Ferrari e Red Bull meglio di Mercedes sul circuito di Città del Messico. Era previsto, si è constatato almeno sul giro secco nel venerdì di prove libere del quart’ ultimo Gp stagionale, che vede Sebastian Vettel segnare il miglior tempo con 1’16”607, un decimo più veloce di Max Verstappen e quattro abbondanti su Charles Leclerc. Un po’ più staccate le Frecce d’argento, con Valtteri Bottas quarto davanti a Lewis Hamilton. Il britannico, il più rapido nella prima sessione con 1’17”327, guarda comunque alla gara e tiene d’occhio soprattutto il suo compagno di squadra, unico possibile rivale per un titolo che comunque potrebbe arrivare già domenica, e sarebbe il sesto per lui, se dovesse chiudere la gara con 14 punti in più del finlandese.
Il breve circuito messicano dedicato ai fratelli Rodriguez si conferma ostico da interpretare per tutti, sin dalla prima sessione, con i suoi lunghi rettilinei e l’insidiosa parte guidata con tanti muretti a bordo pista. Asfalto poco gommato e umido all’inizio ma che poi asciugandosi col passaggio delle monoposto ha permesso a tutti di provare ad avvicinare i limiti, e spesso superarli, come dimostrato dai tanti errori. Unico a stare dietro al britannico in mattinata è stato Leclerc, usando oltretutto gomme medie così come Vettel, al contrario di quanto fatto da tutti gli altri team. Il tedesco è stato però meno preciso, chiudendo col sesto tempo. Nei primi minuti della seconda sessione le Ferrari cominciano a dettare i tempi con le gomme medie, con Vettel a fare l’andatura seguito da Leclerc, poi con passaggio alle soft il tedesco è il primo ad abbattere il muro dell’1’16”, dimostrando di aver trovato un assetto più efficace rispetto ad una mattinata non facile. La Ferrari è anche molto veloce, superando in rettilineo i 360 kmh. Il tempo del tedesco non è battuto da nessuno prima dell’inizio del lavoro sul passo gara, dove invece sono le Mercedes a mostrare i muscoli. Problema comune per tutti la scarsa durata degli pneumatici, sia per le medie ma soprattutto per le soft, in crisi già dopo un giro lanciato. Il meteo per Città del Messico prevede per domani, giorno di qualifiche, tempo buono senza precipitazioni fino al tardo pomeriggio, mentre per la gara di domenica non sono escluse piogge, se pur deboli. Su una pista come quella messicana – che oggi ha fatto assaggiare i muretti a più di un pilota, e Leclerc ha rischiato grosso nel finale con uno spettacolare testacoda – un asfalto umido renderebbe la corsa ancora più incerta.