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F1, Senna addio: sono passati già 25 anni

ROMA – In Formula 1 è stato uno dei più grandi, se non il più grande per carisma e fascino. E la sua tragica scomparsa, oltre al suo infinito talento, ha contribuito a farlo diventare leggenda. Venticinque anni fa moriva Ayrton Senna, tre volte campione del mondo nel 1988, 1990 e 1991: soprannominato , e’ considerato uno dei piu’ forti di tutti i tempi. Il 1° maggio 1994, sul circuito di Imola dove si correva il Gp di San Marino, Senna era impegnato a contrastare l’ascesa di un giovane rampante pilota tedesco destinato a diventare il più vincente di sempre, Michael Schumacher. Secondo alcuni testimoni il brasiliano disputò quel Gran Premio dopo una notte insonne, conseguenza della tragedia del giorno prima, quando l’austriaco Roland Ratzenberger perse la vita in seguito ad un terribile incidente durante le qualifiche. Ayrton arrivò fino al settimo giro del circuito, alle 14:17, alla curva del Tamburello. L’incredibile schianto avvenne in diretta tv e dei minuti successivi, che lasciarono con il fiato sospeso milioni di telespettatori. Il campione fu soccorso con un elicottero che partì alla volta dell’ospedale Maggiore di Bologna: alle 18:40 fu annunciata in mondovisione la morte di Ayrton Senna. Per il Brasile fu un lutto indescrivibile. Nonostante i tentativi di insabbiamento, venne fuori la terribile verità: Senna era morto per la rottura del piantone dello sterzo della sua Williams.

PROCESSO ALLA WILLIAMS Nel 1997 si aprì il processo sulla sua morte, che si concluse nel 2005 all’assoluzione sia del patron della Scuderia Williams, Frank Williams, sia del progettista della vettura, Adrian Newey, in tutti i tre gradi di giudizio. Dopo il tragico incidente, la curva del Tamburello fu modificata nel tratto centrale e furono adottate diverse misure volte ad aumentare la sicurezza delle vetture e diminuirne la velocità. Fino al 2006, il brasiliano ha detenuto il record assoluto di pole position fissato nel 1989 ed e’ inoltre il quinto pilota in classifica per numero di vittorie (41) dietro a Michael Schumacher (91), Lewis Hamilton (75), Sebastian Vettel (52) e Alain Prost (51). Oltre ai tre titoli mondiali, nella sua carriera Senna ha disputato 162 GP arrivando al podio 80 volte, registrando 65 pole position e 19 giri veloci.

LA VITA E I SUCCESSI DI AYRTON Ayrton Senna da Silva nacque a San Paolo del Brasile il 21 marzo 1960 da una famiglia benestante di origine italiana (in parte napoletana ed in parte toscana). Cominciando a gareggiare nei kart a 13 anni, a 17 il brasiliano vinse il suo primo campionato internazionale, mentre nel 1983 gareggiò in F3 nel campionato britannico e nel 1984 entrò in Formula 1 con la Toleman per poi passare alla Lotus. Nel 1988, Senna entrò in McLaren-Honda con cui conquisto’ il campionato piloti con 90 punti, laureandosi matematicamente campione del mondo per la prima volta in carriera, con un rendimento stagionale di 8 vittorie e ben 13 pole position. Nel 1990 Senna vinse il suo secondo Campionato mondiale di Formula 1 e l’anno successivo, quando conquistò anche il suo primo Gran Premio in Brasile, si laureo’ campione del mondo per la terza volta. Nel 1994, il pilota brasiliano, nonostante i grandi successi con la McLaren, decise di passare alla Williams: una nuova sfida che ebbe però esiti tragici. Coerentemente con il profondo rapporto del pilota con la , sulla sua tomba, a San Paolo del Brasile, fu incisa una citazione dalla Lettera dell’apostolo Paolo ai Romani 8,39: «Niente mi può separare dall’amore di Dio».


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/formula-1


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