Auto elettriche e innovazioni nei materiali impiegati per la realizzazione di allestimenti e componentistica rappresentano i due avamposti principali per quanto riguarda il futuro dell’automotive. L’ultima novità nell’ambito dei materiali è il MXene, sperimentato da un gruppo di ricerca congiunto dell’Università americana Drexel e del Trinity College in Irlanda.
A presentare il MXene è la rivista Nature Communications. Il MXene è un materiale flessibile e sottile che si caratterizza per la capacità di immagazzinare energia e di mantenere le sue proprietà di conduttore anche se mescolato con acqua o altri solventi. Grazie a queste sue caratteristiche e alla capacità di adattarsi a diverse superfici, il MXene può essere impiegato per la stampa di componentistica con un dispositivo 3D, la costruzione di supercondensatori, di finestrini rapidamente sbrinabili o di transponder da installare sui caselli autostradali.
Un’innovazione, dunque, che potrebbe far compiere un importante balzo in avanti al settore automobilistico. La conferma arriva da Yuri Gogotsi che a Nature Communications ha dichiarato: “Vari gruppi di ricerca negli ultimi anni stanno concentrando gli sforzi su nuovi materiali conduttori dalla grande versatilità, come il grafene o nanoparticelle d’argento. La vera sfida è riuscire a integrarli nei processi di produzione.”