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Coach Cuttini: “Mentalità e lavoro costante, ecco la nostra forza”

Con all’attivo 44 set disputati, di cui 16 vinti, i bianconeri di Sonepar Padova concludono il girone di andata con un bilancio che parla di lavoro di squadra in palazzetto, crescita costante e capacità di affrontare ogni sfida senza timori reverenziali, dimostrando, partita dopo partita, di poter competere a testa alta anche contro le squadre più blasonate del Campionato. 

Questa prima parte della stagione ha visto la squadra più giovane della SuperLega impegnarsi duramente nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi stagionali. Tra gare al tie-break e progressi costanti, il team padovano guarda ora al girone di ritorno con il “coltello tra i denti” e la determinazione di crescere ancora. Coach Jacopo Cuttini e il suo vice, Alberto Salmaso, hanno tracciato un bilancio di questa prima fase del Campionato, analizzando i momenti chiave e delineando le prossime sfide. 

Jacopo Cuttini: “Obiettivo crescita continua in Campionato di altissimo livello”. 

Come valuti la prestazione della squadra in questo girone? Ci sono stati momenti chiave che hanno segnato il percorso? 

“Il momento chiave, come ogni anno, è sicuramente l’approccio iniziale. Per una squadra come la nostra, è fondamentale partire subito nel migliore dei modi, diversamente da team con obiettivi più ambiziosi. L’obiettivo all’inizio della stagione era di essere subito performanti. Ci siamo riusciti, forse meglio di altre squadre, grazie anche alla continuità: sei dei nostri quattordici giocatori erano già con noi l’anno scorso. Questo ci ha permesso di iniziare con buoni risultati, anche contro squadre più blasonate. In particolare, abbiamo vinto due battaglie importanti contro Taranto e Grottazzolina, che ci hanno permesso di mettere in saccoccia punti preziosi. Di fronte ad un Campionato altamente competitivo, la nostra costante è quella di crescere come squadra, passo dopo passo, sempre di più. Nonostante le difficoltà, per noi è fondamentale affrontare ogni settimana con il giusto spirito”. 

Come tracceresti il bilancio del girone d’andata?

“Il livello della SuperLega è altissimo, forse ancor di più dell’anno scorso, ma questa sfida è anche la parte più stimolante del nostro lavoro quotidiano. Rispetto alla passata stagione, la nostra è una  squadra per metà nuova e per metà confermata. Credo che il team abbia almeno lo stesso talento dello scorso anno, se non qualcosa in più a livello di prospettiva. È una buona squadra. Ci sono giovani con margini di crescita importanti, ma si deve lavorare quotidianamente in palazzetto in un’ottica di miglioramento continuo, perché la SuperLega non aspetta: ogni settimana è una sfida”. 

Ci sono stati giocatori che ti hanno sorpreso positivamente o che hanno fatto un salto di qualità? 

“I giocatori confermati, come ad esempio Porro, Plak o Crosato, hanno mantenuto un buon trend di crescita, sia tecnico che mentale, che per me è l’aspetto più importante. Tra i nuovi, mi ha colpito molto Masulovic. È arrivato come schiacciatore-ricevitore con poca esperienza e l’idea era che ruotasse per dare una mano. Poi, l’infortunio di Stefani, avvenuto poco prima dell’inizio della stagione, ci ha costretto a trovare soluzioni interne. Masulovic si è adattato in fretta, ha mostrato una crescita rapidissima e si è rivelato fondamentale. Ora che Tommaso sta rientrando in forma, abbiamo due opzioni valide per il nostro livello”.  

Quali sono i punti di forza della squadra e su cosa bisogna lavorare nel girone di ritorno? 

“Il nostro punto di forza è senza dubbio la mentalità. Siamo consapevoli di avere meno mezzi rispetto ad altre squadre, ma vogliamo comunque competere, stupire e dare battaglia anche ai team più in vetta del Campionato, senza timori reverenziali. Questo richiede un grande sacrificio mentale, oltre che caratteriale, da parte dei ragazzi. Anche quando non riusciamo a portare a casa una vittoria in una certa partita, non lasciamo spazio alla negatività. Si riparte subito, recuperando e lavorando ancora più duramente. A livello tecnico, dobbiamo crescere in cambio palla, soprattutto nella ricezione del servizio avversario, e migliorare in battuta. Quando il nostro servizio funziona senza troppi errori, sappiamo essere pericolosi”.  

Essere la squadra più giovane della SuperLega è un vantaggio? 

“Per me sì, è un punto di forza. Lavoriamo in palestra per costruire le nostre performance e non ci affidiamo ai campioni per risolvere le partite. Coinvolgiamo i ragazzi in un processo di crescita continuo e questo approccio si sposa bene con una squadra giovane come la nostra. Certo, soffriamo e ogni anno raggiungere l’obiettivo è difficile, ma il fuoco dentro per farcela con le nostre forze ci spinge a migliorare ogni giorno”.  

Prima di ogni gara dici di affrontare la partita a prescindere dall’avversario. I ragazzi rispondo positivamente?

“Assolutamente sì. All’inizio del Campionato siamo riusciti a sorprendere squadre come Perugia e Piacenza, ma dobbiamo sempre ricordare che il livello della SuperLega non ti permette di abbassare la guardia. Ogni settimana è una battaglia, come contro Grottazzolina, dove abbiamo vinto al tie-break per la differenza che hanno fatto alcuni dettagli. Ai ragazzi ricordo sempre che il nostro obiettivo è ridurre il gap lavorando più degli altri, senza timore reverenziale, ma con il coltello tra i denti”.  

Alberto Salmaso: “Un gruppo compatto, pronto a migliorare”. 

Coach Salmaso, come descriveresti questo girone di andata? 

“Direi che è stato positivo. Siamo in una posizione di classifica che ci aspettavamo di avere a questo punto della stagione. È chiaro che in alcune partite avremmo potuto raccogliere qualcosa di più, ma questo può diventare uno stimolo per il girone di ritorno, per fare quello scatto in avanti e ottenere qualche punto in più”. 

Quali aspetti di gioco avete curato maggiormente durante gli allenamenti di questi mesi? 

“Abbiamo lavorato molto sulla fase di cambio palla, che è quella che ci ha dato i risultati migliori. È stata la nostra forza, ci ha tenuti sempre in gara, e in molte partite vinte o dove abbiamo raccolto punti è stata proprio questa fase a trainarci. Parliamo di ricezione e attacco sulla prima palla, subito dopo la battuta avversaria. Ora, per crescere ulteriormente, dobbiamo continuare a mantenere alto il livello qui e migliorare nella fase break”.  

Le ultime settimane sono state particolari, soprattutto con tre gare in una settimana. Come avete gestito il carico fisico e mentale? 

“In periodi con tante partite ravvicinate, la cosa più importante è saper resettare rapidamente. Sia dopo una vittoria che una sconfitta, bisogna concentrarsi subito sulla partita successiva, senza troppo tempo per rilassarsi o scoraggiarsi. È fondamentale ripartire ogni volta: sfruttando l’energia di una vittoria o trovando nuovi stimoli dopo una sconfitta. È una questione di mentalità”. 

Sonepar Padova guarda ora al girone di ritorno con l’obiettivo di progredire ulteriormente. La squadra punta a migliorare tecnicamente e a mantenere la sua identità combattiva. Il sostegno del pubblico, sempre numeroso, sarà fondamentale per affrontare le nuove sfide che attendono i bianconeri di Sonepar Padova nella seconda metà della stagione.


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp


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