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Piccoli stati, grandi giochi e la rincorsa di Alessandra: ''Punto a Tokyo 2020''

ROMA – L’Europa siamo anche noi, nessuno si senta escluso. Piccoli stati, grandi giochi: si sono svolti a Budva, in Montenegro, per la prima volta paese ospitante della 18ª edizione. Ed è stato un successo. Nove nazioni partecipanti. San Marino, Andorra, Malta, Cipro, Monaco, Liechtenstein, Lussemburgo, Islanda e – appunto – Montenegro. C’era anche “Athletica Vaticana”, rappresentativa della Santa Sede, che ha avuto una “wild-card”. E’ l’Europa in scala 1:1000 sulla cartina geografica: quando la indichi e appoggi il dito sei già oltreconfine. Slogan: “How Big We are”, “Come siamo grandi”. Non è un’autocelebrazione, ma un presupposto.

Nove le discipline. Atletica, basket, nuoto, bocce, tiro, volley, judo, tennis tavolo e tennis. San Marino era rappresentata da 57 atleti. Ha vinto 12 medaglie, di cui una d’oro, nella staffetta 4×100 portata a termine da Molinari, Gasperoni, Balducci e Sansovini. L’atleta più famosa del Titano è Alessandra Perilli, riminese, madre di Maykol che ha cinque anni e da grande vuole fare come lei, sparare ai piattelli che volano. A 18 anni è stata scartata dal Gruppo Sportivo dell’Esercito italiano per un difetto alla vista. Niente idoneità. “Mi mancano quattro diottrie e mezzo all’occhio destro, cinque a quello sinistro”. Eppur ci vede. Oro nel Trap femminile dei Giochi del Mediterraneo dell’anno scorso, Alessandra – che in Montenegro ha gareggiato con i maschi – si emoziona ancora nel ricordo dell’Olimpiade di Londra 2012. “Prima di partire mi ero allenata pensando che per la prima volta ci sarebbe stato del pubblico a vedermi, così avevo chiesto ai signori del bar di fronte al campo di sedersi dietro di me e parlare, battere le mani, insomma, far casino. Erano meno di una decina. Ho pensato: basteranno. Beh, a Londra c’erano tremila persone a seguire la gara: mi mancava il fiato”.

Medaglia sfiorata, 4° posto e massimo risultato di sempre per un’atleta di San Marino, che quest’anno festeggia i sessant’anni dalla fondazione del comitato olimpico: 9.200 tesserati su una popolazione di 33.000 abitanti. In Montenegro è partita la rincorsa. Alessandra fa sogni a cinque cerchi. “Punto alle Olimpiadi di Tokyo 2020”. E’ andata a vivere a San Marino pochi mesi dopo il rifiuto dell’esercito italiano. Orgoglio, questione di. Ha preso la cittadinanza, non si è più mossa. “Torno a Rimini poche volte, questa è casa mia”. Mettendo assieme i nove stati partecipanti si ha un territorio pari a poco meno di 130.000 kmq (ma le sole Islanda, Montenegro e Cipro ne coprono circa 127.000). Se l’Europa ha un disegno, passa anche di qua. Se ha un’identità bisogna cercarla tra questi figli di un’Olimpiade minore che corrono, nuotano e saltano. Esiste una geografia dell’anima che non ha bisogno di tante diottrie, basta sapere verso quale orizzonte guardare e – prima ancora di vedersi – sentirsi parte di una stessa idea di Europa.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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