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Milano Monza Open Air Motor Show, presentata la Goodwood italiana

Parco Valentino non c’è più, ma come Lazzaro rinasce, resuscita sotto forma del più ambizioso e sicuramente internazionale Milano Monza, Open-Air Motor Show. Il primo atto della nuova vita del Parco Valentino, pardon il MiMo 2019 è nel tempio della gomma, alla Bicocca Pirelli che legittimamente il patron Marco Tronchetti Provera apre la conferenza stampa della manifestazione, come il “nuovo orgoglio” di Milano, capace di attrarre eventi a raffica. 

Ma sono le parole del Presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani a dare l’esatta collocazione dell’evento che tanto bene aveva fatto a Torino, nonostante mille problemi e che ora si preannuncia tanto affascinante, quanto tutto da scoprire.

«Io non lo vedo come un trasferimento da una sede all’altra, semplicemente l’inizio di una storia diversa e non posso nascondere la mia soddisfazione per vedere realizzata un’idea che coltivavo da tempo. I vecchi saloni non funzionano più come prima e Andrea Levy è stato bravo con Parco Valentino ad avere l’intuizione di portare le macchine verso la gente. A fargliele toccare, vedere, provare. Questo in un momento in cui l’automobilista è disorientato, confuso. Bisogna fare chiarezza sulle auto elettriche e l’evento Milano Monza Open-Air Motor Show può diventare una grande occasione per capire quali sono le prospettive della nuova mobilità».

Una promessa che aiuta a comprendere qualcosa di più ma che non dice tutto. Perché il MiMo 2019 è un cocktail, vedremo a giugno 2020 (18-21) quanto ben riuscito, tra la formula del Festival di Goodwood, il vecchio Motor Show e il “compianto” Parco Valentino. A spiegarlo meglio è sempre lui Andrea Levy, l’ideatore dell’evento torinese fino alla scorsa edizione ma che ora vede spostare il suo baricentro a Monza e specificatamente al circuito di F.1 e al suo magnifico contorno, cioè il Parco della Reggia, dove peraltro il sindaco monzese, Allevi vuole provare ad organizzare un torneo di tennis dell’ATP e un Museo per il Centenario del circuito stesso (2022)

«Siamo di fronte a qualcosa che intende abbracciare tutta l’infinita passione per il mondo dei motori, inteso a 360 gradi – dice Levy. Cominceremo con una doppia sfilata, la parata dei Presidenti il 17 giugno a Milano dove i n.1 delle Case esibiranno le anteprime italiane o mondiali delle rispettive gamme. Evento che replicheremo il giorno successivo al circuito di Monza, che è molto più di un circuito ma un palcoscenico sempre più aperto agli eventi. E qui partirà il Motor Show dinamico che abbiamo ideato con macchine in esposizione e test delle vetture sia sulla pista di F.1 che su quella storica delle sopraelevate. Rispetto a Torino si pagherà un ticket giornaliero di 20 euro (15 ridotto) con biglietto anche serale (sarà aperto fino alle 24. Una cifra irrisoria se pensate che a Goodwood l’ingresso costa 100 euro. Ma rimane intatto il nostro spirito di sempre: sarà un salone democratico, gli stand li forniremo come sempre noi e saranno uguali per tutti, in modo che le Case  non mostreranno i muscoli cercando di prevaricare le altre ma si trasformeranno tutte in partner dell’evento. Daremo anche l’occasione di unire le passioni per le auto da corsa con tanto, tantissimo motorsport, compresa la F.1 e quella per le automobili stradali, con un occhio alla tecnologia. Il visitatore potrà godersi questi due aspetti così affascinanti dell’automobile. Senza dimenticare le auto classiche, l’heritage, che avranno uno spazio tutto per loro con gemellaggi con i concorsi d’eleganza mondiali e la proclamazione di un’Oscar dell’auto classica. Infine a Milano lasceremo un presidio importante per i test delle vetture elettriche (che faremo anche a Monza)».

Come se non bastasse, Gianmarco Giorda, direttore generale di ANFIA che rappresenta la filiera italiana dell’automotiva ha annunciato che farà di tutto per far inserire l’evento Milan Monza nel calendario ufficiale internazionale dell’OICA (quello dove ci sono anche Francoforte, Ginevra e Parigi)

Un progetto ambizioso, come detto, che dovrà fare i conti e passare al vaglio delle verifiche, con le inevitabili problematiche di mobilità da Milano a Monza per raggiungere l’obiettivo dichiarato di 500.000 visitatori e 40 Case partecipanti. Anche se da queste parti meritano fiducia, visto come ogni anno dimostrano di avere l’abilità necessaria a superare senza eccessivi danni i giorni del GP di F.1. 

Così mentre il sindaco di Milano Sala, quello di Monza Allevi e il Presidente della Regione Lombardia, Fontana, si complimentano tra di loro per l’ennesimo obiettivo centrato (dopo le Olimpiadi invernali del 2026, l’Expo, il Salone del Mobile, la settimana della Moda e via andare) grazie ad un intelligente lavoro di squadra, a Torino ancora si chiedono come sia stato possibile farsi sfuggire da sotto il naso il “loro” Parco Valentino…


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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