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Sicurezza in auto: dal 2022 possibile obbligo scatola nera e alcolblock

Potrebbe entrare in vigore a maggio 2022, la direttiva del Parlamento Europeo che potrebbe rivoluzionare il mondo dell’automotive con la possibile introduzione, su auto, furgoni e mezzi pesanti di nuova immatricolazione di una serie di dispositivi come  scatola nera, regolatori di velocità, frenata automatica e blocco del motore per chi si mette al volante in stato di ubriachezza. La direttiva dovrebbe essere ratificata, verosimilmente, dal nuovo Parlamento (eletto in seguito alle votazioni previste a fine maggio) e dal Consiglio Europeo, nell’ambito di un iter legislativo che si concluderà con l’approvazione definitiva dei singoli stati. 

La nuova normativa, se approvata visti anche i tempi che si allungheranno fino al prossimo autunno, si prospetta davvero ricca di novità,  quasi quanto quella che introdusse in Italia i crash test negli anni 90 e l’obbligo delle cinture di sicurezza nel 1988. In primis sarà obbligatoria su auto e mezzi  pesanti, l’installazione della scatola nera: il dispositivo riporterà l’indicazione di dati alla guida come velocità, accelerazione e altre informazioni utili, consentendo così di individuare, ricostruire e chiarire responsabilità e dinamiche di eventuali incidenti.

Inoltre i veicoli dovranno essere predisposti per l’installazione di alcolock. Lo strumento già in uso negli Stati Uniti, consente di attivare l’accensione e le funzioni del mezzo, soltanto dopo che il guidatore ha soffiato nell’apposito supporto (esattamente come un normale alcol test), dimostrando così di non essere in stato di ebbrezza e quindi di poter guidare un veicolo in totale sicurezza.

Un ulteriore dispositivo che potrebbe essere introdotto è l’Isa (Intelligent speed assistant). I costi di questo dispositivo sono così alti che incontrano la resistenza di molte aziende automobilistiche, nonostante alcune lo abbiano già adottato come ad esempio la Ford sulla nuova Focus. Isa permetterà la regolazione automatica della velocità del mezzo tramite la rilevazione del limite previsto nella zona in cui si sta transitando, grazie a una combinazione di dati rilevati dalla telecamera di bordo e navigatore. 

Non sembra azzardato ipotizzare, al momento, che le novità legislative sopra citate potranno incidere, e non poco, sui costi delle auto, per i quali occorrerà necessariamente considerare l’impatto di ciascun dispositivo da installare. A questo, dovrà essere sommato lo sviluppo di nuovi modelli ibridi, ma soprattutto elettrici, al fine di abbassare i consumi di CO2 nell’aria del 30% entro il 2030. Un’ulteriore e importante rivoluzione, varata dalla UE, che potrebbe arrecare un possibile aumento dei prezzi di acquisto dei veicoli. 


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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