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Roland Garros: Sara Errani eterna giovinezza, a 37 anni si qualifica per suo 14esimo Roland Garros (Audio dell’intervista da Parigi)

In pochi ci credevano, ma Sara Errani non finisce di stupire. Dopo la vittoria in doppio agli Internazionali in doppio, la bolognese si qualifica per l’edizione 2024 del Roland Garros battendo in due set entrambi chiusi al tie-break la rumena Elena-Gabriela Ruse 152 del ranking. Sotto 3-5 nella prima frazione Sara ha annullato un set point per poi chiudere 10-8 un lunghissimo tie-break durato la bellezza di diciotto punti. Ancora equilibrio anche nella seconda frazione, anche questa decisa al tie-break che Errani vince per setti punti a quattro. Un risultato quasi incredibile. Trentasette anni, 30 tornei vinti in doppio, 9 in singolare ed ancora tanta voglia di giocare e provare emozioni.

“La Guerriera” l’ha definita Chatgpt e mai soprannome fu più meritato. Alta un metro e sessantaquattro in un tennis di valchirie e giocatrici muscolose, Sara ha sempre saputo sopperire con l’intelligenza tattica e la lotta fino all’ultimo 15 quello che le mancava dal lato fisico e della potenza. Anno di grazia il 2012 in cui arriva in finale al Roland Garros, sconfitta da Maria Sharapova, stesso anno di nascita 1987, ma già pensionata di lusso. Seguono ancora tre anni fasti sempre sulla terra parigina. Semifinale nel 2013, sconfitta da Serena, anno in cui Sara tocca il suo best ranking allo posizione numero 5. Ancora i quarti nel 2014 e nel 2015 sempre alla Porte d’Auteuil e nove anni dopo tre vittorie di file per una qualificazione quasi irreale.

La intervista a Sara Errani di Enrico Milani dopo la qualificazione per il main draw di Roland Garros 2024:

Enorme anche la carriera in doppio in coppia con Roberta Vinci. Numero uno del mondo nel 2012, Grande Slam in carriera, e doppio titolo agli Australian Open, unica esponente del tennis italiano (uomini e donne) insieme alla Vinci ad avere conquistato un titolo a Wimbledon. Sara non si pone limiti ne aspettative “Finché il tennis mi da emozioni continuerò a giocare”. Un esempio per tutte le generazioni.

Da Parigi, Enrico Milani


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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