Di Alessandro Garotta
Manca solo l’annuncio ufficiale. Quella che ormai è diventata una frase particolarmente usata in sede di mercato, ora rappresenta la sintesi migliore per inquadrare l’approdo dell’opposta Heidy Casanova al Bolu Belediyespor in Turchia, dopo che è giunta al termine la sua esperienza nella Superleague cinese con il Beijing BAIC Motor. Una parentesi che definire sfortunata è un eufemismo: malgrado la presenza della cubana e di altre straniere di livello come Vuchkova e Lazovic, la squadra della capitale (colpita anche da un’epidemia di Covid) non è andata oltre un mediocre ottavo posto.
Classe 1998, la giocatrice cubana inizia la sua carriera al Ciudad Habana – squadra della sua terra natale – dove milita dal 2014 al 2017. In seguito, si trasferisce in Francia, a Le Cannet: le buone prestazioni con la squadra biancoviola le permettono di debuttare con la nazionale maggiore di Cuba e di prendere parte alla spedizione che arriva quinta alla Pan American Cup 2017.
Nella stagione successiva si accasa in Brasile all’Osasco, con cui raccoglie una medaglia d’argento nel Campionato Paulista, prima di approdare al CSM Târgoviște. In Romania vive un’esperienza positiva, coronata dalla vittoria del campionato, ma nel 2021-2022 fa ancora meglio: prima vince tutto con l’SC Prometey e, dopo l’addio forzato al club di Dnipro a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe, torna al Volero Le Cannet, vincendo da protagonista la Ligue A francese.
Al Bolu, penultimo in classifica nella Sultanlar Ligi e protagonista di un girone d’andata difficile con 2 sole vittorie in 13 partite, Casanova prenderà il posto di Ceren Kapucu, accasatasi nel frattempo in Indonesia.
