Nuovi Sinner e Alcaraz crescono. Obbligatorio imparare in fretta i nomi di Jakub Mensik, classe 2005 e Joao Fonseca, classe 2006, perché li ritroveremo presto, prestissimo in campo. E ai vertici.
La personalità di Mensik e il carisma di Fonseca
Personalità da veterano, velocità di palla spaventosa, fase difensiva che strizza l’occhio a Djokovic e un servizio già maturo: così Mensik si è guadagnato il precoce debutto in top 100 e ha ottenuto anche uno special exempt per l’ATP 500 di Dubai, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Il ceco debutterà contro un altro ex bambino prodigio come Coric, inseguendo un quarto di finale che è già generazionale contro il campione uscente Medvedev.
Per Fonseca, che a Rio de Janeiro è diventato il più giovane nei quarti di finale di un torneo ATP dai tempi di Sascha Zverev, il viaggio prosegue, invece, grazie a una wild card, nella “garra” di Santiago del Cile, contro l’argentino Tirante. Un invito speciale per un ragazzo di tennis e carisma, che in patria è chiamato “piccolo Sinner” per la qualità con il dritto e il rovescio, e che è talmente “attenzionato” da essere già volto di punta di “on”, lo sponsor creato da Roger Federer. A proposito di bambini prodigio, ma ormai cresciuti, sarà proprio Zverev a guidare il tabellone nell’ATP 500 di Acapulco, torneo che gli ha riservato la gioia di un titolo, nel 2021, e la vergogna di una squalifica l’anno seguente.
Da Acapulco a Dubai: gli azzurri in campo
In Messico, a tenere alta la bandiera italiana ci sarà Arnaldi, atteso da un debutto ostico contro Fritz. A Dubai ci saranno in campo Musetti e a Sonego, mentre a Santiago del Cile toccherà al campione di Cordoba, Luciano Dàrderi e a Francesco Passaro, anche loro, come Fonseca, beneficiari di una wild card. La speranza è che questa possa essere un’altra settimana azzurra, aspettando il ritorno in campo di Sinner nei Masters 1000 di Indian Wells e Miami.