ROMA – Ha sempre goduto di una reputazione da “animale da party”, che non ha mai pensato di smentire. Anzi, adesso Kimi Raikkonen la rivendica con fierezza, durante un podcast del sito ufficiale della F1. Secondo il pilota dell’Alfa Romeo Racing, essere riuscito a coniugare divertimento e lavoro, lo ha reso un pilota migliore. «In molti ci scherzano su, ma io credo di aver guidato spesso molto meglio dopo che tra una gara e l’altro avevo fatto quello che mi piaceva, piuttosto che stare senza divertirmi».
ESTATE 2013 Il “metodo Raikkonen” è stato convalidato durante l’estate del 2013, quando Kimi, al volante della Lotus, arrivò secondo nel Gp del Bahrain e passò i 16 giorni successivi facendo un po’ come gli pareva, arrivando poi di nuovo secondo nel Gp di Spagna. «Ci sono molte teorie, scientificamente dimostrate, secondo le quali si guida meglio dopo essersi divertiti un po’… in quell’estate ricordo più o meno di essere sempre stato in giro per feste. Per me, in passato, è stato normale fare così. Può sembrare strano, ma quel minimo di insicurezza che ti lascia un certo stile di vita, ti aiuta a concentrarti di più per ottenere il massimo in pista».