Di Redazione
Debutto in Coppa Italia amaro e con qualche rimpianto per lo Scanzo. Mantova ringrazia e passa 3-1, violando il PalaDespe per la prima volta in questa stagione. Giallorossi a bocca asciutta e a due facce: messo perfino alla frusta a tratti un dirimpettaio che aveva lasciato un solo set nel girone d’andata, il difetto è da ricercarsi nella mancanza del necessario cinismo. Nel terzo periodo un paio di palloni non capitalizzati, uno morbido che cade e un ace di Andreoli; nel quarto un ritorno tutto orgoglio fino al 17-18 quando la luce si spegne. La capacità di gestione dei momenti delicati degli avversari, Cordani (19 punti, 59%) su tutti, del resto era ben nota e si è palesata assumendo un peso specifico determinante. Come il divario a muro: 13-5 il computo, 4 a testa per Miselli e Ferrari.
Cronaca.
Mantova fa subito vedere la sua pasta e approccia in maniera impeccabile con Andreoli: il martello ne mette quattro per il bruciante 1-6. I nostri non hanno nemmeno il tempo di entrare in temperatura che Scaltriti lancia i suoi al 4-13. Coach Fabbri prova invano a fermare due volte il gioco, ma nel finale sale anche Cordani e il vantaggio ospite arriva come la più naturale delle conseguenze.
I giallorossi si ricompattano al rientro trovando il bandolo della matassa. Servizio, muro e difesa tornano sugli standard del campionato tanto che i bergamaschi fuggono una prima volta per poi ripartire dopo il provvisorio aggancio a 8. Il break 5-1 è innescato dal muro mentre per mantenere il + 4 entra in gioco una miscela di Giorgio Gritti (15-11) in attacco, Valsecchi (17-13) a muro e il calo dei virgiliani. La dimostrazione sono gli ultimi due palloni: attacco out di Scaltriti e un’accompagnata fischiata a Quartarone per un totale di 11 errori.
Ma se Il Gabbiano ha realizzato un eloquente 12/12 nel girone C un motivo ci sarà, sebbene il terzo set regali capovolgimenti, emozioni ed occasioni non sfruttate. Gli ospiti staccano di prepotenza (1-6, 3-8) e tengono le redini fino al 14-19 in apparente scioltezza. Invece un 6-1 dello Scanzo – con Mario Gritti sempre continuo – cambia tutto e porta al 20-20 con i giallorossi che falliscono il potenziale 23-21, annullano due palle dell’1-2, a loro volta hanno una chance sul 25-24 salvo soccombere complice un servizio vincente dello scatenato Andreoli (nono pallone a terra, 24 alla fine contro i 20 del sempre positivo Falgari) alla quarta possibilità.
Valsecchi e compagni hanno però un merito, cioè quello di restare nel match anche sotto 5-11 nel quarto periodo. Ecco un 7-2 per un -1 che, in pratica, regge fino al 17-18. Poi Mantova cala tutta la sua freddezza e diventa imprendibile: 1-7 e primi tre punti nel carniere.
Per lo Scanzo, che non esce affatto ridimensionato dalla sfida, secondo e ultimo impegno mercoledì prossimo ad Acqui Terme (ore 20.30) contro la capolista del girone A.
Scanzo-Mantova 1-3 (12-25, 25-19 26-28, 18-25)
Scanzo: Martinelli 1, Innocenti 9, M.Gritti 11, Falgari 20, G.Gritti 5, Valsecchi 7, Fornesi (L), Viti (L), Marzorati 1, Gavazzi. N.e. Cattaneo, Rondi, Caldara, Magnifico. All. Fabbri
Mantova: Ferrari 6, Quartarone 1, Scaltriti 10, Miselli 12, Andreoli 24, Cordani 19, L. Catellani (L), M. Catellani, Zanini, Gola. N.e. Ferrari Ginevra, Shelepayuk, Lanzara, Artoni. All. Serafini
Arbitri: Pasquali, Notaro
(fonte: Comunicato stampa)