurismo prodotta dal marchio nello stabilimento modenese. Un’auto dal nome ricercato e evocativo che segna la fine di un’era con la Casa del Tridente che si appresta a voltare pagina in vista di nuovi modelli e produzioni 

Le linee di montaggio a Modena, destinate alle sportive, saranno smantellate. Resteranno in piedi solo le strutture esterne, cioè i mitici capannoni in mattoni rossi dello stabilimento dove la Maserati si trasferì nel 1939, creando quello che è tuttora un luogo mitico per il mondo dell’auto.

Il , con il lancio dell’erede della GranTurismo, che sarà una supersportiva.  Quale sarà il nome? Molti dicono Alfieri, come la concept-car che in qualche modo ne ha preannunciato l’arrivo. In realtà, a Modena sono ancora impegnati nella fase… legale. Sì, perché prima di scegliere il nome di un’auto (ma vale per qualsiasi prodotto) è necessario, prima di tutto, essere certi che questo non sia stato registrato in nessun Paese, per evitare poi le probabili beghe giudiziarie relative ai diritti di utilizzo. Un altro aspetto che non è ancora arrivato a definizione è quello della “musicalità” del nome nei vari mercati. Ciò che suona benissimo in una certa area, ad altre latitudini, potrebbe non andare bene o, peggio, evocare qualcosa di sinistro in altri. 

Nel futuro di Maserati ci sarà anche l’elettrificazione, un aspetto, questo, che per chi costruisce auto che, prima di tutto, debbono essere emozionali non viene affrontato volentieri. Salvo spiegare che tutti i progetti (nell’immediato oltre all’erede della GranTurismo arriverà anche un baby-Suv, una mini Levante), useranno le batterie (che per le vetture performanti sono un antipatico aggravio di peso) sistemandole come le zavorre sulle auto da corsa, in quelle vetture appunto si colloca il peso extra nei punti ottimali per ottenere l’assetto più efficace.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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