No, non è uno scherzo: il Real Madrid corre seriamente il rischio che la Copa del Rey e il titolo di campione di Spagna ACB del 2015 vengano revocati ed esclusi dal palmarés della società di pallacanestro. Lo ha scritto ieri La Vanguardia spiegando che il caso Marcus Slaughter andrà finalmente a processo e probabilmente prima dell’estate. Il giocatore americano era in forza ai blancos in virtù di un passaporto della Guinea Equatoriale risultato falso. La pena prevista è di due anni e sei mesi di carcere. Ma se quella fosse la condanna, sarebbero ancora più gravi le conseguenze sportive retroattive che verrebbero applicate. E sono tutte da determinare.
Slaughter ha giocato dal 19 febbraio 2015, data in cui ha ottenuto il passaporto falso, le finali di Copa del Rey che il Real Madrid ha vinto superando in finale l’FC Barcellona e 15 partite nella Liga ACB. In entrambi i casi come comunitario e non come straniero. La Vanguardia scrive di aver avuto accesso agli atti dell’accusa, che saranno dibattuti durante il processo in cui l’Association of Basketball Clubs (ACB), l’Associazione dei Giocatori Professionisti (ABP, sindacato dei giocatori che vigila sugli “interessi e diritti collettivi dei suoi membri”) e il FC Barcelona, un club che si sente ferito e che, in caso di condanna penale, sarà ben consapevole delle possibili conseguenze sportive, si sono costituiti parte civile. Da parte sua, il Real Madrid ha deciso di non aver alcun ruolo processuale ma è ben evidente che nel caso di condanna – che sembra inevitabile viste le prove inoppugnabili – le conseguenze arriverebbero alla revoca dei due titoli vinti dalle merengues nel 2015.
La vicenda. Grazie a Richard Nguema, un giocatore di basket della Guinea Equatoriale e figlio di un ministro di quel paese, Marcus Slaughter e Andy Panko ottennero un passaporto della Guinea Equatoriale, pagando una somma fra 30 e 40.000 dollari, senza aver mai risieduto nel paese. I documenti sarebbero stati elaborati attraverso il consolato della Guinea equatoriale nell’arcipelago delle Canarie e furono successivamente accettati dal Real Madrid e dall’ACB. Però la Federación Española de Baloncesto (FEB) si insospettì perché entrambi i passaporti avevano lo stesso numero identificativo di serie, e la truffa venne a galla.