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Ravenna in Sicilia per continuare a fare punti

Reduce da due successi di fila, che l’hanno conoslidata al terzo posto, la Consar punta a proseguire la serie positiva al cospetto della quotata Cosedil

E’ un’inedita sfida quella che la Consar va ad affrontare domani sera nell’anticipo della 12esima giornata di andata del campionato di A2 Credem Banca. La formazione ravennate è attesa a Catania (si gioca alle 19, diretta streaming su Volleyballworld.tv e in differita martedì 17 alle 15 sul canale 78 di TeleRomagna, direzione di gara affidata a Rosario Vecchione di Salerno e Mariano Gasparro di Agropoli) dalla Cosedil Acicastello, affacciatasi sul palcoscenico della serie A – in A3 – nell’annata 2020/21 e reduce da un campionato di SuperLega che ha fatto nuovamente respirare a Catania l’atmosfera di un tempo lontano, quando nel 1977/78 l’allora Paoletti del gruppo di ragazzi di Pittera riuscì nell’impresa di vincere lo scudetto. Non è invece inedita la trasferta nella città etnea per Ravenna: l’ultima volta fu il 29 settembre 1996 con l’allora Area che nella prima giornata di quel campionato andò a vincere 3-0 contro la Playa. Suggestioni storico-statistiche che danno ulteriore sostanza ad un match tra due compagini che viaggiano in zona playoff. Ravenna arriva lanciatissima a questa partita grazie alle due vittorie consecutive in casa contro Cuneo e Cantù, che le hanno permesso di consolidare la terza piazza con 23 punti e di realizzare, con il suo score di 8 vittorie e 3 sconfitte, la migliore serie degli ultimi 13 anni. Finora, negli scontri diretti con le altre formazioni ai primi otto posti, Goi e compagni ne hanno vinti quattro e persi due. “Domenica scorsa abbiamo giocato una buona partita contro un avversario di livello – ricorda Saverio Di Lascio, vice coach della Consar -. Poteva essere una partita tranello ma l’abbiamo affrontata col giusto spirito. Siamo stati aggressivi e precisi nelle cose che avevamo preparato e questo aggiunge fiducia e convinzioni nel gruppo che ha già comunque acquisito le sue certezze”.

Catania, considerata alla vigilia della stagione come una delle favorite, se non la favorita principale per il salto in SuperLega, si trova oggi al settimo posto con 18 punti, costretta ad inseguire un gruppo di squadre che viaggia forte. La compagine allenata dall’esperto Camillo Placì, tornato ad allenare in Italia dopo sette stagioni all’estero tra Turchia, Russia e Bulgaria, ha avuto finora un rendimento altalenante: cinque i successi ottenuti a fronte di sei sconfitte, quattro delle quali maturate al tie-break. “Partiamo dal presupposto che noi dobbiamo giocare contro tutti per cercare punti e fare risultato grazie al nostro sistema di gioco – precisa Di Lascio – poi sappiamo benissimo che Catania è un avversario di grandissimo livello, una squadra costruita per ritornare in Superlega, con un organico di assoluto valore, con giocatori di qualità e di esperienza internazionale. Ci dobbiamo preparare ad un match molto difficile, e di elevati contenuti tecnici, anche perché loro avranno voglia di rifarsi dopo la sconfitta che hanno subito domenica a Fano”.

A scorrere l’organico della Cosedil sembra quasi di vedere in campo un’altra formazione di Ravenna, vista l’abbondanza di ex, tra quelli un po’ più ‘datati’, come Elia Bossi a Ravenna nel 2016/17, altri più recenti, come Andrea Argenta e Davide Saitta, in maglia Consar nell’annata 2018/19 (per l’alzatore anche la stagione successiva) ed altri freschi di esperienza in Romagna come Simone Orto (due annate fa) e Filippo Bartolucci, tra i protagonisti della splendida annata passata della Consar.
“Catania è una squadra completa in tutti i reparti – analizza Di Lascio –: oltre a chi ha giocato a Ravenna, c’è una batteria di attaccanti davvero forti e potenti. Ho lavorato e conosco bene Manavinezhad, giocatore di grandissimo livello, e in un reparto che già dispone di Argenta e Sabbi hanno inserito anche Lucconi. Dove si può decidere la partita? Non c’è un fondamentale che può fare da ago della bilancia: dovremo sicuramente lavorare sul nostro gioco e cercare di limitare i loro punti di forza”.


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp


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