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Toni Nadal: “Il gioco va rallentato per spremere meno il fisico. Come? Ci sono soluzioni, una può essere racchette più corte”

Toni Nadal torna a parlare dei problemi del tennis attuale, come l’estrema velocità del gioco e dei servizi, e degli infortuni, sempre più numerosi. Per l’ex coach e mentore del nipote Rafael, se si volesse davvero trovare una soluzione a questi problemi, si potrebbe intervenire su più fronti. Curiosa una delle soluzioni da lui proposte: accorciare i telai… Ne ha parlato a margine di un evento di promozione della salute a Madrid, come riporta AS. Ecco alcuni passaggi del pensiero di Toni.

“Lo sport, e lo si diceva fin dai tempi dell’antica Grecia, era un complemento, era inteso come complemento necessario per lo sviluppo dell’essere umano” racconta Toni Nadal. “Quando si limita lo sport al solo aspetto fisico, si prende le distanze da quel complemento ritenuto necessario. Se hai un gioco sempre più veloce, probabilmente sarà complicato arrivare a questo. Se porti lo sport più verso la strategia, anche se so che non è facile, forse non spingerai il corpo al limite. Come ottenerlo? Nel mondo del tennis credo in diverse soluzioni. Una potrebbe essere quella di intervenire sui telai. Le racchette possono essere accorciate, il che ti impedirebbe di giocare a questa velocità estrema. Quando giochi in questo modo, un aspetto del tuo corpo cederà, non si sincronizzerà o farai un movimento improvviso che ti porterà a qualche problema. La stessa cosa accade nel calcio, sempre più veloce. E l’altro giorno ascoltavo i problemi che i calciatori hanno avuto con gli infortuni, e riflettevo se erano dovuti all’eccessivo numero di partite. Non so se è così, perché è vero che ci sono tante partite, ma ci sono anche rose ampie. Forse potrebbero modificare qualche regola che renderebbe lo sport meno dannoso per gli atleti”.

Toni insiste sul servizio, a suo dire troppo veloce: “Ovviamente quando giochi con le velocità attuali del servizio è complicato. L’altro giorno i miei figli mi hanno informato che Giovanni Mpetshi Perricard ha tenuto il secondo servizio a una media di 213 km/h. È scandaloso. A questo livello, quando una palla ti arriva a questa velocità devi avere una reazione del corpo improvvisa, perché non sai come andare costantemente a questa velocità. Quindi in ciascun gioco qualcosa può rompersi. Penso che quello che dovrebbero fare è provare ad andare dall’altra parte, cercare di spostare il gioco verso la strategia, che non sian solo il fisico a comandare. Ci sono soluzioni in tutto. Se sai che cosa fa male, cercare di evitarlo è la soluzione” conclude Nadal.

Mario Cecchi


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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