Filippo Pugnalini conferma per il terzo anno consecutivo la propria fedeltà ai colori gialloblu e… raddoppia. Infatti oltre a vestire i consueti panni di Scoutman, da quest’anno si siederà in panchina come assistente di Coach Mario Di Pietro. Una bella iniezione di fiducia per il ventiseienne originario di Sarteano, in provincia di Siena, che nelle passate stagioni è stato un prezioso membro dello staff tecnico, dimostrandosi un gran lavoratore.
“Ringrazio la società per la fiducia che mi ha dimostrato – racconta un sorridente Pugnalini – dal punto di vista personale spero di poter continuare il mio percorso di crescita e formazione professionale sia come scoutman che dal punto di vista tecnico. Per quanto riguarda la squadra sarebbe molto bello poter bissare quanto fatto quest’anno, anche se sono consapevole che il campionato sarà molto difficile perchè molte squadre si sono rafforzate e il livello tecnico è sicuramente cresciuto”
Come hai vissuto la scorsa stagione e qual è il tuo bilancio?
“E’ stata emozionante perchè ci sono stati risultati che ci hanno fatto gioire e altri che ci hanno lasciato l’amaro in bocca. Però sicuramente siamo cresciuti e migliorati riuscendo ad affrontare assieme sia i momenti felici che quelli più bui. Rimarrà il ricordo e l’esempio di un gruppo che ha partecipato ad un passo importante per la società. Perchè, non dimentichiamo che è arrivata, ad esempio la prima storica vittoria ai Play Off e da qui dobbiamo ripartire. Anche dal lato personale non posso che dirmi soddisfatto e non vedo l’ora di ricominciare”
Dopo due anni con Dante Boninfante alla guida si cambia allenatore. Ci racconti qual è stato il tuo rapporto con Dante e Samuele?
“Non posso fare altro che ringraziare Dante e Samuele che in questi due anni mi hanno aiutato molto a crescere, così come hanno fatto Andrea Brusadin e Andrea Zampis. Con Dante e Samuele abbiamo passato moltissimo tempo a stretto contatto in palestra e ho vissuto, anche tramite aneddoti, quella che era stata la loro esperienza pallavolistica di due grandi campioni come loro, conoscendoli non solo dal lato sportivo, ma anche quello umano e personale. Un’amicizia che spero possa continuare nel tempo”.
Ti sei già confrontato col nuovo coach Mario Di Pietro?
“Si ci siamo già incontati per pianificare la prossima stagione. L’ho trovato molto carico e pronto ad affrontare questa nuova avventura”
Al terzo anno ormai sei un cittadino onorario di Prata. Com’è il tuo rapporto con la città?
“Sono arrivato due anni fa in punta di piedi e con la paura della prima esperienza lontano da casa. Adesso che vivo la città e conosco i tifosi è sempre più bello stare qua. La tranquillità che si respira e la voglia di fare e di migliorare che si percepisce in tutto l’ambiente è sicuramente piacevole e stimolante”